Conseguenze laser terapia: vestibolite

Gent.le dott.
il mio è un caso ASSURDO che non trova dalle mie parti ( sono della prov. di Avellino) una facile soluzione.Cercherò di sintetizzare il più possibile.
Il problema si è manifestato un anno e mezzo fa circa. Non avendo rapporti in senso stretto, una sera inizia un prutito insistente che in pochi giorni si trasformo in bruciore e dolore nell'urinare, di notte mi sbatteva. Non avevo alcun tipo di perdite e fui curata per una candida, il tutto scomparve sin dalla prima dose di Diflucan. Scomparso il problema non si è più ripresentato fino a febbraio di quest'anno, questa volta solo con prurito e un po di bruciore.
Di qui inizia la mia odissea: Tamponi negativi, pap test negativo.
Per i medici non avevo nulla.
A quel punto vado in un consultorio dove eseguono una vulvoscopia: diagnosi microcondiloma. Non sapevo cosa fosse mi spaventai alle parole del dottore che parlava di pericolo cancro ecc. Mi fissò subito entro 4 giorni un' intervento con il laser presso il suo studio privato rassicurandomi sulla semplicità dell'intervento, del post-operatorio ecc.
Dal giorno del laser 17/04/07 la mia vita è diventata un incubo.
a distanza di più di 2 mesi la parte interna alle piccole labbra è sempre dolorante, dolore quando urino, pungiglioni che non mi fanno riposare.
Di qui la scoperta della vulvodinia e vestibolite aggravate dal laser.
In realtà tutti i dottori consultati hanno escluso la possibilità che abbia avuto il condiloma, per la mancanza di rapporti (solo contatto di mano e una volta saliva) mi hanno detto che in questo modo è difficle contrarre questo virus e che non da i miei sintomi. E'molto probabile che il mio sia sempre stata una vulvodinia anche perchè ho sempre avverito da ragazza fino a oggi un breve ma intenso bruciore all'interno delle piccole labbra al minimo accenno di intimità, baci ecc.
Ora cosa devo fare? nessuno sa dirmi come curare il mio problema che influisce sulla mia quotidianità: dolore quando cammino, mi siedo mi alzo un INCUBO.
L'unica cura che mi è stata consigliata è quella farmacolgica:
LAROXIL cpr. con dosaggi, non personalizzati al mio caso, crescenti fino a raggiungere 40 mg giornalieri il 3°mese.
Dimenticavo l'unica bella novità è che con una settimana di BENTELAN, 2 mg al dì, la situazione è migliorata, meno fitte meno dolore posso urinare senza grande disagio. Purtroppo la cura con bentalan è solo di una settimana e sono stata avvertita sulla possibilità che il problema possa ritornare con la stessa intensità di prima.
Chiedo gentilmente e disperatamente delle CURE ESISTENTI alternative o combinate con laroxil, I DOSAGGI di questo farmaco e tutto quello che mi può essere utile per iniziare un percorso verso la mia guarigione.
Vi ringrazio per la pazienza e scusate la mia incapacità di essere più concisa.
Distinti Saluti

[#1]
Ginecologo attivo dal 2005 al 2009
Ginecologo
Gentile Utente 38399,
non si disperi... il suo probelma è serio perchè debilitante, riusciremo a trovare un rimedio valido, ma mancano alcune informazioni:
1) è stato eseguito un HPV-Test? serve per identificare il tipo di virus contro il quale si sta lavorando (per farla breve HPV è il cognome, ma i membri di questa famiglia sono circa 100, tra umani ed animali, dei quali solo alcuni sono "cattivi", altri "meno cattivi"), altri ancora "indifferenti")
2) il collega ha eseguito solo una vulvoscopia, non ha ripetuto l'esame in una diversa fase del ciclo ovarico per sincerarsi della patologia in visione
3) Ella ha sempre avuto questo "fastidio", possibile che il Collega non abbia mai esguito un tampone specifico...?!
In ultima analisi: ritengo che la terapia da Ella assunta sia eccesiva e su base non del tutto appropriata al Suo caso, tuttavia il numero di indagine da eseguire è tale e così variabile che non me la sento di suggerirle alcun altro esame o terapia, in quanto non ho la possibilità di vedere cosa c'è! sulla base del solo rapporto sintomatologico scritto, fredddo e non senza possibilità di ecografia, o l'indagine di altri dolori riferibili è estremamente scorretto poterLa illudere con il suggerimento di terapia od ulterioi indagini.
Rimango a Sua completa disposizione, mi tenga informato
Matteo Maria Schönauer
[#2]
Dr. Roberto Piccoli Ginecologo 241 6 7
mi permetto di inserirmi in questo quesito
cara signora
iniziamo a chiarire alcune cose
la vulvodinia non è la vestibulite
la prima ha una componente molte volte psicologica e comunque interessa il sistema terminazioni nervose vulvari- sistema encefalico (limbo e corteccia), la seconda come dice il suffisso vestibul.. ite ha un'origine perlopiù infiammatoria infettiva
sicuramente è stato un pò superficiale il collega che l'ha sottoposta a laser su una presunta diagnosi di microcondiloma che quasi sicuramente era una micropapillomatosi variante fisiologica del tessuto vulvare
ora prima di tutto si deve fare una diagnosi perchè la vulvodinia ha come terapia il laroxil ed eventualmente psicoterapia,biofeedback od agopuntura oppure tutte queste cose
la vestibulite ricerca la sua terapia nella origine infettiva od infiammatoria
la prima è un pò un problema la seconda è invece più facile da trattare

cordiali saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la vostra attenzione.
Rispondo alle vostre domande:
1) E' stata eseguita una BIOPSIA che diagnosticava un MICROCONDILOMA, io avevo richiesto di sapere il tipo ma il dott. mi ha liquidato dicendomi che non era necessario. I prelievi bioptici sono stati effettuati il giorno stesso del lasere non prima. La mia Biopsia è stata definita da altri dottori "Cartastraccia" non c'è intestazione , non c'è la firma dello specialista;
2)Dall'intervento non ho più eseguto la vulvoscopia anche per il forte dolore provato nell'ultima visita interna: sono tornata a casa insanguinata; Il dott. non ha voluto credere al dolore e ha insistito nel visitarmi fino a farmi tornare a casa in quelle condizioni: Che incubo se ci ripenso!!!
3)Da febbraio ho eseguito svariati TAMPONI risultati sempre NEGATIVI per la ricerca di Trichomonas, Streptococchi beta-emolitici di gruppo A e B, Enerococchi, Stafilocco aureo, Enterobatteri, Gardnerella vaginalis, Neisseria Gonorrhoeae e Miceti.
ULTIMA ECOGRAFIA effettuata a marzo:tutto ok.
Domando infine che cosa è la MICOPAPILLOMATOSI? Va trattata con laser?
La mia situazione attuale è caratterizzata soprattutto dalla sensazione di avere tante spine intorno all'entrata della vagina.
Vi prego ditemi da dove posso iniziare qui non sanno cosa fare e dichiarano umilmente la loro incompetenza.
Grazie...
[#4]
Dr. Roberto Piccoli Ginecologo 241 6 7
gentile signora
essendo lei di avellino se vuole può venire presso il centro di colposcopia e laserterapia che io dirigo alla clinica ostetrica e ginecologica dell'università degli studi di napoli "federico II"
si può mettere in contatto con me al numero 0817452925

cordiali saluti
roberto piccoli
Vulvodinia

La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.

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