Probabilità contagio hiv e altre mst

gentile dottore,
ho avuto un rapporto sessuale con una prostituta bianca, non so bene di che nazione, comunque non parlava bene italiano, forse est europeo, non so.
Lei mi ha prima toccato il pene con le mani, poi mi ha messo il preservativo. In questa condizione mi ha praticato una breve stimolazione orale e successivamente è salita sopra di me ed abbiamo avuto un breve rapporto completo. La ragazza prima della penetrazione ha messo un lubrificante.
A rapporto concluso mi sono tolto il preservativo ed ho controllato che fosse integro e risultava tale. Facendo così però ho toccato la parte esterna (quella a contato con la sua vagina) con le dita: il punto è che sulle ugnhie avevo qualche piccola pellicina con un puntino rosso. Ora non saprei se considerarle "ferite sanguinanti" come citato nei siti di informazione.
Alla fine mi sono poi strofinato un occhio con le mani ma credo di aver toccato solo la pelle della parte esterna dello stesso (cavità orbitale).
Di li a 10 minuti ho lavato le mani e il pene con dell'acqua che avevo con me.
Le chiedo gentilmente se questo rapporto secondo lei è a rischio contagio hiv o altre MST. Purtroppo non so niente sulla ragazza e non so se sia sieropositiva o meno.

Alla vergonga per l'atto commesso (primo e ultimo) si somma l'ansia dovuta all'insicurezza; grazie mille per il suo tempo.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
No , non ritengo rientri in quelli a rischio

Un saluto

A. Baraldi

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dopo
Utente
Utente
Innazi tutto grazie mille per il tempo dedicatomi.

Poi ne approfitto per porre un quesito che forse può interessare i più:
Leggendo post su questo forum ho notato che l'ansia di tutti e una buona parte delle richieste sono focalizzate sulle modalità di contagio delle varie MST (hiv in primis).
In riferimento a ciò, leggevo sui vari siti d'informazione (anlaids, ISS etc..) le indicazioni che vengono diffuse e particolare riguardo viene prestato alla percezione che le persone hanno di queste malattie.

Si "rimprovera" il fatto che si sottovaluta l'andamento delle infezioni considerandole magari meno probabili e meno pericolose che in passato, generando di conseguenza un non abbassamento del numero di contagi.

Di contro però se si cercano informazioni specifiche sulle modalità di contagio si trova sempre una cosa del genere (faccio una forte sintesi sugli aspetti topici)

"il contagio da hiv può avvenire se il virus penetra attraverso ferite anche minime della cute o tramite contatto con le varie mucose"

Vengono così trascurate molte situazioni spurie come quella descritta da me poco sopra, che sò, cattivi posizionamenti del preservativo, contatto con i liquidi seminali durante la rimozione, possibilità che liquidi entrino a contatto con mucose tramite passagi indiretti (tramite mani sporche, superfici cutanee con tracce di secrezioni etc).

Perchè si fa ciò? perchè le rilevazioni statistiche non possono contemplare in maniera obiettiva tali situazioni, perchè sono di difficile catalogazione o altri motivi?

Forse un'informazione sempre più dettagliata può portare ad evitare la sottovalutazione di cui sopra.
Oppure no?

grazie...
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Alla luce della tante risposte date mi sono reso conto, anche se naturalmente è la mia opinione personale, che manca informazione in merito non soltanto alle modalità di trasmissione delle malattie sessualmente trasmesse ma anche al significato di esse; condivido quanto da lei detto, anche se c'è da dire che le modalità di trasmissione anomale, diciamo, devono dsempre , alla fine, ricondursi ad una possibilità di porta d'ingresso del virus e, fondamentale, i virus nell'ambiente esterno hanno una durata di vita molto diversa uno dall'altro; quello HIV vive pochissimo, quello dell'epatite molto a lungo. Vedremo, tempo permettendo, di fare un'articolo per Minforma, su queste tematiche. Grazie, comunque, per l'osservazione
[#4]
dopo
Utente
Utente
salve,
mi trovo di nuovo a scrivere per riportare l'esito degli esami indicatimi dal mio medico di base a 51 giorni di distanza:

tampone uretrale: negativo
chlamydia diretta: negativo
V.D.R.L.: negativo

ricerca anticorpi anti-HCV (metodo elisa): negativo
ricerca hiv 1-2 (qualitativo) metodo elfa: negativo

per l'hiv, nella colonna dei valori normali affianco ai risultati, c'è scritto (determinazione simultanea dell'antigene P24 e degli anticorpi anti-HIV e anti-HIV2)

Mi può spiegare perfavore che tipo di esami sono gli ultimi due(HCV e HIV)? Nel senso se sono una metodologia di ultima generazione o meno e cosa indicano di preciso...

Dovrò effettuare di nuovo le analisi a 100 o 180 giorni?
Quanto sono rappresentativi questi risultati?

grazie mille per la su disponibilità.
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dopo
Utente
Utente
Salve,
in data odierna, a più di 100 giorni dal fatto, ho fatto le analisi per un operazione che dovrò effettuare domani.
In queste analisi viene rifatto di nuovo il test hiv?
Se non mi comunicano nessun problema posso considerare finito il periodo di incertezza legato all'accaduto?

la ringrazio per il suo interessamento...
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dopo
Utente
Utente
salve dottore, non mi ha più risposto... potrebbe prendee in cosiderazione il mio topic?

Io non ho più fatto il test a 100 giorni, pensa debba comunque farlo dopo quello che è risultato negativo?

Grazie mille
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Ribadisco quanto da me detto in precedenza . I suoi tests sono normali e le metodiche utilizzate sono tra quelle più diffuse; ora lei ha fatto un test a 51 giorni risultato negativo. Ne faccia un altro solo per HIV , visto che sono passati più di 100 giorni, ed uno solo per HCV ma al 180° giorno. Dico questo solo perchè ha incominciato un percorso di analisi ed è giusto concluderlo, perchè rimango del parere che non ci sia stato un rapporto a rischio
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dopo
Utente
Utente
grazie mille per il suo interessamento.
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Utente
Utente
Oggi ho fatto il secondo esame per HIV con metodologia identica a quella descritta più in alto ed è risultato negativo.
Sono passati circa 6 mesi dall'incontro, posso considerare chiusa la vicenda?
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Sicuramente sì , un test negativo dal 100° giorno è da considerarsi definitivo
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