Difunzione atm
Salve,
ho 30 anni e da circa 20 giorni ho iniziato ad avere
fastidi all'Atm, ovvero avvertivo la sensazione di avere
la mascella spostata in avanti e affaticamento nel parlare.
Al pronto soccorso hanno riscontrato una contrattura muscolare
e per 10 giorni circa ho assunto dei farmaci che non hanno
avuto grossi risultati (lyseen, miotens schiuma e in seguito Muscoril per un paio di giorni.
Ora se non parlo sto anche bene ma se parlo inzio a stare malissimo
, dolori facciali, alla mascella, mal di collo, schiena, braccia
e cosa più brutta è che mi sento i denti che si accavallano
fra di loro.
Click mandibolare se sbadiglio,impossibilità ad aprire del tutto la
bocca .
Al centro Atm del Policlinico mi hanno detto dopo aver visto
le radiografie (opt e rx) che mi aveva prescritto un' odontoiatra
che il problema è imputabile all'occlusione(seconda classe-morso chiuso) e al fatto che durante la notte serro i denti a causa di sicuramente un forte stress.
Dalle radiografie :
Rx : Residui radicolari in 46
Non foci dentari
Rx Atm :
Regolare la morfologia di entrambi i condili mandibolari
Regolare il movimento di translazione condilare durante l'apertura
della bocca bilateralmente
Il medico mi ha parlato del bite ma ha detto che nel mio caso (morso chiuso) non avrebbe fatto un granchè...
Per il momento mi ha prescritto degli antinfiammatori
Ora da qualche giorno prendo infiammatori associati a qualche
goccia di lexotan per stare tranquilla, e come sempre se non parlo
sto bene, tenga conto che lavoro in un Customer Care e per 8 ore
parlo al telefono con i clienti quindi a fine giornata mi sento
affaticata e devo parlare lentamente.
Sento anche che se parlo i denti superiori sbattono con quelli inferiori.
Sarebbe il caso di chiedere una riduzione delle ore lavorative
temporaneamente?
Ho prenotato anche da un medico privatamente per avere un altro parere
Grazie
ho 30 anni e da circa 20 giorni ho iniziato ad avere
fastidi all'Atm, ovvero avvertivo la sensazione di avere
la mascella spostata in avanti e affaticamento nel parlare.
Al pronto soccorso hanno riscontrato una contrattura muscolare
e per 10 giorni circa ho assunto dei farmaci che non hanno
avuto grossi risultati (lyseen, miotens schiuma e in seguito Muscoril per un paio di giorni.
Ora se non parlo sto anche bene ma se parlo inzio a stare malissimo
, dolori facciali, alla mascella, mal di collo, schiena, braccia
e cosa più brutta è che mi sento i denti che si accavallano
fra di loro.
Click mandibolare se sbadiglio,impossibilità ad aprire del tutto la
bocca .
Al centro Atm del Policlinico mi hanno detto dopo aver visto
le radiografie (opt e rx) che mi aveva prescritto un' odontoiatra
che il problema è imputabile all'occlusione(seconda classe-morso chiuso) e al fatto che durante la notte serro i denti a causa di sicuramente un forte stress.
Dalle radiografie :
Rx : Residui radicolari in 46
Non foci dentari
Rx Atm :
Regolare la morfologia di entrambi i condili mandibolari
Regolare il movimento di translazione condilare durante l'apertura
della bocca bilateralmente
Il medico mi ha parlato del bite ma ha detto che nel mio caso (morso chiuso) non avrebbe fatto un granchè...
Per il momento mi ha prescritto degli antinfiammatori
Ora da qualche giorno prendo infiammatori associati a qualche
goccia di lexotan per stare tranquilla, e come sempre se non parlo
sto bene, tenga conto che lavoro in un Customer Care e per 8 ore
parlo al telefono con i clienti quindi a fine giornata mi sento
affaticata e devo parlare lentamente.
Sento anche che se parlo i denti superiori sbattono con quelli inferiori.
Sarebbe il caso di chiedere una riduzione delle ore lavorative
temporaneamente?
Ho prenotato anche da un medico privatamente per avere un altro parere
Grazie
[#1]
gentile paziente ,
il quadro diagnostico sembra chiaro la sua patologia occlusale sembra più di indirizzo muscolare e tendineo susseguente a spasmo legato al serramento notturno .Il bite ,in un caso di seconda classe e morso chiuso mi sembra il primo passo per alleviare la sintomatologia ,in seguito ad un periodo di decongestionamento muscolare si passerà alla ricerca di precontatti dentali e problemi occlusali ,risolti i quali, un ulterirore bite dalla morfologia occlusale più specifica sarebbe da portare regolarmente.
Sono stato volutamente generico in quanto la sua è una situazione che richiede una visita molto accurata di tutto l'apparato stomatognatico ,in ogni caso queste linee guida potrebbero essere il primo passo per darle un pò di sollievo,a presto
dr Paolo Patrucco
il quadro diagnostico sembra chiaro la sua patologia occlusale sembra più di indirizzo muscolare e tendineo susseguente a spasmo legato al serramento notturno .Il bite ,in un caso di seconda classe e morso chiuso mi sembra il primo passo per alleviare la sintomatologia ,in seguito ad un periodo di decongestionamento muscolare si passerà alla ricerca di precontatti dentali e problemi occlusali ,risolti i quali, un ulterirore bite dalla morfologia occlusale più specifica sarebbe da portare regolarmente.
Sono stato volutamente generico in quanto la sua è una situazione che richiede una visita molto accurata di tutto l'apparato stomatognatico ,in ogni caso queste linee guida potrebbero essere il primo passo per darle un pò di sollievo,a presto
dr Paolo Patrucco
Paolo Patrucco
[#2]
Sono naturalmente d'accordo con il collega in merito all'opportunità di applicarLe un bite da portare tutto il giorno ad eccezione delle fasce orarie lavorative.
La "sindrome algico-disfunzionale" delle articolazioni temporo mandibolari come si evince da tutte le informazioni cliniche e radiologiche che ha puntulamente evidenziato richiede un approccio multidisciplinare anche se è necessario iniziare proprio dalla bocca al fine di ridurre la contrattura muscolare.
Il successo della terapia farmacologica conferma che la scelta è senz'altro corretta. Tuttavia, da un punto di vista odontoiatrico, sarà necessario approdondire la Sua attuale occlusione e il tipo di bite da costruire ma anche ipotizzare trattamenti futuri (rialzi occlusali, terappia orotodontica, ortotico, ecc.).
Inoltre sarà anche necessaria una visita generale per valutare la sua postura e quindi una visita anche da altri specialisti (ad esempio fisiatra, fisioterapista, ortottista, omeopata, ecc.) insieme ad alcuni esami (stabilometria, ad esempio).
La saluto cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
La "sindrome algico-disfunzionale" delle articolazioni temporo mandibolari come si evince da tutte le informazioni cliniche e radiologiche che ha puntulamente evidenziato richiede un approccio multidisciplinare anche se è necessario iniziare proprio dalla bocca al fine di ridurre la contrattura muscolare.
Il successo della terapia farmacologica conferma che la scelta è senz'altro corretta. Tuttavia, da un punto di vista odontoiatrico, sarà necessario approdondire la Sua attuale occlusione e il tipo di bite da costruire ma anche ipotizzare trattamenti futuri (rialzi occlusali, terappia orotodontica, ortotico, ecc.).
Inoltre sarà anche necessaria una visita generale per valutare la sua postura e quindi una visita anche da altri specialisti (ad esempio fisiatra, fisioterapista, ortottista, omeopata, ecc.) insieme ad alcuni esami (stabilometria, ad esempio).
La saluto cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense
[#3]
Gentile Paziente,
sicuramente i colleghi hanno centrato il primo approccio che si focalizza nell'attenuazione del dolore, ma dedicherei un pochino di attenzione a questo brusco esordio.
La sintomatologia da Lei riferita potrebbe anche essere indicativa di un dislocamento del condilo o un depiazzamento condilare, spiegando cosi' eventuali trazioni che si esercitano sui frammenti fratturati.
La dislocazione di piccolo frammento in avanti puo' dare uan sintomatologia non remissiva.
Mi chiedevo se ha avuto traumi e se puo' collegare a qulche episodio l'inizio - esordio della sintomatologia ( uno sbadiglio, un morso ad un panino, un trauma etc etc ).
Nota una asimemtria nelal bocca ? Ha una posizione antalgica ( se tiene la bocca in un certo modo sente sollievo ?)
Sarà necessario rilevare la presenza di limitazioni all'apertura della bocca, effettuando misurazioni millimetriche della distanza tra incisivi inferiori e superiori.Dovranno essere accuratamente rilevate e misurate laterodeviazioni della linea interincisiva in massima apertura, come pure brusche variazioni nella linearità del movimento mandibolare in apertura e chiusura o limitazioni dei movimenti di protrusione o lateralità.
Un danno del genere spiegherebbe la non remissione del dolore nonostante i farmaci.
Secondo me dovebbe effettuare un consulto con un collega maxillo-facciale specializzato nelle patologie condilari e dell'ATM.
Nel frattempo un bite morbido la potrebbe sicurmanete aiutare.
Cordiali saluti
Dott. Marco Squicciarini
Medico Chirurgo
Specialista in Odontostomatologia
sicuramente i colleghi hanno centrato il primo approccio che si focalizza nell'attenuazione del dolore, ma dedicherei un pochino di attenzione a questo brusco esordio.
La sintomatologia da Lei riferita potrebbe anche essere indicativa di un dislocamento del condilo o un depiazzamento condilare, spiegando cosi' eventuali trazioni che si esercitano sui frammenti fratturati.
La dislocazione di piccolo frammento in avanti puo' dare uan sintomatologia non remissiva.
Mi chiedevo se ha avuto traumi e se puo' collegare a qulche episodio l'inizio - esordio della sintomatologia ( uno sbadiglio, un morso ad un panino, un trauma etc etc ).
Nota una asimemtria nelal bocca ? Ha una posizione antalgica ( se tiene la bocca in un certo modo sente sollievo ?)
Sarà necessario rilevare la presenza di limitazioni all'apertura della bocca, effettuando misurazioni millimetriche della distanza tra incisivi inferiori e superiori.Dovranno essere accuratamente rilevate e misurate laterodeviazioni della linea interincisiva in massima apertura, come pure brusche variazioni nella linearità del movimento mandibolare in apertura e chiusura o limitazioni dei movimenti di protrusione o lateralità.
Un danno del genere spiegherebbe la non remissione del dolore nonostante i farmaci.
Secondo me dovebbe effettuare un consulto con un collega maxillo-facciale specializzato nelle patologie condilari e dell'ATM.
Nel frattempo un bite morbido la potrebbe sicurmanete aiutare.
Cordiali saluti
Dott. Marco Squicciarini
Medico Chirurgo
Specialista in Odontostomatologia
Dott. Marco Squicciarini
Medico Chirurgo
Specialista in Odontostomatologia
[#4]
la clinica e l'esame obiettivo sono indispensabili per poter valutare la prognosi della sindrome algico disfunzionale. anche la visione delle rx ha estrema importanza associata sempre alla visita. la terapia farmacologica va asociata nei modi che le sono stati prescritti
gianni campobasso
gianni campobasso
[#5]
il bruxismo è una parasonnia (un disturbo del sonno) ed è la causa prima della malocclusione (secondo alcuni studi). Il bruxismo può essere serramento, digrignamento o misto, le posizioni dentali invece possono essere in massima intercuspidazione, in lateralità destra, sinistra o in avanzamento. Quindi noi possiamo avere un soggetto che mette i denti a contatto in massima intercuspidazione serra (senza rendersene conto) e alla mattina ha dolore. Di giorno andiamo a vedere se c'è una deviazione di 0,2 mm o se mastica a destra o a sin, ma il bruxismo è una cosa diversa. Per fare un paragone forte ma calzante e come se noi ci si fermasse a vedere uno spettacolo di burattini e sui burattini si facessero tutte le considerazioni. I denti e le ossa (colonna) sono i burattini e quelli si sono studiati molto bene. Il problema è il burattinaio: nucleo motore del trigemino, nucleo generatore di impulsi trigeminali, lemnisco trigeminale, ecc. ed ancora cellule dello strato profondo dei collicoli superiori del quadrigemino (una delle stazioni dove le fibre trigeminali, le informazioni dai muscoli oculomotori, ecc sono integrate). E' un discorso nuovo, però nelle riviste di neurofisiologia è ampiamente dibattuto. E' necessario cambiare l'approccio, complicato è capire perché, invece come fare è una tecnica abbastanza semplice.
Dr Daniele Tonlorenzi Prof A.C. Università di Pisa
dtonlorenzi@mcarrara.com
Dr Daniele Tonlorenzi Prof A.C. Università di Pisa
dtonlorenzi@mcarrara.com
[#6]
Utente
Grazie a tutti per la risposta, nel frattempo sono stata ad una visita specialistica in quanto non potevo aspettare
i tempi del Policlinico della mia città.
Lo gnatologo mi ha riscontrato una disfunzione dell'articolazione temporo mandibolare bilaterale associata ad algia dei muscoli protrusori della mandibola. Mi ha cinsigliato un bite fisso da tenere
24 h su 24 . Mi ha detto che in seguito quando il dolore sarà sparito potrò procedere con un apparecchio ortodontico (credo il
classico apparecchio per i denti). La mia è un occlusione di seconda classe con morso profondo. Mi ha detto che con questo bite potrò sia parlare che mangiare. Per quanto riguarda il serramento non ha fatto
alcun riferimento in quanto lo smalto dei denti è a posto e non sono scheggiati
i tempi del Policlinico della mia città.
Lo gnatologo mi ha riscontrato una disfunzione dell'articolazione temporo mandibolare bilaterale associata ad algia dei muscoli protrusori della mandibola. Mi ha cinsigliato un bite fisso da tenere
24 h su 24 . Mi ha detto che in seguito quando il dolore sarà sparito potrò procedere con un apparecchio ortodontico (credo il
classico apparecchio per i denti). La mia è un occlusione di seconda classe con morso profondo. Mi ha detto che con questo bite potrò sia parlare che mangiare. Per quanto riguarda il serramento non ha fatto
alcun riferimento in quanto lo smalto dei denti è a posto e non sono scheggiati
[#7]
Cara paziente ciò che detto da i colleghi è ampiamente giusto, ma il dr. Tonlorenzi va oltre va in una direzione in cui ormai penso ci dobbiamo tutti, in quanto noi siamo bio e neuro regolati in tutto altrimenti non si spiegherebbe xkè vi sono pazienti con occlusioni mostruosamente compromesse che invece stanno benissimo e pz. con occlusioni al limite della 1a classe dento-scheletrica che altresì hanno grossi problemi.
Quindi le consiglio al momento di alleviare i suoi sintomi, e sicuramente un bite fisso probabilmente disclusivo l'aiuterà, anche se fisioterapie freddo caldo sui muscoli potrebbero sortire lo stesso un buon effetto.
E poi valuti attentamente il prosieguo, sia gnatologicamente che ortodonticamente in maniera molto oculata.
Saluti sinceri.
Dr. Pietro Convertino
Quindi le consiglio al momento di alleviare i suoi sintomi, e sicuramente un bite fisso probabilmente disclusivo l'aiuterà, anche se fisioterapie freddo caldo sui muscoli potrebbero sortire lo stesso un buon effetto.
E poi valuti attentamente il prosieguo, sia gnatologicamente che ortodonticamente in maniera molto oculata.
Saluti sinceri.
Dr. Pietro Convertino
Dr. Pietro Convertino
Odontoiatra
[#8]
Il bruxismo si divide in:
1) serramento (la situazione più frequente) e più pericolosa perché non si fa rumore e solo noi sappiamo di serrare;
2) digrignamento situazione rumorosa e coloro che dormono con noi o passano davanti alla stanza si accorgono della situazione;
3) situazione mista.
Il serramento non da usura dentale perché i denti stringono senza muoversi tra loro (solo contrazione muscolare).
Nel digrignamento i denti oltre a serrare si muovono tra loro usurando i denti. Quindi il serramento fa parte (insieme al digrignamento) del bruxismo, non "consuma i denti" ed il dentista non "vede" niente, solo il soggetto si rende conto di serrare. Dato che si serra prevalentemente la notte, si potrebbe dire che il dolore che Lei ha al risveglio è legato a quello. Di solito con bite si ha la soluzione del caso, se permanesse il dolore non si faccia fare ortodonzia.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
1) serramento (la situazione più frequente) e più pericolosa perché non si fa rumore e solo noi sappiamo di serrare;
2) digrignamento situazione rumorosa e coloro che dormono con noi o passano davanti alla stanza si accorgono della situazione;
3) situazione mista.
Il serramento non da usura dentale perché i denti stringono senza muoversi tra loro (solo contrazione muscolare).
Nel digrignamento i denti oltre a serrare si muovono tra loro usurando i denti. Quindi il serramento fa parte (insieme al digrignamento) del bruxismo, non "consuma i denti" ed il dentista non "vede" niente, solo il soggetto si rende conto di serrare. Dato che si serra prevalentemente la notte, si potrebbe dire che il dolore che Lei ha al risveglio è legato a quello. Di solito con bite si ha la soluzione del caso, se permanesse il dolore non si faccia fare ortodonzia.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#9]
Utente
Per il momento ho già preso le impronte per il bite che dovrò tenere fisso e sarà pronto la settimana prossima. Il medico mi ha detto che mi servirà per far diventare asintomatica la situazione e che potrei tenerlo al massimo male che vada un anno ma probabilmente 5/6 mesi.
Quando la situazione sarà diventata asintomatica dovrò mettere l'apparecchio per poter sistemare l'occlusione.
La mattina spesso ho mal di testa a volte anche se non parlo sto male, a volte invece sto meglio, dipende dai momenti e dai giorni.
Spesso devo prendere un antidolorifico per poter reggere la giornata.
Il medico mi ha detto che nel mio caso la mascella se non ho capito
si è spostata indietro perchè la parte superiore è troppo sviluppata
e i denti superiori coprono gl'inferiori del 100%.
Mi è stata fatta anche una prova con le dita, io le dovevo stringere e il medico me le tirava ma a che serve?
Quando la situazione sarà diventata asintomatica dovrò mettere l'apparecchio per poter sistemare l'occlusione.
La mattina spesso ho mal di testa a volte anche se non parlo sto male, a volte invece sto meglio, dipende dai momenti e dai giorni.
Spesso devo prendere un antidolorifico per poter reggere la giornata.
Il medico mi ha detto che nel mio caso la mascella se non ho capito
si è spostata indietro perchè la parte superiore è troppo sviluppata
e i denti superiori coprono gl'inferiori del 100%.
Mi è stata fatta anche una prova con le dita, io le dovevo stringere e il medico me le tirava ma a che serve?
[#10]
Certamente il primo passo, mettere a riposo il sistema stomatognatico, è stato fatto. Il fatto di ripristinaer una normocclusione con un dispositivo ortodontico è quantomai doveroso. I primi vantaggi li potrà avere al risveglio, con la diminuzione del dolore alla testa. Per quanto riguarda la prova effettuata serve a mettere in risalto se ci sia o no dolore durante la funzione e quanto i muscoli vanno in contrazione. Cordialmente Bruno Marcelli
[#11]
La prova di stringere le dita mentre l'operatore le tira rientra nell'ambito dei test chinesiologici applicati all'odontoiatria. Essi rappresentano dei sistemi empirici per fare delle valutazioni sulla presenza/assenza di disfunzioni, in questo caso dell'apparato muscolo scheletrico.
Il Suo rapporto con questo portale è diventato molto fecondo di stimoli professionali che certamente sono la maniera per contentirLe un rapporto il più sereno possibile con i medici che la seguono.
Mi auguro che lei ottenga o richieda adeguate informazioni anche da coloro che la seguono.
Cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
Il Suo rapporto con questo portale è diventato molto fecondo di stimoli professionali che certamente sono la maniera per contentirLe un rapporto il più sereno possibile con i medici che la seguono.
Mi auguro che lei ottenga o richieda adeguate informazioni anche da coloro che la seguono.
Cordialmente,
Dott. Emilio Nuzzolese
[#14]
per dare un giudizio definitivo sarebbe necessario vedere almeno una radiografia tipo telecranio. l'intervento potrebbe essere non necessario anche perchè esistono delle terapie ortopediche -ortodontiche che potrebbero aiutarla.
Ci tenga informati
buona giornata
Dr Gianni Campobasso - Bari
Ci tenga informati
buona giornata
Dr Gianni Campobasso - Bari
[#15]
Le scelte terapeutiche che ha intrapreso sono corrette.
Valuti attentamente e con periodicità l'assetto elettromiografico della muscolatura masticatoria.
Saluti
Valuti attentamente e con periodicità l'assetto elettromiografico della muscolatura masticatoria.
Saluti
Dr Enio Dell'Artino
Viale Lavagnini, 45 Firenze
Via Colombo 16/b Scandicci Fi
tel 055 481829 - 499646
[#16]
Nei congressi di gnatologia a cui ho partecipato non ho mai sentito nessuno proporre una terapia chirurgica per risolvere la sintomatologia di una malocclusione, e non l'ho letta nemmeno in nessun libro. Magari nel caso di persone giovani (prevalentemente donne) con grave atrofia della mandibola, o disarmonie importanti tra le arcate mascellari, al solo scopo estetico, si. Per quello che riguarda l'ortodonzia si può spostare sia i denti che le ossa: allargare palati, rallentare o stimolare la crescita di mandibola o della mascella. In fase di crescita infatti il processo di ossificazione non è completo ma sono presenti parti ossee cartilaginee (nel palato ad esempio le suture non sono ancora ossificate) che permangono all'incirca fino alla pubertà. Finché sono presenti i nuclei di accrescimento l'ortodonzia può spostare le ossa e si parla allora di ortodonzia "ortopedica". Dopo è possibile spostare dei denti (nei diversi di inclinazione, estrudendo denti, ecc.) comunque con risultati spesso ottimi. Ho dubbi sulla possibilità di fare ortodonzia ortopedica in un soggetto di 30 anni. Per quello che riguarda il bite (risponde, non risponde, i tempi.....) dipende molto dai criteri con cui è fatto, la tecnica (Planas, Jankelson, Alonso......) e l'altezza del bite stesso. Ad es. se continuassero ancora a toccare i denti davanti, dovrebbe rialzare ancora posteriormente finché gli anteriori non toccano più. Due mesi, sarebbero tempo sufficiente per valutare la risposta.
Dr. Daniele Tonlorenzi odontoiatra Prof A. C. "Fisiologia del movimento e della postura" Corso di Insegnamento Fisiologia Università di Pisa dtonlorenzi@mcarrara.com
Dr. Daniele Tonlorenzi odontoiatra Prof A. C. "Fisiologia del movimento e della postura" Corso di Insegnamento Fisiologia Università di Pisa dtonlorenzi@mcarrara.com
[#21]
Cara paziente,
il bite va cmq funzionalizzato in genere già dopo 1 settimana, occorre valutare se le crea delle tensioni e questo lo può solo fare con un buon osteopata che eventualmente lavorando sulle tensioni cranio-sacrali aiuta anche il lavoro di chi di noi, come me, si occupa di ortognatodonzia.
Il bite può sembrare un semplice pezzo di resina ma in realtà si gioca tutta la partita sulla sua funzionalizzazione e sul tipo di placca eventualmente costruita.
E questo mi permetti e solo frutto delle conoscenze acquisite da ognuno di noi con innumerevoli corsi e studio della letteratura...altrimenti basterebbe inserire un pezzo di gomma tra le arcate e funzionerebbe lo stesso ed a volte in effetti può bastare solo questo, ma solo una valutazione molto attenta da parte dello specialista può dirlo.
Saluti
Dr. Pietro Convertino
Tel. 080-4322607
il bite va cmq funzionalizzato in genere già dopo 1 settimana, occorre valutare se le crea delle tensioni e questo lo può solo fare con un buon osteopata che eventualmente lavorando sulle tensioni cranio-sacrali aiuta anche il lavoro di chi di noi, come me, si occupa di ortognatodonzia.
Il bite può sembrare un semplice pezzo di resina ma in realtà si gioca tutta la partita sulla sua funzionalizzazione e sul tipo di placca eventualmente costruita.
E questo mi permetti e solo frutto delle conoscenze acquisite da ognuno di noi con innumerevoli corsi e studio della letteratura...altrimenti basterebbe inserire un pezzo di gomma tra le arcate e funzionerebbe lo stesso ed a volte in effetti può bastare solo questo, ma solo una valutazione molto attenta da parte dello specialista può dirlo.
Saluti
Dr. Pietro Convertino
Tel. 080-4322607
[#22]
Personalmente il bite me lo funzionalizzo da me, ma questo non vuol dire nulla. Spesso il bite viene fatto così: si prendono le impronte delle arcate dentali superiore ed inferiore, poi si mette in bocca una cera scaldata e si dice "chiuda". Se il paziente chiude bene non ha bisogno del bite, se chiude male non fa altro che "confermare" nella cera la sua malocclusione. Il bite va fatto in altro modo.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#23]
Personalmente il bite me lo funzionalizzo da me, ma questo non vuol dire nulla. Spesso il bite viene fatto così: si prendono le impronte delle arcate dentali superiore ed inferiore, poi si mette in bocca una cera scaldata e si dice "chiuda". Se il paziente chiude bene non ha bisogno del bite, se chiude male non fa altro che "confermare" nella cera la sua malocclusione. Il bite va fatto in altro modo.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#26]
In genere il bite da beneficio in pochi giorni. Se i dolori continuano, se l'attività sportiva le provoca i dolori, allora i problemi ne dubito che siano solo dovuti alla sua malocclusione, ma forse ad un contesto più generale di occlusione e postura. A 30 anni la soluzione può essere solo sintomatica.
[#27]
Fumare fa male col bite e senza bite. Di sicuro se ci fuma sopra il bite si macchia prima. Ripeto fare un bite non è per nulla semplice. Per quello che rigfuarda la soluzione solo sintomatica non capisco. Ammettiamo che si tratti di disordine posturale da alterata funzione dei muscoli oculo-motori, se si mettono gli occhiali ed il dolore passa, la soluzione è sintomatica?
Daniele Tonlorenzi
Daniele Tonlorenzi
[#29]
Utente
a distanza di 2 settimane dal bite ecco i risultati:
la prima settimana dolori sopportabili al collo e alla spalla,
nella seconda settimana ancora dolori ma anche alla schiena , specialmente dopo qualche ora quando sono seduta al lavoro, se sto
in piedi va meglio.Il medico al controllo mi ha detto che ci potrebbe
essere qualche problema alla colonna vertebrale e di farmi visitare da un fisiatra previa radiografia del rachide in toto.
Ora sto provando a togliermi il bite per un paio di giorni e vedere
se questi dolori spariscono. Premetto che da piccola mi avevano diagnosticato la scogliosi che ho curato facendo ginnastica correttiva.Il medico vuole aspattare gli esiti della visita fisiatrica prima di mettermi l'apparecchio fisso ai denti perchè non vuole peggiorare la situazione. I dolori al collo e alla spalla potrebbero dipendere dal bite fatto male?
la prima settimana dolori sopportabili al collo e alla spalla,
nella seconda settimana ancora dolori ma anche alla schiena , specialmente dopo qualche ora quando sono seduta al lavoro, se sto
in piedi va meglio.Il medico al controllo mi ha detto che ci potrebbe
essere qualche problema alla colonna vertebrale e di farmi visitare da un fisiatra previa radiografia del rachide in toto.
Ora sto provando a togliermi il bite per un paio di giorni e vedere
se questi dolori spariscono. Premetto che da piccola mi avevano diagnosticato la scogliosi che ho curato facendo ginnastica correttiva.Il medico vuole aspattare gli esiti della visita fisiatrica prima di mettermi l'apparecchio fisso ai denti perchè non vuole peggiorare la situazione. I dolori al collo e alla spalla potrebbero dipendere dal bite fatto male?
[#31]
Gentile utente come dice il collega il bite viene fatto sempre su impronta, quindi l'odontoiatra che ha confezionato il suo si è trovato l'impronta dell'arcata superiore, dell'inferiore ed ha dovuto trovare il rapporto tra di loro. Questo è senza dubbion il passaggio più difficile, faccia conto di avere due oggetti in mano, che magari combaciano bene in apparenza. In realtà il loro contatto da dolore e quindi si deve trovare uno che non lo da. Il bite è fatto bene quando non da più dolore. Naturalmente si deve fare prima una diagnosi differenziale con altre situazioni: diagnosi differenziale con patologie artritiche, fibromialgie, bruxismo (che si compone di digrignamento, serramento e forme miste tra le due), disturbi del tono dell'umore (vedere il mondo grigio), ecc. In questo caso il compito è davvero improbo per il collega e si consiglia di rivolgersi ad uno specialista.
saluti
Daniele Tonlorenzi.
PS Come giustamente dice il suo dentista, non faccia ortodonzia con dolore.
saluti
Daniele Tonlorenzi.
PS Come giustamente dice il suo dentista, non faccia ortodonzia con dolore.
[#32]
Utente
Il medico mi ha fatto togliere il bite perchè i dolori al collo e schiena erano troppo forti e mi ha prescritto
una radiografia del rachide in toto e una visita fisiatrica/posturale.
Premetto che da piccola avevo la scoliosi che ho curato con della
ginnastica fisioterapeutica.
Dalla rx è emerso "scoliosi lombare dx convessa con curva di compenso
dorsale prossimale. Non significativa dismetria delle creste iliache.
Sono stata da un primo fisiatra in attesa di andare da quello che
collabora con il mio medico e mi ha prescritto ginnastica correttiva-
respiratoria-medico segmentaria e idrochinesiterapia e nuoto.
Dicono che il bite corregge la postura e i problemi di schiena ma
allora come mai invece a me li ha fatti insorgere? può essere il bite
fatto male?
sono spaventata xchè se già il bite mi ha dato qst effetti non oso
immaginare l'apparecchio ai denti
una radiografia del rachide in toto e una visita fisiatrica/posturale.
Premetto che da piccola avevo la scoliosi che ho curato con della
ginnastica fisioterapeutica.
Dalla rx è emerso "scoliosi lombare dx convessa con curva di compenso
dorsale prossimale. Non significativa dismetria delle creste iliache.
Sono stata da un primo fisiatra in attesa di andare da quello che
collabora con il mio medico e mi ha prescritto ginnastica correttiva-
respiratoria-medico segmentaria e idrochinesiterapia e nuoto.
Dicono che il bite corregge la postura e i problemi di schiena ma
allora come mai invece a me li ha fatti insorgere? può essere il bite
fatto male?
sono spaventata xchè se già il bite mi ha dato qst effetti non oso
immaginare l'apparecchio ai denti
[#33]
Forse perchè la sua è una bocca che che rientra in un quadro di "compenso" di una patologia, non certamente è l'origine del problema. Questo lo si deduce dal peggioramento della sintomatologia e dal'insorgenza di dolori non presenti precedentemente. Molto probabilmente il bite deve essere regolato (ove possibile) e funzionalizzato rispettando la sua SCOLIOSI, solo allora potrebbe essere d'aiuto.
sicuramente il bite è statpo costruito secondo scienza e coscienza, ma se non rispetta il suo organismo è difficile che Le possa essere di aiuto.
Ci tenga aggiornati
Dr Gianni Campobasso - Bari
sicuramente il bite è statpo costruito secondo scienza e coscienza, ma se non rispetta il suo organismo è difficile che Le possa essere di aiuto.
Ci tenga aggiornati
Dr Gianni Campobasso - Bari
[#34]
Il suo caso come del resto molti casi gnatologici, richiedono un inquadramento olistico cioè con più figure.
Una molto importante con cui almeno io collaboro con ottimi risultati è un buon osteopata che le valuta le tensioni in toto e tutti i compensi posturali.
Per cui la collaborazione odontoiatra-osteopata almeno per me è fondamentale.
Saluti
Dr. Pietro Convertino
Tel. 080 4322607
Una molto importante con cui almeno io collaboro con ottimi risultati è un buon osteopata che le valuta le tensioni in toto e tutti i compensi posturali.
Per cui la collaborazione odontoiatra-osteopata almeno per me è fondamentale.
Saluti
Dr. Pietro Convertino
Tel. 080 4322607
[#35]
Se il bite ha fatto peggiorare la sintomatologia poteva:
1)essere fatto meglio;
2) non essere fatto se la causa era extraodontoiatrica.
Prima la diagnosi poi la terapia. Se la terapia ha aggravato il quadro o la diagnosi o la terapia erano sbagliate. Sarebbe interessante sapere se il dolore è più marcato al risveglio, questo fatto ha grande importanza. Per quello che riguarda la correlazione tra occlusione e colonna aggiungo un articoletto che avevo già scritto.
Saluti (e in bocca al lupo)
Daniele Tonlorenzi
tel 058553075
L’importanza della correlazione tra la masticazione e le alterazioni della colonna, tipo scoliosi, compare sin dall’età evolutiva. Un professore di anatomia dell’Università di Napoli, Valentino Bartolomeo ha effettuato diversi studi su questo problema. Uno pubblicato nel 2002, su bambini di 10 anni, è consistito in un’osservazione posturale del soggetto, cioè il rapporto tra i diversi distretti del corpo tra di loro e un’accurata visita odontoiatrica. Successivamente ha usato un elettromiografo di superficie portatile, applicando dei “cerottini” sui muscoli a lato della colonna (paravertebrali) e registrando la loro attività elettrica durante dei movimenti di flesso-estensione del tronco. Il test era positivo quando la differenza in micro-Volts tra due regioni corrispondenti della colonna vertebrale superava certi valori. Solo questi casi sono stati sottoposti ad un esame radiografico di conferma della scoliosi o dell’atteggiamento scoliotico. I suoi studi indicano che la percentuale dei bambini di dieci anni con scoliosi strutturate è del 4% e che tutti presentano problemi ortodontici, o erano in corso di trattamento o avrebbero dovuto esserci sottoposti; risulta evidente che la terapia ortodontica doveva essere effettuata più precocemente. Suoi studi precedenti dimostrano che già all’età di sei anni si possono evidenziare asimmetrie dell’attività elettrica dei muscoli a lato della colonna (paravertebrali) che possono evolvere in scoliosi. Se bambini di questa età presentano questa alterazione muscolare l’odontoiatra deve intervenire.
1)essere fatto meglio;
2) non essere fatto se la causa era extraodontoiatrica.
Prima la diagnosi poi la terapia. Se la terapia ha aggravato il quadro o la diagnosi o la terapia erano sbagliate. Sarebbe interessante sapere se il dolore è più marcato al risveglio, questo fatto ha grande importanza. Per quello che riguarda la correlazione tra occlusione e colonna aggiungo un articoletto che avevo già scritto.
Saluti (e in bocca al lupo)
Daniele Tonlorenzi
tel 058553075
L’importanza della correlazione tra la masticazione e le alterazioni della colonna, tipo scoliosi, compare sin dall’età evolutiva. Un professore di anatomia dell’Università di Napoli, Valentino Bartolomeo ha effettuato diversi studi su questo problema. Uno pubblicato nel 2002, su bambini di 10 anni, è consistito in un’osservazione posturale del soggetto, cioè il rapporto tra i diversi distretti del corpo tra di loro e un’accurata visita odontoiatrica. Successivamente ha usato un elettromiografo di superficie portatile, applicando dei “cerottini” sui muscoli a lato della colonna (paravertebrali) e registrando la loro attività elettrica durante dei movimenti di flesso-estensione del tronco. Il test era positivo quando la differenza in micro-Volts tra due regioni corrispondenti della colonna vertebrale superava certi valori. Solo questi casi sono stati sottoposti ad un esame radiografico di conferma della scoliosi o dell’atteggiamento scoliotico. I suoi studi indicano che la percentuale dei bambini di dieci anni con scoliosi strutturate è del 4% e che tutti presentano problemi ortodontici, o erano in corso di trattamento o avrebbero dovuto esserci sottoposti; risulta evidente che la terapia ortodontica doveva essere effettuata più precocemente. Suoi studi precedenti dimostrano che già all’età di sei anni si possono evidenziare asimmetrie dell’attività elettrica dei muscoli a lato della colonna (paravertebrali) che possono evolvere in scoliosi. Se bambini di questa età presentano questa alterazione muscolare l’odontoiatra deve intervenire.
[#36]
Utente
Grazie a tutti,
oggi sono stata dalla fisiatra/posturologa che collabora con il mio medico e dalla visita ed dall'esame posturale è emerso che il problema alla mandibolare è stasto scatenato dai piedi che caricano male se ho ben capito .Ora dovrei mettere dei plantari e fare una cura con prodotti omeopatici e poi vedere come va
oggi sono stata dalla fisiatra/posturologa che collabora con il mio medico e dalla visita ed dall'esame posturale è emerso che il problema alla mandibolare è stasto scatenato dai piedi che caricano male se ho ben capito .Ora dovrei mettere dei plantari e fare una cura con prodotti omeopatici e poi vedere come va
[#37]
Il dolore a partenza dai piedi è di tipo pomeridiano o serale, legato al tipo di calzatura. Con qualche scarpa viene e con altre no. Ad es. se devo tenere le scarpe tutto il giorno, con molte ho piccoli dolori ai piedi (la peggior scarpa è quella del calzolaio), mentre con i miei "zoccolacci" posso stare in piedi per il tempo che voglio. Il dolore presente al mattino non può essere legato ad un alterato appoggio dei piedi, dato che durante la notte siamo sdraiati. C'è una pedana che registra i carichi a terra. Ammettiamo che saliti sopra ci sia un baricentro spostato avanti, o indietro o di lato. Si fanno varie manovre, occhi aperti e chiusi, denti che toccano e bocca aperta, stimolando i piedi e senza. Quando si arriva al sistema sensoriale interessato si vede una tendenza alla normalizzazione dei carichi a terra. Se la situazione migliore si ha a bocca aperta, si comincia da li, se ad occhi chiusi si comincia da li, se deafferentando i piedi da li. Non amo fare qualcosa e poi..... vedere come va.
Comunque in bocca al lupo.
Daniele Tonlorenzi
Comunque in bocca al lupo.
Daniele Tonlorenzi
[#40]
Utente
Saluti ancora, forse non mi sono espressa bene in quanto non ho dolori ai piedi ma secondo la fisitra posturologa ci sarebbe un carico sbagliato sui piedi, ho effettuato anche un accurato esame posturale e la dottoressa mi ha prescritto dei plantari che ho ritirato oggi.
Secondo la dottoressa con questi plantari dovrebbe andare meglio alla mandibola.
Nel fratempo sono stata da un famoso ortognatodonzista di Bari che mi ha detto che il problema può essere risolto solo con un altro tipo di bite rispetto a quello che mi hanno fatto, più alto e un pò + fastidioso in quanto sono molto contratta con i muscoli. Sono stata anche da un osteopata che mi ha fatto delle manipolazioni per le tensioni ma devo dire che dopo averle fatte sto peggio e quindi ora non so se continuare. Sono disperata ormai, non so + che campana ascoltare. Con il precedente bite i dolori al collo e alla schiena erano troppo forti, ho paura che con un altro bite si ripeta la situazione.
Secondo la dottoressa con questi plantari dovrebbe andare meglio alla mandibola.
Nel fratempo sono stata da un famoso ortognatodonzista di Bari che mi ha detto che il problema può essere risolto solo con un altro tipo di bite rispetto a quello che mi hanno fatto, più alto e un pò + fastidioso in quanto sono molto contratta con i muscoli. Sono stata anche da un osteopata che mi ha fatto delle manipolazioni per le tensioni ma devo dire che dopo averle fatte sto peggio e quindi ora non so se continuare. Sono disperata ormai, non so + che campana ascoltare. Con il precedente bite i dolori al collo e alla schiena erano troppo forti, ho paura che con un altro bite si ripeta la situazione.
[#41]
Cara pz. lei ha ragione ma dovrebbe anche cercare di capire chi le sta di fronte quado effettua una visita e purtroppo non tutti i colleghi se si parla di gnatologia-postura-compensi etc......via via discorrendo conoscono l'importanza della fisiologia e che quasi tutto parte da lì!!!
Io in tutta onestà condivido pienamente i pareri del Dr. Tonlorenzi, persona che gode di piena stima da parte mia per la sua professionalità e serietà.
Comunque penso che a mio parere la sua situazione non sia stata approccita nel migliore dei modi e scusi se mi espongo a dirle ciò, ma è in realtà quello che penso e forse non solo io...
Saluti sinceri ed in bocca al lupo!
Pietro Convertino
Io in tutta onestà condivido pienamente i pareri del Dr. Tonlorenzi, persona che gode di piena stima da parte mia per la sua professionalità e serietà.
Comunque penso che a mio parere la sua situazione non sia stata approccita nel migliore dei modi e scusi se mi espongo a dirle ciò, ma è in realtà quello che penso e forse non solo io...
Saluti sinceri ed in bocca al lupo!
Pietro Convertino
[#44]
Ringrazio il Dr. Convertino per la stima manifestata. Condivido in toto la sua opinione, è stata approcciata male. La posturologa ritiene il plantare indispensabile, l'ortognatodontista assolutamente deve fare il bite, mi sa che nessuno ha ancora fatto diagnosi....... Pietro Convertino parla di fisiologia. Se si prende un testo di odontoiatria e si cerca postura, si trovano molte opinioni personali, i fisiatri conoscono bene l'appoggio podalico, ma la postura non è quello. L'unico testo che approccia in maniera scientifica la postura è quello di neurofisiologia. Quando un caso del genere si presenta da me io lo approccio così: per prima cosa un'approfondita anamnesi del tipo del dolore. E' più forte al mattino? da rigidità al collo? dura di più o di meno di mezz'ora? ci sono articolazioni gonfie? Quante? Se il paziente ha il maggior dolore al mattino al risveglio ad es. non può essere un problema podalico il soggetto dorme sdraiato non appoggia i piedi, e non può avere dolore al risveglio. Il dolore da alterato appoggio podalico si dopo che si assume la posizione in piedi per lungo tempo. Poi faccio salire il paziente su pedana baropodometrica che mi dice molte cose, tra cui l'appoggio podalico, il baricentro globale, quello del piede destro e quello del piede sin. Misuro con i denti che toccano, con i rulli tra i denti, ad occhi aperti, ad occhi chiusi, deafferentando il piede, senza deafferentarlo. Se la causa è odontoiatrica il miglioramento maggiore si ha con i rulli tra i denti, se è oculomotoria, il miglioramento maggiore è ad occhi chiusi, se è podalica il miglioramento più importante è deafferentando i piedi. Così si sa da dove partire, altrimenti si rischia di cadere nelle mani di "venditori" di plantari, di bite, senza sapere la diagnosi. La paziente consideri che mi è capitato un caso di un paziente (operato tre volte al ginocchio) che aveva 34 kg di più su un piede con la protesi vecchia ed è passato a 5 kg con la protesi nuova. Ho controllato anche un bite di un collega in una paziente che aveva più di trenta kg di più in un piede e si è normalizzato il carico deafferentando il piede. Il collega aveva fatto il bite senza fare diagnosi.
Chiedo scusa per la lunghezza e saluto la paziente, purtroppo mi pare che l'approccio al suo caso stia andando per tentativi.
Daniele Tonlorenzi
Chiedo scusa per la lunghezza e saluto la paziente, purtroppo mi pare che l'approccio al suo caso stia andando per tentativi.
Daniele Tonlorenzi
[#45]
Gentile signora, ritengo che a questo punto sia doveroso trovare il bandolo della matassa, e cioè INQUADRARE il suo problema, cosa che mi pare non sia stata effettata se non con tentativi. Bene ha fatto a recarsi dall'osteopata il quale, però, dovrebbe limitarsi ad effettuare una terapia su indicazione del medico e/o odontoiatra e non tirare fuori una diagnosi per l'operaore. Personalmente ho una buona casistica di risoluzione di scatti delle ATM con applicazione di plantari. comunque tutta la situazione deve essere valutata attentamente.
Buona fortuna
Dr Gianni Campobasso - Bari
Buona fortuna
Dr Gianni Campobasso - Bari
[#47]
Utente
Grazie a tutti, per rispondere alle domande del Dr Tonlorenzi, avrei una patologia prev acscendente, per quanto riguarda il dolore al mattino ho rigidità al collo e sento dolore alla mascella, però sul lato dove ci ho dormito sopra , la fisiatra posturologa di Locorotondo (Ba) dove sono stata mi ha detto di non fare nulla per un mese sia come manipolazioni che come esercizi in piscina visto che cmq anche quelli mi davano dolori alla colonna, sul fatto di mettere un secondo bite sono un pò scettica. A questo punto su Bari sapreste consigliarmi un bravo medico che possa fare una diagnosi completa? Grazie ancora
[#48]
Il rischio di fare "un bite" è che il paziente perde fiducia sui trattamenti successivi. Lei avrebbe mi par di capire una patologia prevalentemente ascendente, secondo la sua fisiatra posturologa. Le caratteristiche del suo dolore devono essere allora le seguenti, dolore assente al mattino (perlomeno quando è cominciata la patologia) che si manifesta con la stazione eretta. Con qualche scarpa si e con quelle comode no. Se il Suo dolore è prevalente alla mattina la causa deve avvenire di notte, come fa lo scorretto appoggio podalico ad aver causato il dolore? Il dolore alla mascella è sul lato dove ha dormito alla notte (problema comunque notturno), ma la rigidità del collo la Sua fisiatra posturologa come la spiega? Attenta ogni trattamento che fa è un peggioramento, perde fiducia, si deprime, aumenta il dolore (si cronicizza). Per il medico seguente è sempre più difficile intervenire.
Saluti
Daniele Tonlorenzi
Saluti
Daniele Tonlorenzi
[#49]
Io penso che per tutti noi colleghi di Bari e provincia ad esempio come me che sono ad Alberobello e penso anche di conoscere bene la fisiatra di Locorotondo da cui si è recata aggiungo collega molto valida e preparata; sia deontologicamente corretto non farle nomi.
Questo forum è un servizio di pubblica utilità e tale deve restare finalizzato unicamente a sani consigli medico-paziente!!
Quindi a lei la scelta del professionista e sicuramente qualunque essa sia per noi sarà sempre di tutto rispetto.
In bocca al lupo
Piero Convertino
Questo forum è un servizio di pubblica utilità e tale deve restare finalizzato unicamente a sani consigli medico-paziente!!
Quindi a lei la scelta del professionista e sicuramente qualunque essa sia per noi sarà sempre di tutto rispetto.
In bocca al lupo
Piero Convertino
[#50]
Caro Tonlorenzi, fare la diagnosi differenziale tra ascendente e/o discendente non è semplice, prevede un approccio che il buon Gianmario Esposito definiva olistico, ma che in effetti si basa specialmente sulla kinesiologia applicata, branca alla quale mi avvicinai nel lontano 1989. Nei vari corsi tenuti da JP Meersemann, Piet Serù etc etc c'era anche la Gabriella Guaglio che si interessava di postura del piede, e qui insegnò un percorso di diagnosi e la relativa costruzione di un plantare nocicettivo. Si usano comunque le TL (therapy Localization) per la costruzione di tali plantari. Il dolore Da patologia ASCENDENTE (cioè da difettoso appoggio podalico) dipende dalla memoria di schema posturale muscolare che rimane attivo (sempre in condizione patologica) anche durante la fase del sonno. Vro è che durante la terapia con plantari è fatto divieto assoluto di camminare scalzi.
Per la Paziente invece concordo pienamente con Convertini circa la scelta del/lla collega cui rivolgersi.
resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dr Gianni CAmpobasso - Bari
Per la Paziente invece concordo pienamente con Convertini circa la scelta del/lla collega cui rivolgersi.
resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dr Gianni CAmpobasso - Bari
[#51]
Condivido al cento per cento che il significato del forum deve essere quello di consigliare e discutere con i pazienti, non quello di fare una classifica dei "bravi" e dei "non bravi". Perché spesso i diversi professionisti seguono "scuole" diverse. Ad esempio il collega ha seguito i maestri suddetti, è possibile discutere tra colleghi. Il termine di olistico è espresso in un libro di: Lopez Francesco, Il pensiero olistico di Ippocrate. Percorsi di ragionamento e testimonianze, edizioni Pubblisfera. E' un concetto che sicuramente condivido. La mia formazione culturale invece proviene dalla scuola di fisiologia dell'Università di Pisa, in particolar modo dal Prof Marcello Brunelli allievo di Giuseppe Moruzzi (4 volte finalista per il Nobel nel secolo scorso) e di E Kandel Nobel del 2000 per degli studi cominciati da Brunelli (che tra l'altro è la persona che ha scoperto l'Amp ciclico anche detto secondo mediatore ed è la base della memoria a breve termine). Io seguo l'approccio posturale che si trove nei libri e nelle riviste di neuroscienze. La bibbia delle neuroscienze ad es. è il libro "Principi di neuroscienze" di E. Kandel buona parte di questo libro è dedicato al movimento ed alla postura. Qui la postura è indicata come funzione del Sistema Nervoso Centrale al quale partecipa anche il piede, ma dal punto di vista neurofisiologico la postura del piede non esiste. La nocicezione è la percezione del dolore vedi anche https://it.wikipedia.org/wiki/Dolore_nocicettivo Probabilmente intendevi propriocettivo. Una cosa non l'ho capita, lo schema posturale ascendente permane anche di notte, ma non viene eseguito (quindi non da dolore).
Credo che la discussione diventi molto specialistica di scarsa importanza per la paziente, magari si potrebbe continuare privatamente
Daniele Tonlorenzi
Credo che la discussione diventi molto specialistica di scarsa importanza per la paziente, magari si potrebbe continuare privatamente
Daniele Tonlorenzi
[#52]
è stato un mero errore di battitura intendevo dire propriocettivo. dal punto di vista delle medicine non convenzionali grandissima importanza ha il piede (vedi iflessologia plantare, agopuntura e quant'altro); la stimolazione kinesiologica con i plantari propriocettivi attiva quelle catene muscolari che la scuola di Still classifica in anteriori e posteriori posto che la non stimolazione (come per esempio nel piede cavo o piatto)inibisce il tono dei muscoli (es. I spazio metatarsale = attivazione tonica del mm tibiale anteriore). Questa situazione può manifestarsi con un ginocchio valgo per esempio. "Una cosa non l'ho capita, lo schema posturale ascendente permane anche di notte, ma non viene eseguito (quindi non da dolore)." lo stato tonico dei muscoli permane tale anche quando dormiamo per cui se c'è inibizione di un muscolo questa rimane anche da sdraiati per cui tutte le catene ad esso correlate restano inibite, per cui durante la terapia diventa categorico la notte per esempio infilarsi la pantofola con il plantare nl caso in cui ci si debba alzare, altrimenti torna la memoria di torsione o di inibizione presente nell'organismo.
Ho conosciuto te e il Prof. Brunelli a Perugia al forum Lizard dello scorso anno e ho rivisto il Prof a Capri il mese scorso.
buon fine settimana a tutti
Gianni Campobasso - Bari
Ho conosciuto te e il Prof. Brunelli a Perugia al forum Lizard dello scorso anno e ho rivisto il Prof a Capri il mese scorso.
buon fine settimana a tutti
Gianni Campobasso - Bari
[#53]
Utente
grazie ancora, vorrei chiedere al Dr Campobasso , in caso di patologie ascendenti, con i plantari dopo quanto s'iniziano ad avere miglioramenti e se ha risolto solo con l'uso degli stessi. Tenendo conto che attualmente i miei sintomi sono :
dolori all'atm quando parlo, scatto allo sbadiglio e limitazione dell'apertura della bocca, si apre di circa 1 cm.
cervicalgia e a volte dolori sotto le scapole
Tengo a precisare che la cervicalgia e dolori alla schiena sono subentrati con il bite, prima avevo solo un pò di tensione muscolare al collo.
Attualmente sono in attesa di una rmn di tutto il rachide onde evitare brutte sorprese, vorrei fare la rmn anche alla mandbibola
dolori all'atm quando parlo, scatto allo sbadiglio e limitazione dell'apertura della bocca, si apre di circa 1 cm.
cervicalgia e a volte dolori sotto le scapole
Tengo a precisare che la cervicalgia e dolori alla schiena sono subentrati con il bite, prima avevo solo un pò di tensione muscolare al collo.
Attualmente sono in attesa di una rmn di tutto il rachide onde evitare brutte sorprese, vorrei fare la rmn anche alla mandbibola
[#54]
Gentile signora, dando per scontato la patologia ascendente e quindi l'applicazione dei plantari, i benefici ad essi legati sono quasi immediati; l'utilizzo dei plantari come terapia delle patologie ascendenti è risolutivo ma ha bisogno di parecchio tempo per risolvere completamente la sintomatologia. Comunque bisogna valutare completamente la Sua situazione dato che oramai non si parla più di ascendente e/o discendente bensì di patolgia circolare in quanto l'interessamento della parte ascendente coinvolge la parte discendente e viceversa, il tutto passando per la CERVICALE e per il bacino (SIPS articolazioni spino iliache).
Sperando di essere stato esaustivo La saluto cordialmente
Gianni Campobasso - Bari
Sperando di essere stato esaustivo La saluto cordialmente
Gianni Campobasso - Bari
Questo consulto ha ricevuto 56 risposte e 26.9k visite dal 24/03/2007.
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