Problemi di deambulazione e a stare in piedi

Buongiorno, scrivo per mia madre, 84 anni con deterioramento cognitivo di natura vascolare probabilmente dovuto a pressione non trattata diagnosticato nel 2018.

Oltre a questo mia madre ha ipertensione, policitemia, osteoporosi, diversi crolli vertebrali.

Fino al maggio 2022 la situazione era abbastanza gestibile, stava sempre in casa e si muoveva comunque fra la cucina e il salotto dove stava in poltrona, non era autonoma nè autosufficiente ma camminava da sola abbastanza benino magari aiutandosi appoggiandosi alle superfici che trovava.
a gennaio 2022 c'è stata una caduta con frattura delle costole e ulteriore riduzione della vertebra d6 se non sbaglio.

Dal maggio 2022 ho notato che stava sempre seduta, non si alzava, generalmente la mattina e il pomeriggio faceva sempre quelle due tre giratine fino alla cucina per bere o comunque si alzava, da maggio non più e se non chiamata stava a sedere anche 4 ore.

Negli ultimi mesi la situazione è peggiorata, diciamo due tre mesi ma nelle ultime settimane decisamente.
Non solo non cammina più da sola ma solo se qualcuno la tiene sottobraccio anche in casa, ma ora sta in piedi e poi tende a buttarsi giù dopo poco.
Questo va un po' a giornate, ieri ad esempio no, oggi invece si per esempio.

Qualche settimana fa abbiamo fatto un ecocolordoppler ai vasi aortici e abbiamo dovuto portarla in casa di peso.

Ultimamente mangia pochissimo e credo che abbia perso ulteriormente peso (nell'ultimo anno ha perso diversi kg arrivando a 44 kg (un anno fa era a 48) per un metro e 62.

Lei muove le gambe ma è come se dopo un po' perdesse la forza, oltre ad avere difficoltà ad alzarsi.

Abbiamo fissato una visita neurologica a domicilio a breve, ci sono ulteriori accertamenti o ipotesi che si possono fare?

L'immobilità è un po' un cane che si morde la coda, più si sta fermi e più il problema si rafforza.
Pensavo anche ad una fisioterapia a domicilio ma prima credo siano necessarie altre indagini.

Fatemi sapere.
Grazie mille
[#1]
Dr.ssa Lucrezia Maggioni Geriatra 25
Buongiorno, considerando la stagione la prima cosa da fare (che magari ha già controllato) è verificare che non sia scesa la pressione ; consideri che nel paziente anziano inoltre il valore da non superare è 160/90, molto più 'flessibile' di quello dei giovani (l'idea di base è che meglio avere la pressione leggermente alta, piuttosto che averla bassa e correre il rischio di svenire e fratturarsi).
Fatto questo, se dovesse avere dei dolori alla schiena diversi dal solito, sarebbe consigliabile una radiografia del rachide (specie nella donna possono avvenire dei crolli vertebrali spontanei, senza traumi o cadute; se così fosse il Medico di base la indirizzerà poi ad una visita ortopedica urgente per prescrizione di un apposito corsetto). Se invece non avesse altri sintomi le consiglierei, prima di fare accertamenti invasivi (risonanze/tac etc..) di fare anche dei semplici esami del sangue: la variazione rapida del quadro motorio di un anziano , specie se affetto da demenza, può dipendere da una causa organica sottostante, che risolta porta a sua volta al ripristino del quadro motorio. Basta controllare emocromo e PCR (esclude anemia e infezioni), funzione renale ed elettroliti (esclusione disidratazione); andrebbe poi verificato che la policitemia vera non sia peggiorata, nel caso i controlli ematologici non siano stati fatti di recente.
Se tutto fosse normale, c'è comunque da considerare che se la mamma sta mangiando poco da diverso tempo, e sta perdendo peso, sta sicuramente perdendo sia massa grassa che, purtroppo, massa muscolare...quindi nell'anziano ci vuole poco ad avere un conseguente peggioramento motorio con riduzione delle forze, specie alle gambe. Per cercare di migliorare il quadro potrebbe darle degli integratori proteici specifici, che dovrebbero rallentare la perdita muscolare.
Distinti saluti

Dott.ssa Lucrezia Maggioni
Specialista in Geriatria

Osteoporosi

L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?

Leggi tutto