Decorso post operatorio per condiloplastica

Gentili Dottori buonasera...il 6 giugno scorso mi sono sottoposta ad un intervento di condiloplastica lato sn.... causa dell'operazione artrosi alla mandibola con conseguente deformazione ad uncino del condilo che premendo sul menisco ne ha causato la deformazione , lussazione con rischio rottura dello stesso... l'intervento eseguito all'umberto I di Roma è andato bene.. per cui è stato rimossa la parte di condilo deformata in piezsurgery ed al momento sto seguendo il decorso post operatorio...
A distanza di un mese dall'intervento ancora non riesco a mangiare cibi solidi a causa del dolore che interviene non solo a livello del condilo, ma si ripercuote sull'orecchio con bruciore e dolore interno, ho dolore anche alla testa dal lato sinistro (lato dell'operazione), dolore alla gola (che non mi ha mai lasciato dal giorno dell'intevento), dolore sotto mandibolare e dolore alla lingua ....
ovviamente sto eseguendo su consiglio degli specialisti, esercizi di riabilitazione che faccio da sola a casa, cercando di aprire e chiudere la bocca e mandando la mandibola a destra o sinistra.... preciso che il movimento da sin verso dx mi riesce ancora difficoltoso.. ed è pressocchè inesistente... da dx a sin tutto bene.. per quanto riguarda l'apertura e chiusura ... mi provoca dolore fare l'esercizio.. all'inizio è molto difficoltoso perchè sembra che la parte sia bloccata.. man mano che proseguo con l'esercizio sembra che ci siano progressi e che la capacità di apertura della bocca migliori.. ma non appena finisco gli esercizi, tempo pochi minuti non vedo alcun miglioramento ... ma solo dolore dolore dolore.... Ho dolore, tanto per intenderci anche a mangiare un pop corn o a mettere lo spazzolino in bocca per effettuare l'igiene quotidiana....premetto inoltre che a seguito dell'intervento la simmetria dei denti ovviamente è cambiata... pertanto adesso ho il morso aperto e l'unico punto in cui i denti "toccano" è a sinitra ma vale solo per il molare inferiore e superiore.. tutti gli altri sono distaccati di pochissimi millimetri...
io vorrei capire questo.. con quanta frequenza devo eseguire questi esercizi e dopo quanto tempo devo attendermi dei miglioramenti... visto che ad oggi non ne vedo .. soprattutto in termini di dolore... Grazie e scusate se sono sembrata prolissa...
Distinti saluti
Sabrina.

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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 338 13 1
Cara Utente, deve (purtroppo) avere pazienza! Il tempo trascorso dall'intervento non è proprio tanto.
E soprattutto ci vuole pazienza e perseveranza nell'eseguire la riabilitazione, che nel Suo caso e in considerazione della patologia e del tipo di intervento è assolutamente fondamentale: infatti, non eseguire la riabilitazione potrebbe comportare un problema di anchilosi (perdita della articolarità e mobilità) dell'articolazione sottoposta a chirurgia.
Si faccia seguire costantemente dai Colleghi della equipe che ha eseguito l'intervento, e comunque da un bravo Gnatologo. E' verosimile che oltre alla valutazione clinica Le saranno richieste anche delle rivalutazioni diagnostiche per immagini (RM, TC).

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti

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Utente
Utente
Grazie tante per la risposta... buon lavoro !!!
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Buongiorno.
Mi acusi, ma avrei una curiosità per mia cultura.
Al di là dei riscontri diagnostici per immagini (deformazione ad uncino del condilo) , quali erano i sintomi soggettivi che l'hanno portata a rivolgersdi ad un chirurgo maxillo facciale anziché ad uno gnatologo?
E' stata tentata una qualche terapia conservativa prima di procedere all'intervento?
Come si è affrontata la lussazione (completa o ricorrente in apertura?) del menisco?
La ringrazio, cordiali saluti.

Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it

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Utente
Utente
Buongiorno Dott.ssa Bernkopf, le spiego quanto più brevemente possibile come sono andate le cose...
principalmente io non ho avuto mai alcuna sintomatologia fino a che circa un anno prima dell'intervento sono rimasta bloccata con la bocca non riuscendola ad aprire completamente ed accusando un dolore diffuso su tutti i denti ... a causa di ciò ho fatto di mia iniziativa un'ortopanoramica e mi sono recata dal mio dentista di fiducia dato che la mia pura era che io avessi la parodontite...
il dentista mi ha fatto approfondire con tac ed rmn stabilendo appunto che soffrivo di una patologia artrosica ed è stato a questo punto che mi ha messo in contatto con uno gnatologo il quale alla terza visita mi ha indirizzato dal chirurgo maxillo facciale... non ho fatto alcuna terapia gnatologica dato che è stato ritenuto che essendo l'artrosi una malattia degenerativa ed essendo ormai compromessa la funzionalità del menisco era meglio operare prima che il menisco subisse una frattura causando conseguenze piu problematiche... il chirurgo maxillo facciale ha giustamente, a mio parere, consigliato di seguire eventualmente una cura gnatologica o comunque ortodontica post operatoria... infatti adesso ho la simmetria della bocca variata e se con la fisioterapia non si rimetterà tutto in asse probabilmente si risolverà con altra terapia o quanto riterrà necessario il chirurgo che mi ha operato.
Grazie per l'interessamento.
Spero di essere stata esauriente, Le auguro un buon lavoro.
Saluti.
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Potrebbe riportare per intero il referto della Risonanza magnetica?
Comunque si faccia spiegare bene, magari per iscritto, cosa intende il Collega per "quanto riterrà necessario il chirurgo che mi ha operato", e come viene definito, dal puntoi di vistas diagnostico, il quadro clinico oggi (o domani) presente: ogni terapia è conseguente ad una diagnosi.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dr.ssa Benkopf buonasera...
le riporto come richiesto la rispostandella RMN ATM b.a. e b.c.
L'esame è stato eseguito mediante scansioni secondo piani coronali e sagittali obliqui, queste ultime ripetute a bocca chiusa e bocca aperta, con tecniche TSE pesate in DP/T2

A destra il condilo mandibolare mostra profilo regolare e a bocca chiusa è normoarticolato nella cavità acetabolare. Il menisco è in sede e nel movimento di apertura della bocca segue fisiologicamente il condilo.
A sinistra si documenta grave deformazione artrosica del condilo mandibolare con perdita della fisiologica convessità per rimodellamento plastico della superficie articolare, fenomeni di osteocondropatia e sclerosi ossea subcondrale. Il menisco è degenerato e lussato medialmente.
Necessario videat clinico specialistico odontoiatrico/gnatologico.

Le invio anche risposta della TAC cone beam massiccio facciale chiedendole cortesemente il significato in termini più facilmente comprensibili, dato che non ne ho avuta alcuna spiegazione, grazie :

L'esame è stato eseguito con apparecchiatura dedicata a fascio conico e successive ricostruzioni secondo piani assiali e coronali.
Modesta scoliosi sinistro-convessa del setto nasale con presenza di sperone a sinistra. Ipertrofia dei turbinati inferiori .
Conca bollosa del turbinato medio di sinistra. Normo -conformati e normo -pneumatizzati appaiono i seni mascellari, le celle etmoidali, il seno sfenoidale e i seni frontali.

Attendo la sua risposta con spiegazione della TAC, GRAZIE
Distinti saluti e spero di sentirla presto!
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
La RM descrive un quadro degenerativo importante. E' purtroppo un referto incompleta, perché descrive la situazione solo a bocca chiusa. Sarebbe necessario capire cosa succede del menisco lussato, per quanto malandato, nel movimento di apertura della bocca.
Sottolineo che il radiologo ritiene importante il "Necessario videat clinico specialistico odontoiatrico/gnatologico.", non chirurgico, quantomeno in prima battuta.
Infatti per primo lei ha consultato lo gnatologo, che però "non ho fatto alcuna terapia gnatologica " ed ha giudicato necessario l'intervento chirurgico: probabilmente il condilo sinistro era in locking (blocco serrato).
Qui mi fermo, perché non potendo vedere il caso direttamente, non mi è possibile esprimermi sull'indirizzo terapeutico chirurgico per il quale si è optato, che sembra però non aver risolto il locking..
La TAC rivela una modesta deviazione del setto e una più importante ipertrofia dei turbinati. Questi quadri possono essere legati ad una laterodeviazione della mandibole, che nella crescita , ha influenzato anche il "piano superiore" , cioé il setto, e favorisce uno schema respiratorio orale.
sarebbe interessante sapere se nel sonno lei russa.
Cordiali saluti
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Utente
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Buona sera Dott.ssa Bernkopf,
la notte non russo ne sono più che certa!!
Distinti saluti
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Come era prima non potevamo saperlo, mi sembra che in questo momento la situazione sia assai peggiorata. Le linee guida suggeriscono di non intervenire chirurgicamente in caso di disordine temporomandibolare (quindi quando è presente dolore), quasi sempre accompagnato da problemi artrosici dell'ATM legga https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html.
Ora per gli gnatologi senza vederla è difficile intervenire.

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info

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Utente
Utente
Buona sera Dr, Tonlorenzi,
La ringrazio per il responso , però volevo precisare che la RM e la TAC CONE BEAM 3d si riferiscono alla situazione clinica PRECEDENTE all'operazione.... al momento, a distanza di un mese dall'intervento di condiloplastica, ho difficoltà ad aprire la bocca al massimo e per recuperare a pieno la mobilità mandibolare sto eseguendo esercizi specifici su indicazione del chirurgo.....a breve sarò nuovamente a visita però la mia preoccupazione nasce dal fatto che pur eseguendo gli esercizi non trovo granchè un miglioramento nè a livello di dolore (che con gli esercizi si scatena maggiormente) nè con progressi in apertura o movimenti laterali della mandibola (in particolare da sin a dx)...inoltre appunto come dicevo, ho il morso aperto, cosa che prima dell'intervento non avevo, però ciò è appunto una conseguenza dell'operazione...pertanto so di avere pazienza ... ma io gradirei sapere con quale frequenza effettuare gli esercizi.. al momento diciamo che li eseguo ogni 2/3 ore facendo delle serie di apertura e delle serie di spostamento da sin a dx con l'aiuto di un abbassalingua davanti allo specchio per meglio vedere il movimento..
Grazie, Le porgo i miei saluti.
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
Lei sta chiedendo come comportarsi in una situazione che non è abitudinaria per noi gnatologi. Noi non diamo indicazioni chirurgiche, nella mia professione io non l'ho mai fatto, magari non mi è mai capitato l'indicazione ma....... mentre per una frattura della mandibola la vedrei come cosa possibile, per un intervento di coronoplastica continuo a non vederla. I suggerimenti Li chieda al chirurgo che l'ha operata e magari sarei grato se ci informasse sulla risposta e sul decorso.

Interessante testimonianza per gli altri utenti di complicanze chirurgiche di disordine temporomandibolare trattato chirurgicamente. Si fosse sottoposta a terapia con bite un fallimento sarebbe finito con il "cestinare" il dispositivo stesso.

Chi ricevesse indicazioni chirurgiche per la terapia del disordine temporomandibolare ascolti un secondo parere.

Ad ogni modo se a guarigione ottenuta (senta il chirurgo sui tempi necessari) volesse altre indicazioni ci faccia sapere.

Nel frattempo cerchi di non sbadigliare e faccia una dieta liquida ma questo di sicuro già lo sa.
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Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Gentile Paziente, le suggerirei di sentire al più presto uno gnatologo esperto, perché il suo caso mi sembra alquanto grave.
Cordiali saluti
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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
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