Oss con artrite psoriasica

Buongiorno, lavoro come Oss in una RSA con contratto a tempo indeterminato con cooperativa da più di 3 anni.
Alcuni mesi fa mi è stata diagnosticata in seguito al riacutizzarsi di alcuni dolori cronici ad anche, piedi e spalle, l'Artrite psoriasica con conseguente coxoartrosi bilaterale e sono attualmente in cura da un reumatologo che opera presso la città della salute qui a Torino.
Al momento della visita annuale dal medico competente della mia cooperativa mi è stato consentito di svolgere esclusivamente turni pomeridiani (faccio molta fatica al mattino a prendere il ritmo quando mi alzo dal letto e la terapia serale che mi è stata prescritta mi crea molta sonnolenza) ma nonostante questo, dopo aver tentato due tipi di terapia (metotrexato e Sulfamidici) che ho dovuto interrompere per effetti collaterali importanti, i dolori ormai non mi consentono di tenere un turno completo di 8 ore e soprattutto di sollevare carichi importanti come possono essere pazienti o comunque contenitori di cibo o altro.
Quello che vorrei sapere è se ho diritto ad un cambio di mansione o comunque ad una riduzione dell'orario lavorativo o comunque a delle limitazioni.

Grazie in anticipo.
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Dr. Gilberto Marcello Boschiroli Medico del lavoro 178 12
Buon giorno,
Lei ha diritto alla verifica della possibilità di cambio mansione solo se il medico competente della cooperativa redige un certificato di Inidoneità permanente alla mansione specifica.
Bisogna tuttavia avere molto cautela nel intraprendere questa strada, in quanto la cooperativa ha l'obbligo di adibirla ad una nuova mansione SOLO SE ESISTE NELLA COOPERATIVA STESSA UNA MANSIONE COMPATIBILE. L'azienda ha anche obbligo di garantire un "accomodamento ragionevole", cioè una modifica dei compiti della mansione attuale per adattarla alle limitazioni/prescrizioni che il medico competente ha indicato in un eventuale giudizio di idoneità con limitazioni/prescrizioni. Nel Suo caso queste potrebbero riguardare la movimentazione dei pazienti senza sollevatore e i turni lavorativi, MA NON POSSONO RIGUARDARE LIMITAZIONI SULL'ORARIO DI LAVORO, PREOGATIVA ESCLUSIVA DEL DATORE DI LAVORO. L'accomodamento deve essere tuttavia "ragionevole", NON deve cioè "svuotare" o snaturare del tutto la mansione a cui la lavoratrice è adibita, rendendo impossibile l'esecuzione dei compiti principali assegnati, e deve avere costi economici e organizzativi praticabili per l'azienda.
Se non esistono altre mansioni compatibili e se l'accomodamento ragionevole non è praticabile la lavoratrice è licenziabile per impossibilità sopravvenuta della prestazione lavorativa per inidoneità.
Nella mia esperienza, considerando situazioni lavorative simili alla Sua, peggiorata dal fatto di esser dipendente di una cooperativa e non direttamente dalla RSA, la gestione di questi casi può risultare estremamente difficile, avendo buon gioco la cooperativa nel dimostrare che non ha alternative compatibili con il Suo stato di salute, essendo l'oggetto dell'appalto proprio l'accudimento dei pazienti come OSS.
Il mio consiglio è quindi di rivolgersi di nuovo al medico competente della cooperativa, illustrando i Suoi problemi e studiando con lui una possibile soluzione che non metta a rischio il Suo posto di lavoro. Tenga però conto che il medico competente della cooperativa non può e non deve fare il sindacalista; il suo compito è quello di verificare la Sua idoneità e/o dare limitazioni/prescrizioni ai suoi compiti. Se la situazione dovesse volgere al peggio deve rivolgersi al sindacato.

Dr. Gilberto Marcello Boschiroli