Il mio medico dice che non è ne fegato ne appendicite,ma potrebbe essere un disturbo al colon

Sono un ragazzo di 30 anni,da circa un mese ho fastidi continui alla pancia, nella parte destra all'altezza delle ultime costole che si irradia nella schiena fino al rene, e a volte ho dei dolori intorno all'ombelico e un leggero bruciore nella parte sinistra dell'addome, che parte dallo sterno e scende verso il basso. Il mio medico dice che non è ne fegato ne appendicite,ma potrebbe essere un disturbo al colon accentuato dalla tensione nervosa. Mi ha consigliato di eliminare il latte dalla dieta e di mangiare molte fibre, dei fermenti lattici e delle compresse di carbone vegetale. Il problema però non si risolve. Cosa può essere? Quali approfondimenti potrei fare?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
mi sembra che il suo medico, visitandola abbia ravvisato le componenti di una alterazione funzionale e non organica dell'intestino: in altre parole l'orientamento verso la sindrome del colon irritabile.
Tale orientamento è condivisibile in relazione alla variabilità della sintomatologia.
La terapia consigliatale è adeguata in questa circostanza, ma se non vi è variazione apprezzabile della sintomatologia è indicato il ricorso ad indagini strumentali quali ecografia epto-biliare e analisi di laboratorio di primo livello.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Attivo dal 2008 al 2023
Ex utente
Grazie della pronta risposta. Quello che non mi è chiaro sono le tempistiche di risoluzione del problema. Per quanto tempo continuo a seguire queste indicazioni? E dopo quanto devo preoccuparmi se i sintomi non migliorano? Il fatto che in questo periodo la mia evacuazione non sia regolare (non ho mai avuto diarrea) può essere legato al problema del colon giusto? Potrei provare a usare qualche prodotto naturale per aiutare l'evacuazione o son sufficienti i fermenti lattici per riequilibrare la flora intestinale?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signore,
nella sindrome del colon irritabile la terapia farmacologica, poiché sintomatica, dovrebbe manifestare i suoi effetti nell'arco di pochi giorni. Queste manifestazioni non consistono, per solito, nella risoluzione completa della sintomatologia, ma in una percepibile variazione dei sintomi in senso di miglioramento. L'approccio terapeuitco più completo comprende, anzi si fonda, sulle modificazioni comportamentali (alimentari e non) che richiedono tempi più lunghi di consolidamento; per favorire il raggiungimento di questo obiettivo è spesso utile una consulenza psicologica.
L'uso dei prodotti "naturali" ha efficacia equivalente a quella dei farmaci di sintesi e la scelta del loro utilizzo dipende dall'orientamento del medico e dalla richiesta del paziente in tal senso.
Se nel tempo ragionevole di una-due settimane non si apprezzano variazioni dei sintomi, è opportuno rivalutare l'orientamento diagnostico anche con il ricorso ad indagini strumentali. L'indicazione va posta da parte del medico che pratica la visita clinica.
Cordiali saluti.
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