Presunta ernia iattale, ma senza reflusso!

Ecco i miei sintomi, si tratta di episodi che mi capitavano prima a di stanza di un anno, poi ogni sei mesi, poi tre mesi, poi mensilmente, ora dopo 15 giorni.

A fine pasto, per ora sempre serale, o anche durante il pasto se lungo, un abbassamento repentino della pressione, il sangue fluisce presumibilmente agli organi digerenti, il senso di svenimento è forte.
Alcuni episodi sono stati seguiti da vomito, in altri ho resistito diverse ore fino ad addormentarmi. Una volta mi sono alzato da tavola e sono svenuto.
Il senso di svenimento dura diverse ore.

Un ecografia mostra un calcolo da 5mm e presenza di "sabbia" nella colecisti, ma i medici escludono un interazione.

Dovrò fare un endogastroscopia nell'anno nuovo, dati i lunghi tempi di attesa.

Non ho reflusso gastrico, o almeno non sento acido, ne dolori.
Anche gli episodi di vomito erano/sono perticolari in quanto molto violenti e incontrollabili ma privi di "sapore" di bile.

Dopo ogni episodio, con vomito o senza, seguono 24/48 ore di senso di spossatezza.

Dopo lo svenimento, al pronto soccorso mi hanno fatto un elettrocardiogramma con sito negativo, il cuore non c'entra, sta bene.
Hanno altresi rilevato una variazione della Lipasi, subito dopo l'evento e normalizzatasi dopo 12 ore, ma non sono in grado di spiegare in che termini e come questo c'entri.

Ora, in alcune circostanza, soprattutto mangiando fuori, al reale pericolo di stare male si affianca l'ansia prima del pasto, sapendo che questo potrebbe tramutarsi in un nuovo episodio.

Da questo consulto cerco consigli su come evitare o mitigare gli episodi.

Grazie mille

Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
la sintomatologia che espone potrebbe essere inquadrata nell'ambito di una "sindrome vagale", in pratica un riflesso che origina dalla sollecitazione dell'apparato digerente e che provoca, tra le altre cose, una diminuzione transitoria della pressione arteriosa. La responsabilità di tale fenomeno può, nel suo caso, essere ricondotta alla contrazione postprandiale della colecisti che, irritata dalla presenza del calcolo, risponde con uno spasmo e dà origine ai sintomi.
E' opportuna una visita specialistica per una valutazione chirurgica delle vie biliari. Nel frattempo una dieta con pochi grassi (condimenti, uova...) e l'uso saltuario di antispastici può risultare utile.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la pronta risposta.

Come antispastici assumo, con risultati alterni, prima dei pasti, Donperidone.

La visita specialistica relativa alle vie biliari rientra nella Gastroscopia?

Sono efficaci i medicinali per sciogliere i calcoli?
[#3]
dopo
Utente
Utente
Ho trovato questa definizione:
Sindrome vagale: rallentamento del cuore fino alla perdita di coscienza, stimolazione dell'intestino fino al vomito, stimolazione delle ghiandole esocrine con ipersalivazione e sudori freddi.

I sintomi sono i miei.
C'è qualche medicinale, o un metodo, per combattere il fenomeno una volta iniziato?
[#4]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
il domperidone è un procinetico e non un antispastico, temo che nel suo caso abbia poca efficacia.
I farmaci per la dissoluzione dei calcoli hanno una efficacia relativa, subordinata alla dimensione del calcolo e alla sua composizione (rilevabile indirettamente con una radiografia), ma sono controindicati in coliche biliari recidivanti.
La gastroscopia rileva solo fenomeni indiretti riguardanti le vie biliari, appunto per questo sollecito una visita chirurgica per poter definire la situazione al meglio.
Per il fenomeno della sindrome vagale, in genere non c'è bisogno di terapia farmacologica, è sufficiente porsi in posizione distesa per qualche minuto. Ciò non influenza però il dolore colico, nel caso sia presente; in questo caso è utile un antispastico.
Cordiali saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Ancora grazie per la nuova risposta.

Vi disturbo con un ultima domanda:
a seguito di questi episodi mi resta una debolezza prolungata, anche 36 ora, non veri e propri giramenti di testa, ma un senso di stordimento.

E' normale? e' collegato?
Posso attenuarlo semplicemente assumento zuccheri?

Grazie mille ancora
[#6]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
la spossatezza dopo l'episodio può avere diverse ragioni che potranno essere più chiare dopo un inquadramento da visita medica e con opportune analisi di laboratorio.
Può tranquillamente assumere zuccheri dopo l'episodio, ma per sapere se questa pratica abbia reale efficacia al di là del dato empirico, una determinazione della glicemia di base, della glicemia postprandiale e - se il suo medico curante lo richiede opportuno - dell'emoglobina glicosilata può essere di aiuto.
Cordiali saluti.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Ancora grazie.

Approfitto ancora una volta della vostra gentilezza per fare il punto.

Al di là dei risultati che speriamo di trovare nella Gastroscopia, per la quale occorre aspettare l'anno nuovo, se il mio disturbo è dovuto alla contrazione postprandiale della colecisti occorre prendere un antispastico prima dei pasti, se invece è dovuto ad una presunta ernia iattale può andare bene il procinetico donperidone che mi hanno prescritto. Giusto?

Il dubbio però è su quale strad intraprendere.
Immagino che uno escluda l'altro.
In attesa di una corretta diagnosi il mio intento è ridurre la portata degli episodi descritti.


Motivium e Lepovride a che gruppo appartengono? Andrebbero bene?

Grazie ancora per i vostri preziosi consigli.
[#8]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
per riepilogare:
1) la visita chirurgica;
2) le analisi di laboratorio;
3) forse, la gastroscopia;
4) non sono indicati i procinetici - compresi quelli che ha segnalato nell'ultimo post;
5) un antispastico PUO' essere utilizzato al bisogno, dopo il pasto e se c'è sintomatologia dolorosa, non come preventivo;
6) se sta per svenire si ponga in posizione distesa e attenda alcuni minuti prima di rialzarsi cautamente.
Spero di aver fatto chiarezza sull'argomento.
Cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gastroscopia eseguita.

Il referto dice:

-Micropolipo sessile attualmente non ablabile del ginocchio superiore del duodeno.
-Non lesioni gastriche.
-Beanza del cardias con lieve congestione della mucosa dell'esofago terminale.

Il medico che ha eseguito l'esame esclude il coinvolgimento del micropolipo che andrà controllato tra 4/5 anni.

Attribuisce i miei sintomi al problema della valvola dello stomaco.

Ecco le mie domande:
1) Un eventuale ernia iattale (uno delle possibili diagnosi) sarebbe stata evidenziata dalla gastroscopia?
2) Tra i "calcoli alla cistifellea" e la "beanza del cardias" quale sembra la diagnosi più plausibile?
3) Ulteriori esami utili?
4) Attualmente assumo un antispasmico, come consigliatomi, per prevenire gli spasmi della colicisti. Può avere influenzato la "beanza"?

Grazie mille

NB: vorrei precisare che tra i miei sintomi non c'è reflusso gastrico.


Cordiali Saluti
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