Paura malattie infettive in conseguenza ad un rapporto sessuale protetto

Salve,

l'altro giorno (04/06/2011) ho avuto un rapporto sessuale protetto con una persona di cui so poco o niente (prima volta in vita mia con una "sconosciuta"). Il rapporto è stato soltanto vaginale ed è stato protetto con preservativo (calzato correttamente) dall'inizio alla fine.
Due o tre baci a bocca chiusa e per circa una frazione di secondo le rispettive lingue si sono toccate.
Ho cominciato a "volare" con la fantasia e a pensare al rischio di aver contratto qualcosa.Vado velocemente a spiegare il dopo rapporto.

Mi sollevo le mutande con addosso il preservativo,in bagno mi tolgo il preservativo che ahimè non ho ispezionato a fondo,ma alla mia occhiata di circostanza appariva normale,non ho notato strappi,buchi e il liquido seminale era regolarmente nel serbatoio.
Mi sono pulito con carta igienica dopo di che ho risollevato le mutande e qui incomincia la mia paranoia.
Io credo di essermi "ritirato su" il prepuzio quasi sicuramente,ma ho cominciato a pensare al possibile contatto del glande con i probabili residui (derivati dall'esterno del preservativo) lasciati nella mutanda (che comunque non credo di particolare entità,penso che lei non sia arrivata all'orgasmo).
E' possibile un contagio da HIV ?
Questa persona non la vedrò più e comunque sue eventuali risposte in merito non fugherebbero le mie paure; non mi fido.

Dopo di che mi sono venute in mente mille altre "possibilità" di contagio come non aver visto o sentito lacerzioni del preservativo...quel micro contatto linguale..etc..e il fatto che un eventuale test sarà attendibile solo dopo 2/3 mesi...un 'infinità.

Oggi è stata una giornata terribile,piena di ansia,come mai prima in vita mia..in ufficio non riuscivo a concentrarmi e visualizzavo le ipotesi più catastrofiche.Sono stato molto male.

Ringrazio anticipatamente per Vs. gentile risposta.
[#1]
Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74 11
Salve,
le nostre paure rendono enormi anche le cose piccole. Non penso lei abbia tenutop un comportamento a rischio, a quanto dice.
Direi che potrebbe stare tranquillo.
SE poi vuole proprio esagerare, faccia, fra tre mesi lesierologie, per HIV,HCV,HBV

Saluti

Luigi Mocci MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta Dott.Mocci,spero di trovare un po' di serenità.

Grazie ancora.


Saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Mocci

le scrivo perchè a quasi 70 giorni dall'episodio riportato,ho effettuato le sierologie da lei suggerite.Tutto NEGATIVO fortunatamente.

Mi sono soffermato sulla risposta del test HIV; la riporto fedelmente per avere una sua opinione:

Denominazione dell'indagine:

"Virus immunodeficienza acquisita tipo 1-2 (HIV1-2) anticorpi nel siero ricerca mediante saggio immunoenzimatico (EIA)

Esito:

NEGATIVO

sotto vi sono 2 note:

NOTA1: Il saggio impiegato consente di rivelare contemporaneamente immunoglobuline totali anti-HIV tipo 1 e 2 e/o antigene p24 di HIV tipo 1.

NOTA2: Indagine eseguita in via eccezionale in assenza di quesito diagnostico sulla ricetta medica.

La mio dubbio è il seguente: la nota 1, sostiene che la ricerca dell'antigene p24 c'è stata o no ? Grammaticalmente,mi sarei aspettato "..il saggio impiegato HA CONSENTITO..." e non "..consente.."
Al di là dell'interpretazione grammaticale,le chiedo,il test EIA prevede soltamente la ricerca del suddetto antigene p24 ?

In caso contrario,posso stare comunque tranquillo e considero il test quasi definitivo essendo passati 2 mesi e mezzo dall'episodio ?

La ringrazio anticipatamente per la grande risorsa che Voi tutti rappresentate.

P.s. Io ricordo che sull'impegnativa del mio medico c'era TEST HIV (Ab-Ag),il che mi lascia pensare ad una mal interpretazione di chi mi ha prenotato l'esame.

Grazie










[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve Dott. Mocci,

mi scusi se disturbo dopo mesi di distanza. Ci tenevo a chiarire che l'ultimo mio messaggio a questo post era soltanto paranoia.Un medico mi ha spiegato com'era da interpretare la risposta,molto semplicemente.

Ora però mi è tornato qualche timore. Le spiego brevemente:

Ho risentito a distanza di quasi un anno la persona con cui avevo avuto il rapporto e questa mi confessa di essere rimasta incinta e di aver abortito dopo il nostro rapporto. Io ho usato il preservativo dall'inizio del rapporto (soltanto vaginale) e una volta finito l'ho controllato visivamente e mi è sembrato del tutto integro,con lo sperma regolarmente nel serbatoio. Ora lei sostiene di non avere avuto altri partner ne prima ne dopo. Io ci credo poco. E' possibile che non mi sia accorto di una micro lesione nel preservativo ? Da quanto ne so la rottura,se avviene è piuttosto evidente.

Ora comunque a maggior ragione le chiedo se posso considerare definitivo il test effettuato ad agosto o mi consiglia di ripeterlo ?? Sto pensando che se è vero ciò che sostiene questa persona allora un contatto c'è stato. Per contro mi rispondo che è il risultato del test a far fede.

Insomma i pensieri cominciamo a girare di nuovo vorticosamente.

Grazie in anticipo del tempo che mi dedicherà.