Una grossa cisti ovarica

Gentili dottori volevo sottoporre il mio caso. Mi è stata diagnosticata una grossa cisti ovarica (14 cm) liquida. ecografia tutto ok, flussimetria e markers negativi. assolutamente benigna a contenuto fluido. Assenza di vascolarizzazione. Mi hanno visitato in tanti. Inizialmente mi era stato detto che l'intervento sarebbe dovuto essere in laparotomia in quanto ho subito da, ragazza, un intervento di peritonite suppurativa che mi ha lasciato molte aderenze. Ultimamente, mi sono fatta visitare da un noto laparoscopista il quale mi ha spiazzato dicendo che l'intervento è da fare assolutamente in laparoscopia e , si è espresso proprio così , dicendo "non si apre l'addome per problemi di questo tipo". Sono molto confusa, cosa devo fare? Ho paura che l'intervento in laparoscopia mi possa creare problemi se si protrae a lungo(mi spiego meglio, ho paura del gas in addome, che possa , in caso di prolungata applicazione, comportare rischi seri.) Sono in confusione più totale, spero in un vostro consiglio. Cari saluti
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Dr.ssa Gabriella Pierno Ginecologo 32
Cara Signora,
la cisti da lei descritta è di dimensioni tali da essere asportata.
Bisognerebbe capire dove è localizzata, ma l'intervento per via laparoscopica è sicuramente il più indicato, soprattutto se si affiderà a mani esperte.
La laparoscopia presenta notevoli vantaggi rispetto alla laparotomia: minor tempo di degenza, minore dolore post-operatotio e non ultimo assenza di cicatrice.
In bocca la lupo e mi tenga informata
Dott.ssa Gabriella pierno

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Dr. Francesco Plotti Ginecologo 54 4
Gentile signora,
Concordo sull'indicazione all'intervento chirurgico da parte dei colleghi. Attualmente l'approccio ad una massa annessiale deve essere eseguito per via laparoscopica per i vantaggi sopra descritti dal collega. Il gas utilizzato per la dilatazione dell'addome (pneumoperitoneo) non comporta rischi seri anche se l'intervento si protrae per diverse ore, attualmente in laparoscopia vengono eseguiti interventi molto demolitivi per tumori ginecologici che durano anche 5-6 ore. Dunque penso che l'approccio di scelta nel suo caso sia quello laparoscopico (fase diagnostica) se la valutazione intraoperatoria del quadro presenti difficolta' tecniche svere a proseguire l'intervento in laparoscopia si deve considerare la possibile convesione alla via aperta (laparotomica). Ma se queste non sia presenti l'intervento deve essere proseguito per via laparoscopica.
Cordiali saluti
Dott Francesco Plotti