Cistiti continue e recidivanti

Gentili, dal mese di settembre, in maniera non costante, ho problemi di cistite e recidive,mai avute in vita mia prima di allora.
Dopo sporadiche assunzioni di Monuril,fatto l'antibiogramma, sono risultata esser affetta da Enterococco fecale, in neanche troppe colonie, in verità.
In cura da una ginecologa prima e da un'altra successivamente, quest'ultima mi ha prescritto, dopo ecografia intravaginale,una cura di ovuli e antibiotico, Ciproxin 500 mg,per quattro mesi,1 compressa la mattina e la sera per cinque giorni.
Ora,il punto è questo: un tempo avevamo pensato,dopo la prima recidiva,che la cistite fosse contemporanea ad una certa stitichezza riscontrata nei giorni prima delle recidive,cosa a cui vado sporadicamente soggetta. Ma, stavolta,la cosa è smaccatamente legata ai rapporti sessuali. E per di più è accompagnata da dolorose perdite ematiche, anche se non copiose.
Si tenga presente che uso la pillola Diane da sempre, interrompendola all'uopo e che il mio fidanzato è allergico al lattice dei preservativi, che ad ogni rapporto siamo diventati quasi maniacali correndo subito a lavarci,e che mangiamo entrambi in maniera abbastanza corretta.
Cosa fare insomma per non essere tartassata da questo fastidiosissimo problema? Un tampone? E il mio compagno cosa deve fare?
So che il tampone per l'uomo è molto doloroso:posso eviterglielo?Ho sentito anche parlare di un auto-vaccino per la cistite:di che si tratta?
Capirete che,oltre a non poterne più, nei giorni di cistite conclamata,non posso minimamente condurre una vita normale,essendo la necessità di minzione continua ed essendo arrivata ad avere le recidivanti anche ad una sola settimana l'una dall'altra.
Grazie in anticipo.
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Dr. Maurizio Cerfeda Ginecologo, Urologo, Andrologo 185 4
Gentile Amica
eviti al suo Compagno qualsiasi indagine, per giunta invasiva;esegua correttamente la terapia antibiotica in caso di infezione conclamata.Come profilassi,sembra utile assumere una singola dose di antibiotico subito prima o dopo il rapporto sessuale.
Cordiali saluti
Dr M. Cerfeda

Dr.Maurizio Cerfeda

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Dr. Luigino Bellizzi Chirurgo generale 150 1
Credo che ci sia una contaminazione esterna e'comunque giusta la terapia antibiotica mirata,come da indicazione dell'antibiogramma.Cordiali saluti

Dr.Luigino Bellizzi

[#3]
Dr.ssa Monica Calcagni Ginecologo, Medico di base, Medico estetico 448 7
Cara Signora,
a volte le cistiti recidivanti sono dovute ad una alterazione del trofismo del'apparato urogenitale e sono comuni nelle giovani donne che assumono estroprogestinici unitamente alla maggiore incidenza di infezioni vaginali. A tal proposito le consiglierei di evitare al suo partner indagini inutili nonchè fastidiose.
Per risolvere il problema in prima istanza le consiglierei di cambiare pillola e passare ad un dosaggio ormonale inferiore (Fedra o Harmonet o Evra). In genere le cistiti sono il sintomo più eclatante di un ipostrogenismo locale che si manifesta in genere con secchezza vaginale, brucioe e prurito. Le consiglierei Vagifem cpr vaginali (una cpr in vagina la sera per due giorni la settimana per 3-6 mesi). Già questi due accorgimenti in associazione dovrebbero risolvere il probelma. Per ulteriore scrupolo aggiungerei Monuril (una bustina la sera a vescica vuota ogni 10 gg per 2 mesi).
Cordiali Saluti

Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Calcagni

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,da antibiogramma e tampone vaginale,risulto non più positiva all'ENTEROCOCCUS FAECALIS,diagnosticatomi in Novembre scorso,ma:
1) dall'antibiogramma sono risultata positiva all'ESCHERICHIA COLI con una carica batterica >1.000.000 UFC/ml,e,per questo batterio,dopo aver preso 3 antibiotici differenti dal mese di settembre,tra cui l'ultimo è il CIPROXIN 500,
la ginecologa mi ha prescritto del GENTALIN fiale intramuscolo per 7 giorni;
2) dal tampone vaginale sono risultata positiva,di numerose colonie,allo STREPTOCOCCUS AGALACTIAE,gruppo sierologico B e,di nuovo,all' ESCHERICHIA COLI,
per la quale devo assumere ovuli (FURODRICINA) e lavande (FINDEM P) per 6 giorni.
In più la ginecologa,oltre di bere in abbondanza,mi ha coonsigliato di assumere dell'uva ursina,"purificante" delle vie urinarie.
Ho fatto anche l'esame per clamidya e micoplasma ed è risultato negativo.

Il DIANE inoltre lo assumo per una disfunzione scoperta e monitorata dal '98 alle ghiandole surrenali.

A questo punto,contemporaneamente agli antibiotici,cosa fare?Fare assumere anche al mio partner antibiotici di qualche tipo?Assumere io stessa ulteriore antibiotico ad OGNI rapporto sessuale?O MONURIL il aggiunta alla cura datami dalla ginecologa?

Ed il DIANE posso cambiarlo data la mia patologia?

Sono sinceramente avvilita oltre che disorientata.
Grazie ancora per le eventuali risposte.
[#5]
Dr. Luigino Bellizzi Chirurgo generale 150 1
Gentile signora
protrebbe fare usare per un po' di tempo il profillatico al suo patner e continuare a prendere il monuril fino che non risulti negativa l'urinocoltura,poi credo che sia importante che anche il suo patner faccia l'uricoltura,tampone uretrale e spermiocoltura ed una eventuale antibioticoterapia se uno di questi esami risulti positivo.Cardiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
ritorno qui dopo l'ennesima recidiva di cistite e dopo l'ennesima assunzione di Monuril.
Fatto certo che neanche l'uso del preservativo rende differente la mia situazione,
cambiata pillola (sono passata dalla Diane alla Loette),
essendo il mio compagno risultato altresì negativo all'analisi dello sperma,
non ritenendo di dover fargli fare delle analisi più invasive visto che il problema è decisamente il mio,
sembrandomi onestamente azzardato prendere antibiotici ad ogni rapporto sessuale,
l'ultima cura somministratami dalla mia ginecologa è un ciclo mensile per sei giorni una volta al giorno di antibiotico a mezzo siringhe,associato all'Uticran,
essendo la mia una conclamata cistite da batteri intestinali e sopraggiungendo SEMPRE o in periodo pre-mestruale o dopo i rapporti,
cosa devo fare?Sono disperata.Grazie sin d'ora.

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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