Un medico riguardo il test hiv
Gentile dott.Masala, leggendo su internet ho trovato l'opinione di un medico riguardo il test hiv. Costui sostiene che il test non ha tanto senso in quanto non è mai possinìbile scovare in fondo all'organismo le tracce di un virus. Costui, inoltre, raccomandava soprattutto la cura del corpo, l'igiene e la difesa del sistema immunitario. Ora viso che mi sono allarmato, potrei avere la sua opinione al riguardo?
[#1]
Anestesista, Infettivologo
Ritengo tale opinione priva di qualsiasi fondamento scientifico ed estremamente pericolosa. Conosco molto bene queste teorie e chi le propone e il CDC ed il mondo scientifico occidentale le disconosce totalmente.
L'HIV è l'egente eziologico dell'AIDS.
La diagnosi si basa su test sierologici ELISA e la sua conferma si esegue con test RIBA e Western BLOT.
Il virus può essere contato e conosciuto nel suo pattern di sensibilità con metodiche di biologia molecolare.
L'HIV è l'egente eziologico dell'AIDS.
La diagnosi si basa su test sierologici ELISA e la sua conferma si esegue con test RIBA e Western BLOT.
Il virus può essere contato e conosciuto nel suo pattern di sensibilità con metodiche di biologia molecolare.
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Masala La ringrazio moltissimo per la sua pronta risposta. Sa, io ho avuto una sorta di rapporto a rischio nel 2004 e dopo avere fatto più volte i test (tutti negativi), ora sentire dire ciò mi ha un pò scosso! Comunque, le invio il testo di cui ho trovato traccia in Internet alla risposta se debba considerarsi definitivo un test negativo dopo sei mesi.
Dott. La ringrazio fin da ora e mi Lasci dirLe quanto io la stimi
Cordialmente
"Le tecniche di biologia molecolare sono tanto sofisticate e sensibili quanto inutili dal punto di vista clinico, ovvero del monitoraggio di un evento patologico. La presenza o meno di anticorpi IgM specifici può indicare l’avvenuta reazione immunitaria ad una infezione recente, di anticorpi IgG la reazione persistente o il suo residuo una volta vinta la battaglia. Tuttavia se un virus (in generale qualunque microrganismo) si nasconde nelle cellule (per i virus può accadere almeno nel 50% delle probabilità, ma per i retrovirus anche molto di più) e ne segue la storia, può non essere visibile al sistema immunitario e non dare reazione per decenni o per sempre, quindi niente anticorpi e la ricerca del RNA/DNA è il più delle volte un dato inutile in quanto non discriminante sulla quantità e qualità della presenza virale. Un episodio a rischio cosa è… forse solo la penetrazione senza preservativo… con tutto il resto libero ? Per favore, smettiamola di raccontarci delle bugie… il sesso se si fa se ne accettano i rischi e l’unica vera prevenzione è la buona capacità di difesa del sistema immunitario che invece spesso facciamo di tutto per massacrare. Non esiste un termine reale per una esclusione certa per i virus (per altri microrganismi sì) sia perché è difficilissimo collegare l’entrata dei virus con uno specifico episodio, sia perché nessuno può prevedere i tempi, la qualità e la quantità di reazione del sistema immunitario… tuttavia a seguito di eventi di altissima probabilità di infezione è ragionevole un intervallo di 3-12 mesi, che non esclude tempi diversi per concorrenti eventi minori."
Dott. La ringrazio fin da ora e mi Lasci dirLe quanto io la stimi
Cordialmente
"Le tecniche di biologia molecolare sono tanto sofisticate e sensibili quanto inutili dal punto di vista clinico, ovvero del monitoraggio di un evento patologico. La presenza o meno di anticorpi IgM specifici può indicare l’avvenuta reazione immunitaria ad una infezione recente, di anticorpi IgG la reazione persistente o il suo residuo una volta vinta la battaglia. Tuttavia se un virus (in generale qualunque microrganismo) si nasconde nelle cellule (per i virus può accadere almeno nel 50% delle probabilità, ma per i retrovirus anche molto di più) e ne segue la storia, può non essere visibile al sistema immunitario e non dare reazione per decenni o per sempre, quindi niente anticorpi e la ricerca del RNA/DNA è il più delle volte un dato inutile in quanto non discriminante sulla quantità e qualità della presenza virale. Un episodio a rischio cosa è… forse solo la penetrazione senza preservativo… con tutto il resto libero ? Per favore, smettiamola di raccontarci delle bugie… il sesso se si fa se ne accettano i rischi e l’unica vera prevenzione è la buona capacità di difesa del sistema immunitario che invece spesso facciamo di tutto per massacrare. Non esiste un termine reale per una esclusione certa per i virus (per altri microrganismi sì) sia perché è difficilissimo collegare l’entrata dei virus con uno specifico episodio, sia perché nessuno può prevedere i tempi, la qualità e la quantità di reazione del sistema immunitario… tuttavia a seguito di eventi di altissima probabilità di infezione è ragionevole un intervallo di 3-12 mesi, che non esclude tempi diversi per concorrenti eventi minori."
[#3]
Anestesista, Infettivologo
Il test HIV di ultima generazione con Ag P24 dopo cento giorni è definitivo. Se uno è sieronegativo dopo il periodo finestra non ha l'HIV. La biologia molecolare non è utile per la diagnostica, si usa per contare il virus, e per conoscere la sensibilità agli antivirali.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 18/04/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su AIDS-HIV
L'AIDS è la malattia che deriva dall'infezione del virus HIV: quali sono le situazioni di rischio e come evitare e prevenire il contagio? Quando fare il test dell'HIV?