Distorsione caviglia
Salve,
scrivo questo consulto in merito ad un infortunio da me subito nel 2013, nello specifico una distorsione alla caviglia sx durante una partita di calcetto. Subito dopo essere stato vittima di questo infortunio, mi sono recato immediatamente in ospedale dove, sottoposto ad esame radiografico, i medici eliminarono subito l'ipotesi di una frattura delle strutture ossee. Il giorno dopo mi immobilizzarono il piede con una fasciatura di doccia gessata che portai per due settimane con l'avvertenza di mantenere l'arto in sospesione e di camminare con l'ausilio delle stampelle. Al termine di queste due settimane mi fu tolta la doccia gessata e, dato che la caviglia aveva riassorbito il 90% della tumefazione, mi fu applicato un benadaggio funzionale con la possibilità, in questo caso, di iniziare ad appoggiare lievemente il piede. Passata quest'ultima settimana cominciai a riprendere l'attività sportivia prima con esercizi propiocettivi e poi successivamente affiancandogli esercizi di rinforzo delle strutture anatomiche. Ho ripreso la corsa dopo 6 settimane dall'infortunio. Ovviamente sia durante la corsa e sia durante qualsiasi altro sport non avverto nessun tipo di dolore; l'unico problema e' un piccolo fastidio che avverto nell'esecuzione della pinnata dello stile 'delfino' durane i miei allenamenti in piscina. Ovviamente si tratta di un fastidio e non di un dolore, e cessata l'attività il fastidio scompare istantaneamente. Tuttavia oltre a questo fastidio ho notato che la caviglia, nonostante si sia completamente sgonfiata, e' rimasta leggermente più 'robusta' della'altra, come se un 2% della tumefazione iniziale non si fosse mai riassorbito. Ovviamente per prevenire qualsiasi altro tipo di disturbo mi sono subito sottoposto a risonanza magnetica sul cui referto è riportato:
- L'esame Rm della caviglia sinistra non documenta alterazioni del trofismo scheletrico.
- Non evidente versamento articolare.
- Regolari le strutture legamentose e tendinee periastralgiche.
- Si segnala la presenza di dilatazione delle vene tibiali posteriori nel tratto di passaggio a livello del tunnel tarsale.
Il medico che ha firmato il referto mi ha detto che la caviglia non ha riportato nessun tipo di danno e che quindi a livello scheletrico, tendineo e legamentoso era sana.
La mia domanda è la seguente: "cosa afferma la risonanza magnetica effettivamente? e' necessaria una visita specialistica? se ci fosse qualcosa di rotto la risonanza l'avrebbe rilevata?"
Ringrnzio in anticipo per la risposta. Cordiali saluti.
scrivo questo consulto in merito ad un infortunio da me subito nel 2013, nello specifico una distorsione alla caviglia sx durante una partita di calcetto. Subito dopo essere stato vittima di questo infortunio, mi sono recato immediatamente in ospedale dove, sottoposto ad esame radiografico, i medici eliminarono subito l'ipotesi di una frattura delle strutture ossee. Il giorno dopo mi immobilizzarono il piede con una fasciatura di doccia gessata che portai per due settimane con l'avvertenza di mantenere l'arto in sospesione e di camminare con l'ausilio delle stampelle. Al termine di queste due settimane mi fu tolta la doccia gessata e, dato che la caviglia aveva riassorbito il 90% della tumefazione, mi fu applicato un benadaggio funzionale con la possibilità, in questo caso, di iniziare ad appoggiare lievemente il piede. Passata quest'ultima settimana cominciai a riprendere l'attività sportivia prima con esercizi propiocettivi e poi successivamente affiancandogli esercizi di rinforzo delle strutture anatomiche. Ho ripreso la corsa dopo 6 settimane dall'infortunio. Ovviamente sia durante la corsa e sia durante qualsiasi altro sport non avverto nessun tipo di dolore; l'unico problema e' un piccolo fastidio che avverto nell'esecuzione della pinnata dello stile 'delfino' durane i miei allenamenti in piscina. Ovviamente si tratta di un fastidio e non di un dolore, e cessata l'attività il fastidio scompare istantaneamente. Tuttavia oltre a questo fastidio ho notato che la caviglia, nonostante si sia completamente sgonfiata, e' rimasta leggermente più 'robusta' della'altra, come se un 2% della tumefazione iniziale non si fosse mai riassorbito. Ovviamente per prevenire qualsiasi altro tipo di disturbo mi sono subito sottoposto a risonanza magnetica sul cui referto è riportato:
- L'esame Rm della caviglia sinistra non documenta alterazioni del trofismo scheletrico.
- Non evidente versamento articolare.
- Regolari le strutture legamentose e tendinee periastralgiche.
- Si segnala la presenza di dilatazione delle vene tibiali posteriori nel tratto di passaggio a livello del tunnel tarsale.
Il medico che ha firmato il referto mi ha detto che la caviglia non ha riportato nessun tipo di danno e che quindi a livello scheletrico, tendineo e legamentoso era sana.
La mia domanda è la seguente: "cosa afferma la risonanza magnetica effettivamente? e' necessaria una visita specialistica? se ci fosse qualcosa di rotto la risonanza l'avrebbe rilevata?"
Ringrnzio in anticipo per la risposta. Cordiali saluti.
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Qualora non ricevesse risposte in questa area Le consiglierei di ripostare ANCHE in area Ortopedia.
Tanti saluti
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 07/03/2015.
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