Acufene e dente del giudizio
Buonasera, il 9 novembre ho tolto il dente del giudizio in basso a destra e da quel giorno sento un fischio/ronzio nell’orecchio che non mi è più passato nonostante siano trascorse settimane; nell’orecchio sinistro sento invece una sorta di rumore come di acqua di un rubinetto che scorre, e a volte si invertono quindi il suono che sento a sinistra lo sento a destra e viceversa, ed il destro è costantemente tappato o almeno così sembra a me.
Aggiungo inoltre che quando accendo il phon sento un fischio (in sottofondo rispetto al rumore del phon stesso) che i miei familiari invece non percepiscono; infine quando sposto il mento in avanti sento nell’orecchio destro una sorta di sfregamento, come se potessi sentire nell’orecchio il movimento che fa il mento quando va in avanti.
Sono andata dall’otorino e mi ha detto che non ho tappi di cerume e che secondo lui dopo l’estrazione i miei muscoli sono tesi e il fischio c’è per quello e ha sostenuto che il problema è reversibile.
Mi ha quindi prescritto una pastiglia di Sirdalud 2 mg al giorno per sei giorni e l’integratore Acuval per quindici giorni.
Non ha funzionato, anzi.
Aggiungo che prima di andare a dormire prendo 5 gocce di xanax da 5 anni, non attenuano il fischio, ma mi rendono più facile dormire dato il fastidio.
La situazione sta iniziando a risultarmi insopportabile perché non mi sembra passi anzi ho paura stia peggiorando, per questo vorrei sapere se il fischio possa essere collegato all’estrazione del dente perché pur non avendo alcun competenza in merito ne sono abbastanza convinta dal momento che nono ho mai avuto alcun problema simile ed ho iniziato ad averlo la sera stessa dell’estrazione.
Inoltre ho bisogno di sapere a chi possa rivolgermi.
Grazie mille
Aggiungo inoltre che quando accendo il phon sento un fischio (in sottofondo rispetto al rumore del phon stesso) che i miei familiari invece non percepiscono; infine quando sposto il mento in avanti sento nell’orecchio destro una sorta di sfregamento, come se potessi sentire nell’orecchio il movimento che fa il mento quando va in avanti.
Sono andata dall’otorino e mi ha detto che non ho tappi di cerume e che secondo lui dopo l’estrazione i miei muscoli sono tesi e il fischio c’è per quello e ha sostenuto che il problema è reversibile.
Mi ha quindi prescritto una pastiglia di Sirdalud 2 mg al giorno per sei giorni e l’integratore Acuval per quindici giorni.
Non ha funzionato, anzi.
Aggiungo che prima di andare a dormire prendo 5 gocce di xanax da 5 anni, non attenuano il fischio, ma mi rendono più facile dormire dato il fastidio.
La situazione sta iniziando a risultarmi insopportabile perché non mi sembra passi anzi ho paura stia peggiorando, per questo vorrei sapere se il fischio possa essere collegato all’estrazione del dente perché pur non avendo alcun competenza in merito ne sono abbastanza convinta dal momento che nono ho mai avuto alcun problema simile ed ho iniziato ad averlo la sera stessa dell’estrazione.
Inoltre ho bisogno di sapere a chi possa rivolgermi.
Grazie mille
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Gentile Paziente, l’acufene è un problema che, quando insorge, viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che passi da solo .
Purtroppo , una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza .
Per quanto riguarda l'estrazione del dente del giudizio, va considerato, come elemento scatenante, che le manovre avulsive, a volte necessariamente energiche, possono aggravare i problemi di un’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) già in disfunzione, più o meno clinicamente evidente.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e sopratutto di rapporti fra questa e l'Orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Può trovare qualche notizia in più sul rapporto fra ATM e orecchio visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate- Patologie dell'Orecchio", e leggendo l'articolo che si apre con i link qui sotto.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufene-e-mandibola-quando-il-fischio-nelle-orecchie-dipende-dall-articolazione-temporo-mandibolare.html
Purtroppo , una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi.
La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza .
Per quanto riguarda l'estrazione del dente del giudizio, va considerato, come elemento scatenante, che le manovre avulsive, a volte necessariamente energiche, possono aggravare i problemi di un’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) già in disfunzione, più o meno clinicamente evidente.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e sopratutto di rapporti fra questa e l'Orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Può trovare qualche notizia in più sul rapporto fra ATM e orecchio visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate- Patologie dell'Orecchio", e leggendo l'articolo che si apre con i link qui sotto.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufene-e-mandibola-quando-il-fischio-nelle-orecchie-dipende-dall-articolazione-temporo-mandibolare.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.1k visite dal 05/12/2020.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.