Decadimento cognitivo moderato

buonasera, mia madre 82 anni affetta da decadimento cognitivo prima lieve ora moderato da luglio 2019, a seguito di uno sconvolgimento della sua quotidianeta' perche' mio padre ha avuto un infarto per fortuna preso in tempo, pero' e' stato una settimana all'ospedale, mamma 2 sere mi e' andata fuori di testa, diceva che mio babbo non doveva stare sulla barca (da giovane era marittimo) perche' e' in pensione ma lo diceva con cattiveria, io a voglia a dirli che era all'ospedale niente, una volta rientrato a casa per un paio di giorni ha avuto un po di confusione cercava suo babbo, a volte a mio padre lo chiama babbo.
io ho chiamato il geriatra e' venuto a casa
declino cognitivo, dm tipo 2, al mio arrivo vigile, eupnoica, euforica, disponibileal colloquio, tendenza alla logorrea.

sa riferire la data di nascita non l'eta' non orientata nel tempo, orientata nello spazio, presente aprassia costruttiva, non afasia, non agnosia.
MMSE 19, 4 BADL5/6 IADL3/14
non ricorda le persone care che sono morte, sua sorella morta recentemente al momento, assume delecit flacone 2 volte al giorno, memantina 20 mg la mattina, RIVASTIGMINA 4, 6 prima 9, 5 poi bradicardia a 59 riportato a 4, 6.

attualmente presenta sbalzi di pensiero, non la si puo' contraddire, lho portata in terra santa a novembre ho fatto peggio, da li mi sembra peggiorata, e' svogliata ovviamte non cucina da 3 anni, a volte non sempre cerca suo babbo che e' morto 35 anni fa.

la cosa che mi ha spaventata e' i giorni che non c'era babbo che era andata completamete fuori e non riuscivo a calmarla gli ho dato xanax 1 mg, avevo solo quello a casa.
il geriatria non mi ha aggiunto nessun farmaco, vorrei sapere se il cerotto si puo' aumentare e magari monitorare con ecg e mi auguro di no ma se dovesse risucceddere di nuovo che mi va fuori testa cosi che faccio?
che gli do?
all'inizio della malattia tirava anche la roba e gridava mi sembrava una matta con la memantina questo non lha piu fatto, sono molto preoccupata anche per l'evoluzione della malattia grazie
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
Purtroppo la forma da lei descritta appartiene ad un gruppo di patologie destinate a peggiorare nel tempo. Impossibile in questo contesto darle dei consigli terapeutici validi. Il mio suggerimento è quello di far seguire la mamma presso un centro multidisciplinare dove diverse figure specialistiche, il geriatra, il neurologo, il fisiatra possano proporre un trattamento multimodale per cercare di ritardare l’evoluzione della sintomatologia. Un saluto cordiale.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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dopo
Utente
Utente
si la segue anche il neurologo, tra l'altro tutte e 3 le sorelle hanno la stessa malattia e sembra che anche la mamma morta a 75 anni avesse questa tendenza a sviluppare la malattia, io avendo una genetica cosi posso fare degli esami specifici gia' da ora che ho 45 anni? grazie
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
La familiarità purtroppo ha nelle malattie un ruolo importante. Direi sarebbe sufficiente un controllo neurologico annuale. Un caro saluto.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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dopo
Utente
Utente
Dottore si può ritardardare la malattia? Se si con quale farmaci? Perché io sono disperata, lavoro in farmacia e lei non vuole nessuno in casa che possa dare una mano a me e mio padre che dovrebbe stare tranquillo. Ovviamente lei dice che non ha niente e che non ha bisogno di nessuno!!!! Devo aspettare a maggio per il neurologo, mi scusi un’altra domanda le hanno dato i flaconcini di delecit ma a me sembra non facciano niente
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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
La scelta della terapia farmacologica dipende dalle caratteristiche cliniche di ciascun paziente ed è davvero impossibile, come ho già scritto, proporla in questo contesto. Saluti cordiali e buona Pasqua.

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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