Problemi intestinali

Buonasera mi chiamo Raffaele ed ho 38 anni e vi espongo la mia problematica.
Circa un mese e mezzo fa si presentarono dei sintomi leggeri, non collegati all’apparato digerente, ma che destavano in me notevole ansie e preoccupazioni (sono una persona molto ansiosa in merito a queste faccende).
Ovviamente al presentarsi di questi sintomi le mie ansie mi portavano a non avere più appetito, quindi a mangiare molto di meno fino a quando non faccio una visita specialistica che risolve i miei problemi.
Malattia autoimmune è la risposta di quella visita che, seppur non grave, genera in me notevoli preoccupazioni e ansie che non fanno che aggravare il già delicato quadro psicologico.
Siamo così giunti alla fine di agosto e quella perdita di appetito con conseguente riduzione dell’apporto calorico mi porta letteralmente ad una netta diminuzione della digestione.
Stomaco gonfio, rumori vari nello stomaco ed evacuazioni giornaliere frequenti e difficoltose e quella sensazione di tappo nell’ano.
Fino a quel momento non avevo mai sofferto di alcun tipo di problema a livello intestinale dove le evacuazioni sono sempre state regolari e feci formate.
Col passare dei giorni la situazione migliora, quel tappo non lo sento più ma le evacuazioni rimangono frequenti (circa 3 al di) e piuttosto difficoltose a volte formate a volte meno.
Mai sangue notato ne sulla carta ne all’interno del water.
Comincio ad assumere un probiotico e cambio il mio stile di vita: curo la mia alimentazione (fino a quel momento sregolata tra dolci e birra) e ricomincio con l’attività sportiva (corsa lunga alternata ad allenamenti ad alta intensità).
La situazione in effetti migliora le evacuazioni si riducono a 1-2 volte al di feci più formate e nessuna difficolta nell’espulsione.
Solo che a volte le feci sono belle compatte con un calibro adeguato e altre volte sono più frammentate ed inoltre avvertivo fino a qualche giorno fa una strana sensazione di gonfiore nella parte bassa sinistra dell’addome.
Adesso quella sensazione di gonfiore la avverto di meno anche perché, facendo molta aria non maleodorante, quel gonfiore si attenua ma rimangono queste feci a volte frammentate.
Questa mattina prima evacuazione normale e dopo circa 4 ore seconda evacuazione frammentata ma questa volta ho notato sulla carta dei pezzettini rossi che con uno stecchino ho provato a smuovere ed effettivamente avevano una loro consistenza ma nel muoverli sporcavano la carta di rosso.
A questo punto osservo meglio le feci e noto altri pezzettini rossi che assomigliavano molto alla buccia di qualcosa e li sono andato in ansia.
Io ieri sera intorno alle 24 ho mangiato 3 fette di pomodori grossi e l’altra sera i peperoni ripieni quindi ho preso in considerazione l’ipotesi che fossero residui di cibo.
Non altro da segnalare e chiedo il vs aiuto per cercare di calmare le mie ansie circa questa situazione che mi preoccupa non poco.
Grazie a chiunque vorrà dedicarmi 2 righe
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
Le tracce presenti nelle feci hanno le caratteristiche di residui alimentari.
Per ulteriori precisazioni è opportuno che ci dica di quale malattia autoimmune sta parlando e se assume farmaci per questo.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore per la risposta, Mi è stato diagnosticato il lichen scleroatrofico al pene in una fase iniziale e da circa un mese sto utilizzando CLOBESOL in pomata che ha portato notevoli miglioramenti.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
È dunque da escludere la relazione tra questa patologia, la terapia esclusivamente topica e le manifestazioni intestinali.
La probabilità è che i disturbi addominali - che non presentano carattere di allarme - siano correlati alla componente ansiosa e possano risolversi spontaneamente giovandosi di un approccio psicologico.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Infatti dottore io stesso ho immaginato che potesse essere l’ansia il mio vero problema proprio perché le manifestazioni intestinali si sono palesate nei giorni successivi alla diagnosi. Purtroppo si sottovalutano troppo spesso i danni che posso causare l’ansia e lo stress ma non nascondo di essermi preoccupato molto sopratutto perché mai mi era capitato di avere problemi di questo genere e tutta questa flatulenza. Difatti a volte ho notato le feci galleggiare e mi pare che sia proprio l’aria il principale responsabile Gentile dottore c’è qualcosa che si può fare per riportare la situazione alla normalità?
[#5]
dopo
Utente
Utente
Io attualmente sto assumendo, due volte al di, un probiotico della Solgar da circa una quindicina di giorni e sebbene abbia portato dei benefici, a volte comunque si presentano le feci poco formate e questo mi spiazza poiché ho migliorato la dieta, faccio attività fisica aerobica regolarmente ( circa 40 min di corsa) assumo i probiotici e mi domando cosa altro dovrei fare per migliorare questa situazione. Sto consultando uno psicologo che mi sta anche aiutando e forse ci potrebbe volere del tempo per ripristinare la situazione. Leggendo su Internet ( so che è sbagliato) alcuni sintomi sono simili a quelli del colon irritabile il che mi andrebbe pure bene perché non nascondo che a volte ho paura di avere mali ben più gravi.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 205 65
La sindrome dell'intestino irritabile è una diagnosi precisa che non ha molto a che fare con i suoi disturbi che, anche se appaiono decisamente funzionali, non hanno elementi caratteristici.
Le modificazioni nella consistenza delle feci non hanno caratteristiche tali da allarmare.
L'assunzione di probiotici può contribuire al miglioramento: è consigliabile un breve ciclo (10-20 giorni) con un probiotico contenente Saccharomyces boulardii.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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dopo
Utente
Utente
Ok dottore grazie mille per le sue delucidazioni e domani mi recherò in farmacia per acquistare il tipo di probiotico da lei indicato. Colgo l’occasione ancora una volta per ringraziare lei e tutti i medici che ponete al servizio di noi pazienti un servizio come questo che ci aiuta molto più di quello che può sembrare. Passi una buona domenica
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