Sospensione clexane 4.000

Buongiorno, ho 33 anni e sono incinta dopo 2 aborti spontanei precoci (uno alla 5 settimana e l’altro è stata una biochimica).
A seguito di varie analisi è emerso ipotiroidismo subclinico, mutazione mthfr c677t in omozigosi e Pai 4G/5G in eterozigosi.
Al momento sono alla 26esima settimana e prendo eutirox per tenere sotto 2, 5 il TSH e faccio iniezioni di clexane 4.000 ogni giorno.
A seguito di ultima ecografia alla 25esima settimana il feto di sesso maschile pesa 945gr e dato che la flussimetria delle arterie uterine va molto bene e il feto si alimenta fin troppo bene la ginecologa mi consiglia adesso di sospendere clexane anche perchè dice che mi sto scoagulando essendo le piastrine a 170 rispetto a un mese fa che erano a 185.
Sono in crisi perchè invece l’ematologa non è d’accordo con la sospensione di clexane consigliandomi di continuare dicendo che le piastrine sono nella norma e di non togliere la protezione proprio ora.
Tra l’altro la ginecologa mi diceva inoltre che se continuo eparina dovró fare per forza il cesareo ma a me sarebbe piaciuto fare il naturale, ci sono rischi con le piastrine basse a fare un parto naturale?
Cosa rischio a continuare eparina, emorragia per piastrine basse?
Dr. Mauro Presti Ginecologo, Oncologo, Dietologo 149 10
È comprensibile che si trovi in una situazione di incertezza, poiché sia la sua ginecologa che l'ematologa le stanno fornendo pareri contrastanti riguardo all'uso dell'eparina (Clexane) e alle implicazioni per il parto.

Valutazione dei rischi e benefici
1. Piastrine e rischio emorragico: Le piastrine a 170.000 sono ancora nella norma (range normale: 150-450 x 10^9/L), quindi non rappresentano un rischio immediato di emorragia, e un eventuale sanguinamento eccessivo si verifica generalmente con livelli molto più bassi (inferiori a 100.000 o 50.000). La discesa da 185 a 170 non è clinicamente significativa.

2. Clexane e il parto naturale: L'uso dell'eparina non preclude necessariamente un parto vaginale. In caso di parto naturale, si può sospendere temporaneamente il Clexane (solitamente 12-24 ore prima del travaglio, se programmabile) per ridurre il rischio di sanguinamento e permettere l’uso dell'anestesia epidurale, se necessaria. L'idea che l'eparina implichi un cesareo è una semplificazione: con una gestione attenta, si può optare per un parto vaginale.

3. Rischi della sospensione dell’eparina: Dato il suo quadro trombofilico (mutazione MTHFR C677T in omozigosi e PAI 4G/5G in eterozigosi), c’è un rischio di trombosi, soprattutto durante la gravidanza, che rappresenta una condizione protrombotica. L'ematologa ha ragione a voler mantenere una protezione anticoagulante, specialmente se non vi sono indicazioni cliniche chiare per sospenderla.

4. Flussimetria e crescita fetale: Il fatto che la flussimetria sia ottimale e che il feto stia crescendo bene è un segno positivo, ma non necessariamente un'indicazione per sospendere l’eparina. I fattori di rischio materni (trombofilia, aborti precoci) sono le principali ragioni per cui si utilizza l'eparina, indipendentemente dalla crescita fetale.

Conclusione
Non ci sono indicazioni urgenti per sospendere il Clexane a causa delle piastrine attuali. Se il suo obiettivo è un parto naturale, la continuazione dell'eparina non lo esclude, ma richiede una gestione attenta della sospensione temporanea nel momento opportuno. Rischiare una sospensione anticipata potrebbe esporla a complicanze tromboemboliche, soprattutto in presenza di trombofilie. Una discussione più approfondita tra l'ematologa e la ginecologa potrebbe chiarire la strada migliore da seguire, bilanciando il rischio trombotico e la sicurezza del parto.
Ha considerato di coinvolgere uno specialista in medicina materno-fetale per un'opinione aggiuntiva, viste le specifiche complicazioni?
Cordiali saluti e auguri per tutto!

Dr. MAURO PRESTI
Specialista in Ginecologia, Ostetricia ed Oncologia Medica
Master in Nutrizione Umana

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Buongiorno dottore,
come prima cosa ci tengo a ringraziarla per la sua risposta e per la chiarezza con la quale mi ha ben spiegato in modo esaustivo il tutto. Come da suo consiglio ho chiesto un consulto tra ginecologa ed ematologa e alla fine l’esito finale è stato quello di proseguire con eparina e, come da lei esposto, l’ematologa mi confermava la possibilità di poter avere un parto vaginale e mi ha consegnato in ogni caso delle istruzioni per la sospensione dell’eparina nelle varie casistiche (naturale,induzione,eventuale cesareo ).
Grazie ancora di tutto, un caro saluto!
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