Un test anti hiv1-2

Gentili dottori,
chiedo il vostro aiuto e parere per tentare di venire fuori da una situazione abbastanza complicata:ho effettuato in data venerdi 11 dicembre un test Anti HIV1-2(IgG)+HIV1 p24ag con esito negativo...sono passati 22 giorni dal rapporto a rischio e il medico ha detto di ripresentarmi per scrupolo tra 3 mesi perchè il test da già un importante sicurezza...Io leggo in giro pareri discordanti ma siccome non reputo la medicina un affare "soggettivo", vorrei sapere da voi medici se siete dello stesso parere del medico del reparto di virologia del mio ospedale. Posso stare tranquillo? Vi prego di rispondermi perche sono in ansia tremenda...non so se essere sereno oppure no.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Gentile Utente,

Mi pare che le sia già stato risposto nel precedente consulto; è stato corretto proporle un ulteriore controllo a 90 giorni.

Buona serata.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
gentile dottore,
ok per il consulto a 90 giorni, ma quello appena fatto che percentuale di affidabilità ha?
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
anche questo le è già stato detto
"Il primo test a 22 giorni (meglio se a 30 giorni) è attendibile intorno al 100% (97%)"
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Si dottore lo so però in giro ho letto pareri molto discordanti sull'argomento...c'è gente che dice che dopo 22 giorni non è attendibile.....non so cosa pensare...
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta e secondo la Food and Drug Administration (FDA), il periodo finestra dura fino a 90 giorni; il primo test può essere eseguito anche dopo 3 settimane dal rapporto a rischio.
Io dico che è meglio dopo 30 giorni; in ogni caso, anche a 22 giorni l'attendibilità del test Elisa IV è altissima.
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Dottore scusi se la disturbo ancora, ma vorrei sapere se lei mi consiglia o meno di rifare il test a 32 giorni...risultasse negativo anche quest'ultimo sarei praticamente quasi certo di non aver contratto il virus? oppure tra i 22 e i 32 giorni non cambia nulla?
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
e poi una cosa importanta: ad oggi, una persona che scopre subito di essere sieropositivo, quanto vive? 20 30 anni come dice qualcuno , oppure una vita normalissima come dice qualcun altro?
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Vedo che sui test ripete domande a cui ho già risposto nel precedente consulto.

Per quanto riguarda la sopravvivenza di un sieropositivo, sono molti a restare già da più di 20 anni nel semplice stato di portatori asintomatici, conducendo una vita normale.
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
gentilissimo dottore, mi scusi se la disturbo, vorrei farle un ultima domada: domani saranno 33 giorni dal rapporto a rischio e vorrei andare a rifare il test...secondo lei mi darà una certezza maggiore di quello a 22 giorni oppure è inutile ripeterlo?
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
se per certezza maggiore intende la conferma del primo test, certamente sì.
Per una sicurezza al 100% si ripete il test ai 90-100 giorni.
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
gentile dottore, ho effettuato il test combinato a 46 giorni ed è risultato negativo. Il dottore ha detto che è da considerarsi praticamente definitivo e semmai lo devo rifare tra 4 mesi. La domanda è: è daccordo? devo davvero smettere di preoccuparmi? Poi un altra cosa: se i sintomi che avverto (ho 2 linfonodi leggermente ingrossati ormai da 1 mese)fossero stati legati ad una sieroconversione, il test sarebbe dovuto risultare positivo o dubbio oppure potrebbe anche essere negativo?
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Le ripeto che una sicurezza del 100%, considerando il periodo-finestra, si ha solo con un test a 90-100 giorni.

L'ingrossamento dei linfonodi non è in correlazione con l'HIV.

Un cordiale saluto.
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