Compatibilità tra rottura acetabolo e podismo

Buondì,
ho 46 anni e 12 anni fa, in seguito ad incdente stradale ho subito la rottura esposta della tibia/perone gamba sx e sfondamento dell'acetabolo.
Mi hanno salvato la gamba anche se con accorciamento di 4 cm che compenso con calzature su misura e spessori nel caso di sci.
La testa del femore ha reagito bene, fortunatamente senza necrosi.
Pratico a livello amatoriale nuoto e mtb ma vorrei iniziare a correre, anche se su distanze bevi (max 20 km). Mi dicono però che il podismo è deleterio per chi come me ha subito la rottura dell'acetabolo. Non ho dolori all'anca e tollero abbastanza bene la mia situazione. Devo effettivamente abbandonare l'idea della corsa o c'è qualche speranza ?
Grazie.
Dr. Sergio Lupo Medico dello sport 903 16
La corsa è sicuramente una attività "rischiosa" per una articolazione che ha subito un'alterazione anatomica. Inoltre la differenza di carico sui due arti dovrebbe essere attentamente compensata ...
Io le consiglio di continuare a praticare attività meno traumatiche per le sue anche, se però vuole un giudizio preciso deve rivolgersi allo specialista in medicina dello sport per una valutazione clinica e strumentale della situazione anatomica e per avere tutti i consigli e le indicazioni del caso (lo stesso specialista che dovrebbe visitarla almeno ogni 12 mesi, visto che pratica attività sportiva).

Dottor Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello Sport
www.sportmedicina.com

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Grazie per la veloce risposta.
Saluti.
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