Esami di laboratorio contrastanti

Mio figlio, quasi quattordicenne, operato da piccolo per un'ipospadia perineale presso il Policlinico San Matteo di Pavia, ora seguito endocrinolocicamente presso l'ospedale Gaslini di Genova e chirurgicamente dall'urologo che lo aveva operato a Pavia, da un pò di tempo (circa due anni), ha urinoculture positive che non si riescono a debellare se non per brevi periodi (durata della copertura antibiotica). Ma la cosa più strana è che ad ogni esame risultano contaminazioni da batteri diversi come E.Coli, Klebsiella e Citrobacter. Dubbioso dei risultati, ho dapprima portato due campioni della stessa urina in due laboratori differenti che hanno dato come risultato l'uno l'E.Coli e l'altro il Klebsiella e, in un secondo momento, su consiglio del pediatra, un successivo campione al laboratorio dell'ospedale di zona che ha prodotto come esito: Citrobacter. La mia domanda è: come è possibile tale cosa? Grazie mille per l'attenzione e per il lavoro che fate per tutti.
Cordialmente.
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 335 6
Sui differenti riscontri non mi pronuncio; quello che invece è importante sapere sono le modalità di raccolta del campione, importantissime, perchè se sbagliate , possono alterare i risultati finali. Occorre un contenitore sterile per urinocoltura. IL ragazzo la mattina dopo essersi lavato le mani accuratamnete con acqua e sapone si lava i genitali e delicatamente il glande; fatto ciò il ragazzo urina ma elimina la prima quantità di urina raccogliendo soltanto quella intermedia.
Il contenitore và aperto solo nel momento in cui si raccoglie l'urina e chiuso immediatamente dopo evitando di toccare l'interno del contenitore. Sarebbe opportuno portare subito in laboratorio l'urina ma , se questo non è possibile, conservarla in frigorifero. In ultimo un futuro esame lo porti presso un laboratorio di Microbiologia ospedaliera

Un saluto

A. Baraldi

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la disponibilità nei miei confronti e di quanti si avvalgono di questo servizio/opportunità offerto da voi medici, ma ci tenevo ad informarla che tutte quelle precauzioni da lei menzionate, sono da sempre operazioni scrupolosamente osservate sia da me personalmente (quando il ragazzo era solo un bambino), che adesso che mio figlio fa tutto da solo. Non so se nella mia zona ci sia un laboratorio di Microbiologia ospedaliera ma nel caso ci fosse farò anche quest'altro tentativo per venire a capo della matassa. Di nuovo la ringrazio e promettendomi di tenerla informata, la saluto augurandole buon lavoro.
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Se dopo aver seguito le indicazioni del Dott. Baraldi si dovessero avere ancora questi risultati contrastanti, allora bisognerebbe concludere che nelle urine del ragazzo c'e' effettivamente una flora mista enterobatterica, e che gli esiti vengono ogni volta diversi perche' i laboratori valutano in modo differente quale e' la specie batterica volta a volta predominante.

In comune Coli Klebsiella Citrobacter ecc. hanno tutte l'appartenenza alle enterobatteriacee, di provenienza intestinale.

L'ipotesi da non sottovalutare, alla luce della storia del ragazzo, e' quindi che possano arrivare non da una contaminazione esterna ma effettivamente e direttamente dall'intestino, passando per una fistola o un tragitto formatosi o riapertosi negli ultimi due anni.