Ginecologia

Buongiorno, scrivo per un consulto riguardo mia madre di 65 anni che da qualche mese ormai ha perdite verdastre dalla vagina a causa di un infezione batterica.

Il ginecologo presso cui è in cura, le ha prescritto il tampone che ha dato come responso:

ESAME COLTURALE TAMPONE VAGINALE
Flora Lattobacillare: Assente
Gardnerella vaginalis: Negativo
Altri batteri aerobi: POSITIVO - Numerose colonie
Identificazione - 1 - Staphylococcus aureus
Miceti: Negativo
ESAME MICROSCOPICO
Microbiota residente.
Assente
Polimorfonucleati: Presenti - Discreto numero
Miceti lievitiformi: Assenti
Ricerca eseguita su:
Tampone Vaginale
ANTIBIOGRAMMA
Metodo: MICRODILUIZIONE

A seguito ha eseguito la cura prescrittale a base di lavanda vaginale con Betadine per 7 giorni crema Cleacin per 7 giorni, dopo Reuflor Elle stick per ripristinare la fllora batterica.

La cura però ha avuto un effetto temporaneo, le perdite sono andate via e poi ritornate dopo qualche giorno.

Adesso le ha dato da prendere lo Zitromax e Donaflor cpr vaginali.


Ora vorrei chiedere se la cura sia giusta in base ai risultati del tampone oppure si vada a tentoni...Tra l'altro mia madre soffre di prolasso, usa gli ovuli come terapia conservativa.
Invece di acquistarli nuovi ogni volta, il dottore le disse che poteva riutilizzarli dopo averli bolliti, può essere stata questa la causa dell'infezione da batteri aerobi?


In questi casi non si può individuare il batterio preciso e procedere con antibiotico mirato?

Grazie
Dr.ssa Daniela Pelotti Ginecologo 87 2
Occorre eliminare la causa: tutte le infiammazioni vaginali sono la conseguenza di infiammazioni intestinali.
Lo stato infiammatorio che contraddistingue molte patologie intestinali (colon irritabile, meteorismo, disbiosi, stitichezza) alterando le capacità di barriera della parete intestinale (leaky gut syndrome, sindrome dell’aumentata permeabilità intestinale) consente la traslocazione di batteri verso gli organi adiacenti (in questo caso la vagina), con patogenesi di disturbi locali la cui terapia richiede innanzitutto l’attenuazione dello stato infiammatorio a carico dell’intestino, con adeguate misure alimentari.
L'ipersensibilità al glutine, o gluten sensitivity, può causare colon irritabile, come gonfiore e dolore addominale, e talvolta può essere associata anche a disturbi vaginali.

Dr.ssa Daniela  Pelotti

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