Gastrite cronica ed esofagite

RingraziandoVi per l'attenzione che vorrete prestarmi Vi relaziono sul mio caso.
Soffro da tempo di gastrite, più precisamente nell'ottobre 2002 sono stata sottoposta ad esofagogastroduodenoscopia con questi risultati: endoscopia condotta fino al duodeno discendente. si reperta iperemia dell'esofago distale senza segni di ernia hiatale.
quadro di gastrite cronica. nulla ad duodeno.eseguite biopsie mirate.
le biopsie davano questa diagnosi: gastrite cronica inattiva, non evidente Hp, quadro morfologico di esofagite di basso grado (presenza di leucociti intraepiteliali).
l'anno seguente mi veniva prescitto il Breath-test che risultava negativo.
nel 2004 il gastrologo mi presciveva peridon 10mg 3volte al dì e maalox al bisogno ed una etg addome superiore: regolari dimensione ed ecostruttura del fegato, non lesioni focali, colecisti aliatisica, non dilatazione delle vie biliari, non espansi in sede pancreatica, reni regolari, non segni di urostasi, normale la milza.
nel marzo di quest'anno a seguito di continui dolori e crisi, il mio medico di famiglia mi prescriveva lucen 40mg, 2volte al dì lontano dai pasti, e ranitidina 150mg da prendere alla sera prima di coricarmi, inoltre mi prescriveva nuova visita gastrologica che ho effettuato nel giungo di quest'anno. qui mi veniva consigliato di effettuare regolarmente del moto o dell'attività fisica leggere in palestra e di regolare l'alimentazione. inoltre mi venivano prescitti cicli di 2 mesi di lucen 40mg al dì, oltre ad alzare la testata del letto di circa 10-15cm.
Svolgo un lavoro sedentario che mi occupa l'intera giornata, faccio quindi poco moto, non ho mai avuto un'alimentazione disordinata, non fumo, peso 49kg, altezza 160cm. i dolori allo stomaco persistono, e credo sia peggiorata l'esofagite: ho continue eruttazioni, a vole dolore allo sterno, ritorni di acidità alla gola, e soprattutto nell'ultimo periodo ho spesso la pancia gonfia e dolorante, dolore che si estende anche alla zona inguinale, specie nella parte dx.
volevo sapere se ritenete opportuno effettuare una nuova gastroscopia (sconsigliatami dalla gastrologa in quanto da Lei non ritenuto necessario) od ulteriori analisi specifiche, e se i cicli terapici dovrò effettuarle tutta la vita.
Questi dolori limitano molto anche la mia vita sociale e vorrei davvero trovare una via d'uscita.
Vi ringrazio molto per l'aiuto che vorrete darmi.
Buona domenica.
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

innanzitutto direi che a mio avviso una nuova gastroscopia è opportuna per avere un punto attuale della situazione (dato che a quanto ho capito l'ultima è stata eseguita nel 2002). Tale procedura può essere utile per verificare lo stato della mucosa e se in questo tempo è subentrata una infezione da helicobacter pylori. Inoltre io direi che la terapia più indicata per questo tipo di situazione è l'associazione di un inibitore di pompa protonica (tipo Lucen e similari) con un procinetico (tipo Motilex o Motilium) ed un protettore di parete (tipo Gadral). Tutta la cura si potrà impostare con più razionalità dopo la gastroscopia. Per quanto riguarda i dolori addominali potrebbero dipendere da un concomitante colon irritabile. Una evetuale personalità ansiosa (se è il tuo caso) può scatenarlo.

A disposizione per ulteriori consigli e/o chiarimenti

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Prof. Massimo Massari Gastroenterologo, Chirurgo d'urgenza, Urologo, Colonproctologo 64 2
Gent.le Utente
premesso che non sono d'accordo nel somministrare una terapia che blocchi la secrezione acida dello stomaco se non per il tempo necessario alla guarigione da una patologia, ritengo, in linea di massima, non conoscendola personalmente, che il suo rapporto peso-età-altezza non sia ottimale, probabilmente è sottopeso di almeno 5-6 kg, pertanto una valutazione effettuata da un medico specialsita nutrizionista è sicuramente consigliabile; va poi, comunque, rivalutata la presenza di una infezione gastria da elicobacter pilori, anche perchè se ciò fosse presente, la terapia non è limitabile ai soli farmaci che bloccano a secrezione acida dello stomaco, ma và aggiunta una terapia antibiotica; va ricordato, comunque, che la secrezione di acido cloridico dello stomaco, serve ad una corretta e fisiologica digestione, pertanto bloccare "ad libitum" questa funzione non è fisologico; la sintomatologia riferita all'addome può far supporre l'insorgenza di una sindome del colon irritabile, che sicuramente non la aiuta nelle sue relazioni sociali; è questa una patologia la cui diagnosi si effettua per esclusione della presenza di malattie organiche del colon, post infettive od allegie anche alimentari; pertanto un corretto apporto fiducirio con uno specialsita può evitarle l'esecuzione di terapie prolungate e forse non del tutto mirate e quindi giustificate;
rimango a sua dosposizione
auguri
dr. massimo massari
www.massimomassari.it

Prof.Massimo Massari
www.massimomassari.it

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