Postumi frattura malleolo
Salve,
ho 44 anni e 4 mesi fà mi sono fratturato il malleolo peroneale destro (composto), da quel momento gesso,gambaletto , fisioterapia (10GG) come da copione.
20gg fà ho voluto riprendere a correre ( vi prego , mi stò già autoflaggellando ),poca cosa, 4km al trotto, la mattina dopo dolore fortissimo al tendine di achille e ai tendini del malleolo opposti a quelli dell'incidente , antiinfiammatori inefficaci, fino ad una supposta (ketoprofene) che in 5 giorni mi ha permesso di camminare.
Mi chiedo, e vi chiedo per cortesia, è stata solo precipitazione o devo aspettarmi sorprese?
Vi ringrazio in anticipo.
ho 44 anni e 4 mesi fà mi sono fratturato il malleolo peroneale destro (composto), da quel momento gesso,gambaletto , fisioterapia (10GG) come da copione.
20gg fà ho voluto riprendere a correre ( vi prego , mi stò già autoflaggellando ),poca cosa, 4km al trotto, la mattina dopo dolore fortissimo al tendine di achille e ai tendini del malleolo opposti a quelli dell'incidente , antiinfiammatori inefficaci, fino ad una supposta (ketoprofene) che in 5 giorni mi ha permesso di camminare.
Mi chiedo, e vi chiedo per cortesia, è stata solo precipitazione o devo aspettarmi sorprese?
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
non dovrebbero esserci sorprese: la frattura era composta.
Sono i residui della prolungata immobilizzazione e della successiva "relativa" intensa attività fisica.
Sperando che l'infiammazione sia regredita completamente, è indicata progressiva ripresa dell'attività fisica, poi cauto e graduale aumento dell'attività sportiva.
Sono i residui della prolungata immobilizzazione e della successiva "relativa" intensa attività fisica.
Sperando che l'infiammazione sia regredita completamente, è indicata progressiva ripresa dell'attività fisica, poi cauto e graduale aumento dell'attività sportiva.
dott. Roberto Sergi
[#2]
Ortopedico
Gentile Utente,
dal punto di vista ortopedico vediamo di sovente nella patologia traumatica di caviglia trattata in gesso, una complicanza, anche a distanza di tempo, chiamata algodistrofia riflessa.La causa di tale "malattia" non si conosce bene e quali siano i veri meccanismi che la scatenino; per fortuna pero' la si riconosce subito per alcuni aspetti clinici inconfondibili, quando questa decide di "venire allo scoperto".
Nella sua breve descrizione non ha detto se il piede era rosso-violaceo, caldo, lucido e assai gonfio con pelle tesa.
se si, faccia una semplice rx del piede e se il radiologo Le dira' che il suo trofismo osseo e' scadente ( con aspetto a "carta geografica")allora avremo una diagnosi certa e si passera' alla terapia che consiste nel fare magnetoterapia di notte per almeno 21 gg( 6-8 ore/die). Ovviamente Io parlo da ortopedico che tratta molto piede e dalla sua descrizione mi e' parsa la soluzione piu' indicata.
Infine utile anche una ecografia dei tendini di Achille dx e sx per confermare la loro integrita' strutturale e per programmare un valido carico di lavoro futuro ( visto che il nostro peso lo devono sopportare Loro). Cordialita'
dal punto di vista ortopedico vediamo di sovente nella patologia traumatica di caviglia trattata in gesso, una complicanza, anche a distanza di tempo, chiamata algodistrofia riflessa.La causa di tale "malattia" non si conosce bene e quali siano i veri meccanismi che la scatenino; per fortuna pero' la si riconosce subito per alcuni aspetti clinici inconfondibili, quando questa decide di "venire allo scoperto".
Nella sua breve descrizione non ha detto se il piede era rosso-violaceo, caldo, lucido e assai gonfio con pelle tesa.
se si, faccia una semplice rx del piede e se il radiologo Le dira' che il suo trofismo osseo e' scadente ( con aspetto a "carta geografica")allora avremo una diagnosi certa e si passera' alla terapia che consiste nel fare magnetoterapia di notte per almeno 21 gg( 6-8 ore/die). Ovviamente Io parlo da ortopedico che tratta molto piede e dalla sua descrizione mi e' parsa la soluzione piu' indicata.
Infine utile anche una ecografia dei tendini di Achille dx e sx per confermare la loro integrita' strutturale e per programmare un valido carico di lavoro futuro ( visto che il nostro peso lo devono sopportare Loro). Cordialita'
[#3]
Il collega ha ragione sulla esistenza della complicanza dolorosa post-traumatica o secondaria al gesso, ma essendo il dolore insorto immediatamente dopo lo sforzo fisico, dubito in prima battuta che possa essere una algodistrofia. Ovviamente se il dolore persistesse e si manifestasse anche con le caratteristiche di cute lucida, rossa ed edematosa, va considerata questa evenienza.
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio per l'approfondimento.
No, il piede non era lucido, nè caldo, nè presentava il colore tipico della contusione, era però gonfio , non in maniera vistosa, ma era gonfio.
Attualmente sembra tutto rientrato, non ho nè dolore,nè gonfiore, ma ho paura di riconciare a correre.
Vorrei iniziare una attività fisica, in palestra, con le macchine per gambe,polpacci, e articolazioni in genere prima di riprendere a correre,cosa ne pensate?
Ancora grazie per l'interessamento.
No, il piede non era lucido, nè caldo, nè presentava il colore tipico della contusione, era però gonfio , non in maniera vistosa, ma era gonfio.
Attualmente sembra tutto rientrato, non ho nè dolore,nè gonfiore, ma ho paura di riconciare a correre.
Vorrei iniziare una attività fisica, in palestra, con le macchine per gambe,polpacci, e articolazioni in genere prima di riprendere a correre,cosa ne pensate?
Ancora grazie per l'interessamento.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 68.7k visite dal 02/11/2007.
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