Click mandibolare persistente, acufeni, pressioni orecchie da interno a esterno, ATM

Buongiorno,
Con questo consulto intendo chiarire in via preliminare la mia posizione.
Ho un disturbo ATM, sono una terza classe, e da meno di un anno, all'incirca sei mesi, porto un ortotico byte che mi è stato fatto in base al funzionamento della mia bocca e alle sue caratteristiche(kinesiografia,tens,ecc). Avevo una serie di sintomi molto invalidanti, tra cui mal di testa, mal di schiena, respiravo male, facevo fatica a deglutire, dolori al petto e qualunque cosa si potesse associare a questa patologia. Le cose ora vanno meglio, i grossi sintomi sono diminuiti e la qualità della vita è senza dubbio migliorata. Però mi ritrovo qui a scrivere per vedermi chiarite alcune cose perché quando parlo con il mio gnatologo è sempre sul vago: non si doveva fare la cura con la maschera di delaire, si doveva lasciare il suo corso naturale alla mandibola, con il byte si sistemerà, ma devi convivere con la tua natura e con gli errori fatti dalla maschera di delaire, ecc ecc.
I sintomi sono migliorati però il click mandibolare è persistente, e il sintomo che è rimasto seppur con minore intensità è il fischio e le pressioni all'orecchio. Il dottore mi dice che la muscolatura è migliorata moltissimo, ed è vero, ma qui chiedo che implicazioni ci sono con un click mandibolare persistente? Come si potrà risolvere la mia condizione? Sento la mandibola che sta venendo avanti e paradossalmente i sintomi si attenuano, compresi i fischi.
Il dottore mi dice che i click senza grave sintomatologia sono irrelevanti. Io mi sento in quella condizione psicosomatologica in cui il corpo per me è tuttora e nonostante l'ortotico una sorta di zavorra alla libertà della mia volontà.
Ogni volta il dottore mi dice questa volta il click lo togliamo ma rimane. Faccio le prove di pozionamento mandibola per vedere a che punto dovrebbe essere affinché il click sparisca e devo portarla cosi avanti che se cosi fosse la posizione naturale dovrei operarmi per difetto estetico.
Grazie in anticipo e spero di vedere più chiara la mia posizione.
Grazie
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, "se cosi fosse la posizione naturale dovrei operarmi per difetto estetico."
Il click è un problema che va sempre considerato, e il suo trattamento va sempre tentato. Tuttavia nell'adulto non sempre può sparire , perché i ligamenti articolari possono essere stirati per il lungo permanere del problema, e non consentire un ttrattamento risolutivo per via conservativa (bite/ortotico). D'altra parte, a mio parere, il solo click non giustificherebbe un approccio chirurgico.
Tuttavia non é solo il click il suo problema, ma " il fischio e le pressioni all'orecchio..... il corpo per me è tuttora e nonostante l'ortotico una sorta di zavorra alla libertà della mia volontà".
Questo disagio, se permane può necessitare in una terza classe adulta un trattamento ortodontico/chirurgico, a prescindere dal problema estetico.
per dire di più bisognerebbe poter vedere direttamente il caso.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Dottore,
grazie della tempestiva risposta e dello strumento messo a disposizione che si può definir, di certo, quasi "terapeutico".
La mia condizione non è tale da richiedere per urgenza estetica un intervento, per questo mi è sconsigliata nella gran parte dei consigli. Ad occhi non tecnici è quasi non riscontrabile, forse perché porto la barba. Inoltre, relativamente alla sintomatologia acufeni, non si può dire che essa sia causata da un disturbo a carico del distretto otologico in quanto, in seguito a test dell'udito, questo è risultato essere perfetto, a detta del dottore. Mi posso permettere di presumere che l'acufene sia legato a funzionamento particolare Atm?
Dottore inoltre rivolgo, a lei e al pubblico dei dottori, le seguenti perplessità: l'ortotico ha l'obbiettivo di portare la mandibola al suo corso, ma una volta raggiunto il funzionamento naturale, comunque di terza classe, è causa di disagio, fastidi, implicazioni sul resto del corpo?
E' possibile riscontrare miglioramento atm con allentamento sintomo acufene(nel mio caso)? Inoltre, a volte sento spinte meccaniche della mandibola verso il basso-avanti; è un buon sintomo in termini di aggiustamento, seppur fastidioso?
Grazie, mi scuso per la lunghezza.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
" è causa di disagio, fastidi, implicazioni sul resto del corpo? " Ovviamente la terapia con ortotico tende a fare il contrario, e a dare beneficio.
"E' possibile riscontrare miglioramento atm con allentamento sintomo acufene(nel mio caso)?"
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di possibile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM.
A mio parere, comunque, nella sostanziale inefficacia delle terapie abitualmente prescritte (con abituale poco entusiasmo e poca convinzione) l'ipotesi ATM le lascia mezza speranza.
Le suggerisco anche la lettura dell'articolo qui linkato.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
[#4]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Buongiorno dottore,
rispondo solo ora perché ho avuto problemi di accesso.
Sono veramente sconfortato da un quadro sintomatologico che non riesce ad attenuarsi, seppur paradossalmente migliora.
Mi spiego: il dottore mi ha detto che la muscolatura facciale è radicalmente migliorata, ma perché sintomi quali mal di testa e rigidità muscolare si manifestano ancora, nonché fitte alla zona cervicale, e rigidità nel petto?
Dottore forse la risposta a tale quadro può essere trovata nella seguente domanda che le pongo: il processo di aggiustamento della mandibola, con terapia byte, cosa comporta? Si aggiusta ma a che costi in termini di sintomi?
La zona del condilo la sento sotto tensione a volte, proprio nella sua dimensione meccanica ossea strutturale: è per questo che a volte mi ritornano i sintomi?
Il click non si attenua.
Dottore mi scusi per il ritardo nella risposta e attendo la sua risposta.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Il quaadro sintomatologico è fra i pochi elementi che ha lo Gnatologo nel giudicare la propria terapia.
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale i (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure ( e mi lasci questo dubbio) il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, che prende il nome di “Gnatologia” (scienza dell’Occlusione).
Cordiali saluti ed auguri.
[#6]
dopo
Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Dottore grazie dell'immediata risposta.
Il bite mi è stato fatto su misura dopo analisi della mia bocca e morso da uno dei più noti dentisti-gnatologo-medico chirurgo del nord italia, quindi escluderei l'inadeguatezza del bite.
Ho fatto Esame Kinesiografico ed elettromiografico.
Inoltre dottore i risultati sono arrivati ma continuo a mantenere alcuni sintomi la cui determinazione dell'origine sembra non esclusivamente attribuibile a problemi atm; inoltre secondo lei quanto ci vuole in termini di durata per una terapia ortotica bite ( ce l'ho da 5 mesi)?
Dottore io inoltre ogni tanto sono soggetto a orticaria, con ponfi e rossore. Non vorrei che possa essere un'allergia o intolleranza a crearmi stati fisiologici tale per cui si scarica su mandibola e a sua volta partono i sintomi.
In seguito dottore si potrebbe dire che il problema negli anni si è aggravato ed è per questo che ora fa fatica ad aggiustarsi; io sento il corpo teso e da qui si dovrebbe partire.
Dottore supponiamo che il bite sia funzionale in termini di chiusura, ovvero tutte le conseguenze sul corpo di una malocclusione sono escluse: quali possono essere i peggiori sintomi esclusivamente derivanti da un processo di aggiustamento della mandibola?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Personalmente sono solito chiedere 4 mesi di rigorosa applicazione del bite h24 (pasti esclusi): se il paziente non accetta l'h24 , rinuncio al caso.
Se dopo 4 mesi non ho risultato, lo ritengo un insuccesso, e , nel congedare il paziente, lo prego di rimanere in contatto e di riferirmi eventuali evoluzioni positive con altra terapia.
Anche se lei non è mio paziente, se dovesse raggiungere il risultato che cerca, le sarei grato se me lo facesse sapere.
Cordiali saluti ed auguri
Acufeni

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