Il medico mi ha domandato da 1 a 10 quanto dolore sentissi intanto che spingeva sempre più forte

Gentili dottori, poichè questa mattina ho effettuato una colposcopia ma il medico non ha risposto alle mie domande, invitandomi a porre le mie domande ad un altro ginecologo, volevo chiedere a Voi di spiegarmi l'esito del referto colposcopico se poteste essere così gentili, e nel frattempo cercherò di mettermi in contatto con la mia ginecologa che rientrerà la prossima settimana.

giunzione squamo colonnare: visibile, esocervicale
quadro colposcopico: trasformazione normale incompleta
vulvoscopia: assenza di lesioni, punti vestibolari dolenti
NTZ incompleta, anteriore e posteriore.
1 settore: prevalentemente iodochiara
GSC visibile
esame vulvologico: vulvodi...(vulvodiema?vulvodinia?...non riesco a leggere)...che significa?
Ho sentito fortissimi dolori all'ingresso vaginale durante la colposcopia.
Mi capita praticamente sempre di avere dolore all'ingresso della vagina nei rapporti sessuali - ormai ci sono quasi abituata - ma mai così forti!
Il medico mi ha domandato da 1 a 10 quanto dolore sentissi intanto che spingeva sempre più forte in quel punto....e considerando che stavo quasi piangendo, ho detto 8! ci è voluta più di un'ora perchè mi passassero i dolori dopo la colposcopia. però quando gli ho chiesto qualche spiegazione o un aiuto farmacologico mi ha risposto di chiedere al mio ginecologo curante...

il referto dell'anno scorso era leggermente diverso:

Giunzione squamo colonnare visibile
trasformazione normale completa, sbocchi ghiandolari
leucorrea ++
NTZ completa
1 settore prevalentemente iodoscura GSC visibile
vaginoscopia assenza di lesioni
vulvoscopia assenza di lesioni

aggiungo che effettuo la colposcopia ogni anno perchè sono affetta da hpv (gruppo 16) da circa 5 anni (ne ho 26)

potreste dunque spiegarmi cosa c'è scritto nel referto e in cosa consistono le differenze con lo scorso anno?

grazie mille!
[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
La Colposcopia dell'anno scorso segnalava una infezione acuta in corso. Quella di quest'anno una flogosi cronica. Poca cosa.
Il termine esatto è Vulvodinia, un termine che indica, essenzialmente, la presenza di un dolore vivo in sede vulvare che si rende evidente o alla pressione di determinati punti (come ad esempio ipunti vestibolari cui si fa cenno nella colposcopia attuale) o all'ingresso di "corpi estranei" (variamente intesi, ovviamente) in vagina, quali speculum, dita esploratrici in corso di visita, pene maschile durante i rapporti.
Le consiglierei di informarsi sulle possibilità terapeutiche del vaccino anti-HPV nel Suo caso specifico; io glielo prescriverei!!
Presumo, invece, la presenza di una sindrome vestibolare o vestibolite alla base del dolore che avverte.
La terapia di questa forma morbosa, non è del tutto chiara ed univoca.
Vi si trovano riferimenti endocrinologici, infettivologici, psicologici e di natura anatomica.
Ma qui il discorso si farebbe molto complesso.
Io inizierei con la terapia dell'HPV con Vaccino e con una terapia antibiotica mirata locale sulla base di un tampone vulvo-vaginale, ovviamente facendo controllare contemporaneamente il partner sessuale.
Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
io il vaccino lo farei di corsa, ma tutti i medici che ho incontrato e a cui ho chiesto un parere mi hanno detto ma no, ma gli studi non sono chiari, ma non è terapeutico è preventivo, se lei lo ha già contratto anche un solo ceppo l'efficacia si dimezza etc etc...
ed io non so che fare, per questo Le chiedo se potrebbe delucidarmi il perchè secondo lei sarebbe utile nel mio caso farlo, per avere delle bais più solide per richiederne la prescrizione la prossima volta che vedrò la mia ginecologa.

la terapia antibiotica locale intende per la vulvodinia?

ho effettuato tamponi per germi comuni, miceti, clamidia etc etc il mese scorso ed erano tutti negativi.
avevo - ed ho tuttora - delle perdite che però la ginecologa ha classificato come "fisiologiche del ciclo"...eppure quanndo "scendevano" mi bruciavano un pò finchè non correvo a sciaquarmi, ma appunto i tamponi erano negaivi per cui mi sono "messa l'anima in pace"

in passato ho sofferto di infezioni ginecologiche - candida più volte, trichomonas, cistite, gardnerella, ureaplasma - le ripetute cure potrebbero avermi danneggiata?
anche l'urinocoltura recitava solo "batteri:alcuni".
nel caso, per cosa dovrei ripetere i tamponi?

il mio partner (stabile da anni) ha da poco effettuato tamponi e visita ed è grazie a dio perfettamente sano.

La ringrazio infinitamente e ringrazio chiunque vorrà rispondermi.
[#3]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Anche in caso di una infezione da virus HPV "coperto" dal vaccino, la somministrazione dello stesso, si associa ad una migliore e più duratura risposta anticorpale: questo è riportato nello studio che gli informatori scientifici del farmaco sono soliti fornirci all'atto dell'intervista.
Per quanto attiene alla vestibolite, la sua terapia, come Le dicevo, non è univoca.
Vulvodinia

La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.

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