Dilatazione anse intestinali

Cortesi medici, sono una ragazza di 31 anni e alla 30+5 settimana di gravidanza dall'ecografia e' emersa una dilatazione delle anse intestinali e pareti iperecogene di 9.5mm, da prescisare che nelle altre ecografie non è mai emerso nulla;
io e mio marito abbiamo effettuato gli esami per la fibrosi cistica e io quelli infettivi (ovvero: citomegalovirus, parvovirus B 19 ed epatite virale) ed il tutto è risultato negativo!! Ho ripetuto l'ecografia circa 10 gg dopo ma la dilatazione delle anse è passata a 12.2mm
Potrebbe trattarsi di qualche malattia genetica?? Potrei fare qualche altro esame?
Non avendo fatto l'amniocentesi al tempo, potrei farla ora per escludere una patologia come la sindrome di down o altre patologie genetiche?
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Dr. Paolo Visci Ginecologo 146 5
Gentilissima sig.ra, è comprensibile la sua ansia e la domanda che lei pone merita tanta attenzione. Se da una parte è spontaneo cercare di rassicurarla, dall'altra lei pone dei quesiti che obbligano il medico a risposte adeguate, Al momento la dilatazione descritta delle anse intestinali a 12 mm., può essere considerata nella norma. A volte l'intestino del feto può essere parzialmente ostruito e il materiale contenuto al suo interno non progredisce e distende (dilata) le anse, che all'esame ecografico appaiono iperecogene. Nella maggior parte dei casi questa è una condizione transitoria ma è importante effettuare altri controlli regolari ecografici per monitorare la dilatazione stessa, perchè diverse possono essere le cause di questa ostruzione. Avendo già escluso la fibrosi cistica e altre malattie virali, è raccomandato anche un esame ultrasonico con "eco doppler". In questo periodo della gravidanza è possibile comunque effettuare indagini per un esame cromosomico su cellule del feto prelevate con amniocentesi, pur considerando l'ansia , data l'epoca avanzata di gravidanza, dell'attesa dei risultati. Voglio comunque portarle una considerazione ottimistica: numerosi studi riportano che nella maggioranza dei casi con intestino iperecogeno ed anse dilatate, la gravidanza si sia conclusa con la nascita di un bambino sano. Si affidi con fiducia al suo ginecologo/a, che saprà guidarla in questa circostanza. Va aggiunto comunque, che dopo la nascita, il neonato richiede un'attenta osservazione pediatrica.
Resto a sua disposizione, salutandola con "ottimismo".


Dr. Paolo Visci

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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Mi trovo in perfetta sintonia con il Collega Paolo ,rimarcando l'opportunità di espletare il parto presso una struttura con adeguata assistenza neonatologica.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Dr. Paolo Visci Ginecologo 146 5
Ringrazio e saluto il Collega Nicola che mi fa piacere rincontrare anche su medicitalia
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Dr. Paolo Visci Ginecologo 146 5
La dr.ssa Luisa Di Luzio scrive e pubblico:
Carissima,
vorrei aggiungere alcune precisazioni. La cosa più importante è stato escludere la presenza delle principali mutazioni per la fibrosi cistica , che riducono sensibilmente il rischio per il feto della patologia.
Molti casi di dilatazione delle anse intestinali fetali si associano ad infezioni virali gastroenteriche materne da rotavirus o enterovirus. Se hai manifestato sintomi di gastroenterite , la sintomatologia interessa anche il feto, fortunatamente in modo transitorio.
A volte la dilatazione delle anse intestinali è una manifestazione di ostacolo al transito del meconio per cause anatomiche ( restringimenti o malrotazioni intestinali) in questo caso generalmente il liquido amniotico è aumentato e la crescita fetale tende ai limiti inferiori della norma.
Escluderei l'esecuzione di una amniocentesi in epoca così avanzata di gestazione se con l'ecografia non sono presenti altri marcatori di anomalie cromosomiche.
consiglierei controlli ecografici nelle prossime settimane per verificare l'evoluzione del quadro ed una attenta valutazione del transito gastrointestinale nel neonato.
Comunque il consiglio più importante è di stare tranquilla. La dilatazione delle anse intestinali è un riscontro frequente , mentre i casi i patologia alla fine sono molto rari.
Tanti auguri .
Luisa DI Luzio

Ringrazio Luisa e pubblico le sue opportune osservazioni che vogliono contribuire alla rassicurazione della nostra utente, riaffermando la necessità di un attento controllo nel tempo, sia della dilatazione delle anse intestinali che della crescita fetale, che dai controlli segnalati dalla nostra utente di Salerno, sembrano finora essere stati effettuati scrupolosamente e non abbiano evidenziato difetti di crescita o altro.
Concordo con Luisa sulle problematiche dell'esecuzione di un'amniocentesi in epoca avanzata di gravidanza, che tuttavia alla domanda della nostra utente se fosse pur possibile effettuarla in questo periodo gestazionale, ritengo opportuno che la stessa fosse informata della possibilità di eseguirla, sempre tenendo conto delle indicazioni cliniche che ribadisco vanno valutate in un rapporto di fiducia con il ginecologo/a curante e con il centro ostetrico di riferimento.
Ringrazio ancora tutti, Nicola Blasi e Luisa Di Luzio restando ancora disponibile per la nostra utente


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dopo
Utente
Utente
Ringrazio davvero tanto il dott. Visci, il Dott. Blasi e la Dott.ssa Di Luzio per le risposte esaustive e le considerazioni ottimistiche.
In queste settimane sto effettuando controlli regolari ecografici per monitorare la dilatazione delle anse e la crescita fetale, che effettivamente come accennava la dott.ssa Di Luzio tende ai limiti inferiori della norma.

Ringrazio ancora per la cortese attenzione.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
dopo vari controlli ecografici effettuati, oggi, alla 37 settimana di gravidanza il quadro clinico è completamente cambiato, la dilatazione delle anse è rientrata nella norma, infattti la piu' dilatata è pari a 13 mm!
L'unico dato che non sembra cambiare, nonostante una flussimetria perfetta, è la crescita fetale della mia bimba, che continua ad essere inferiore alla norma, ovvero 37 settimane 2300 g.
Questo ritardo di crescita è preoccupante? potrebbe celarsi qualche altra patologia anche di tipo cromosomica??
Grazie
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Il ritardo di crescita potrebbe essere legato ad una insufficienza placentare ,che il Collega monitorerà con ecografia e cardiotocografia
SALUTI
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Dr. Paolo Visci Ginecologo 146 5
Concordo con il dr. Nicola Blasi, sempre sinteticamente preciso
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Dr. Luisa Di Luzio Ginecologo 16
Carissima,
il rallentamento del ritmo di crescita fetale è spesso indice di problema di assorbimento delle anse intestinali. Il consiglio è di partorire in un ospedale di riferimento e far valutare attentamente il transito intestinale per escludere anomalie congenite dell'intestino fetale, generalmente suscettibili di trattamento con successo se diagnosticate precocemente.
Credo che la flussimetria Doppler delle arterie uterine, che avrebbe messo in evidenza una insufficienza placentare, sia stata effettuata.
In caso contrario le consiglio vivamente di effettuare una flussimetria Doppler del distretto materno placentare ( arterie uterine) e fetale (arteria ombelicale , arteria cerebrale media dotto venoso) per valutare l'opportunità di accelerare la tempistica del parto.
La prego di informarci dopo la nascita del bimbo.

Colgo l'occasione per ringraziare i colleghi Nicola e Paolo che hanno pubblicato la mia risposta...da neofita del sito avevo risposto privatamente !!!

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