Minaccia o aborto spontaneo in atto?

Gentili Dottori
mi trovo in una situazione un pò delicata e piuttosto triste: ho 34 anni, alle spalle una gravidanza facilissima e conclusasi felicemente 20 mesi fa.
Lo scorso 8 febbraio, dopo 6 giorni di ritardo ho fatto il test , risultato positivo. Premetto che dove vivo (New York City), c'è una politica piuttosto rilassata in relazione all'evento gravidanza ("mangi frutta, verdura e proteine e se nel frattempo non ha sanguinamenti ci vediamo il 10 marzo"). Ebbene, dalla sera del 20feb ho avuto delle prime perdite rosate che dalla mattina seguente(21feb)si sono trasformate in rosso vivo, sono aumentate in volume, e corredate da isolate perdite di grumi ematici rosso scuro e sostanza gelatinosa trasparente.Sono andata al P.S. dove nella confusione generale mi è stato detto che, dalle analisi del sangue e dall'ecografia infra-vaginale che mi hanno praticato risulta che i livelli ormonali sono a posto, l'embrione è ancora nel suo sacco vitellino, è di circa 5 settimane (troppo piccolo per avvertirne l'eventuale battito) e "potrebbe rimanerci, come potrebbe uscirne", loro non lo possono prevedere. Dopodichè mi hanno dimesso con la raccomandazione di stare a riposo e - a meno che non abbia una grande emorragia o forti dolori o crampi addominali - di tornare per un 'follow-up' la settimana prossima.
Il fatto è che non so esattamente cosa intendono per 'forte emorragia'. A tre giorni dall'inizio di questo fenomeno il sangue, color rosso vivo per lo più, continua, anzi direi che sia aumentato e la sensazione a livello addominale continua ad essere molto vicina a quella di un ciclo mestruale, anche se non posso dire di avere dolori. Nel pomeriggio andando in bagno ho anche espulso un qualcosa della lunghezza di circa 2cm che non sembrava essere costituito solo di sangue e materiale gelatinoso, ho pensato di riconoscervi l'embrioncino , non so se sia possibile, mi sento per la prima volta molto sola in questo continente e vorrei tanto il consiglio di qualche medico che almeno parli la mia lingua. Devo tornare al P.S.? devo ancora stare a riposo? C'è una remota speranza che questa gravidanza possa proseguire?
Grazie tanto, anticipatamente.
alessandra

[#1]
Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Ciò che ha espulso può certamente essere il sacco gestazionale ma può anche trattarsi di un innocuo coagulo. E' difficile stabilirlo a distanza.
Mi sembra che la raccomandazione del riposo sia in linea con quelle che siamo soliti fare noi alle nostre pazienti in caso di sanguinamenti in gravidanza iniziale.
Ovviamente per percepirne la causa, sono da praticare dosaggi seriati delle BetaHCG ed ecografie transvaginali per conoscere la causa e soprattutto l'esito di tali fenomeni.
Non si è ancora del tutto d'accordo sulla genesi dei sanguinamenti uterini in gravidanza precoce.
Molta importanza viene attribuita all'interazione fra decidua (mucosa uterina "preparata all'impianto della gravidanza") e trofoblasto ("futura" placenta) sul piano immunologico, vascolare, endocrino.
La base anatomo-patologica del sanguinamento a genesi deciduo-coriale è il distacco parziale (più o meno vasto), occupato, nel caso di distacchi parcellari autolimitantisi, da un coagulo ("ematoma retrocoriale"), riscontrabile ecograficamente, le cui caratteristiche ecogeniche variano quotidianamente in relazione ai cambiamenti che, all'interno del coagulo steso, si verificano e la cui evidenziazione testimonia, in genere, la spontanea risoluzione della sintomatologia clinica e della sua base fisiopatologica.

Sappiamo bene che oltreoceano c'è la "tradizione" di far poco o nulla (tranne il riposo, che loro chiamano "bed rest") nel caso di sanguinamenti uterini anomali del primo trimestre, mentre in Europa è più frequente la presenza di "scuole di pensiero" che vedono l'intervento terapeutico farmacologico quale elemento indispensabile, quanto meno di supporto, al semplice riposo a letto.

Non entro, quindi, nel merito, per non ingenerare confusioni e dubbi.

Un consiglio, però, posso darlo:
a) esegua almeno due dosaggi delle BetaHCg su plasma con metodo quantitativo, l'uno a distanza di 3 giorni dal secondo
b) esegua quanto prima una ecografiua transvaginale di controllo (a circa 6 - 7 giorni di distanza dall'ultima) per sapere dell'evoluzione del suo quadro clinico.

Scriva pure, per avere altre delucidazioni in merito.

Cordalità ed auguri.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Carissimo Dottore
La ringrazio innanzitutto per la tempestività ed esaustività della Sua consulenza, che (dopo un pò di ricerche sul vocabolario medico)mi ha finalmente fornito qualche illuminazione in un quadro generale altrimenti piuttosto oscuro.
Di fatto l'unica cosa che penso di potere ottenere quì è 1)i risultati delle analisi che mi hanno fatto giovedì scorso al P.S., 2) un secondo dosaggio delle BetaHCg in concomitanza con la visita di controllo che mi hanno suggerito di fare "nei prossimi giorni".
Non voglio affezionarmi troppo alla speranza di essere ancora incinta, per evitare una delusione, tuttavia nel frattempo cercherò di rimanere a riposo, non prendere in braccio la mia piccola Lucy etc etc.
Oggi continuo a perdere sangue come fosse un regolare ciclo. Staremo a vedere, ma Le farò sapere appena ho uno straccio di dato.
La ammiro molto per quello che fa al di fuori della Sua già intensissima attività lavorativa.
A presto.
Alessandra
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