Lesione del tricipite di secondo grado

gentile dottore, dunque nel novembre 2009 durante un allenamento in piscina facendo lo stile dorso, ho fatto un movimento brusco a freddo ed ho subito avvertito una scossa nel braccio destro sul tricipite. cmq sia il dolore non era tale da impedirmi di continuare gli allenaMENTI nelle settimane successive. infatti ho continuato a fare attivita fino al gennaio 2010, dopodichè non ce l ho fatta piu'.

cosi' a febbraio 2010 vado a fare una ecotomografia muscolare, il referto : area ipoecogena con strie fibrose interne, da riferire lesione muscolare di secondo grado del capo lungo del tricipite non completamente guarita.

dopodichè ho fatto 7-8 sedute di tecar-terapia. non ne ho tratto grandi benefici, tant'è vero che ad ottobbre 2010 sono tornato da un traumatologo perchè avevo quella zona del braccio sempre dolorosa (anche nel tenere una bottiglia in mano mi affaticavo) ho fatto un altra ecografia e l'esito è che sempre su quella lesione si è formata una bella cicatrice male calcificata, ho fatto dieci sedute di ultrasuoni, ma non ho avuto chissà quali miglioramenti. il dottore dice che in questa condizione non potro' fare piu' palestra x sempre. lei che consiglio puo' darmi??? non so' piu' a chi rivolgermi , sono sempre stato un grande sportivo e adesso sono piu' depresso che mai......
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4 1
Provi con ciclo di massoterapia connettivale profonda associato a ciclo di tecarterapia capacitiva o ipertermia. Come estrema ratio, potrebbe provare a sottoporsi a ciclo di onde d'urto (ESWT) presso Centro specializzato per tale terapia

Dr. Mirko Parabita

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dopo
Utente
Utente
ok, quindi non è vero che il muscolo è compromesso anche se mal calcificato? in quanto tempo si ottengono risultati? io sto scrivendo da cassino (frosinone) sà per caso dove si trovino centri specializzati per il tipo di terapia che mi ha consigliato? garzie mille x il suo preziozo consulto...
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4 1
Precisazione: un muscolo che va incontro a guarigione, dopo una lesione, non dovrebbe andare incontro a calcificazione, ma a cicatrizzazione; tale cicatriozzazione potrebbe darle una retrazione con conseguente difficoltà nei movimenti fisiologici del muscolo (contrazione e rilassamento). In tali casi è indicata una terapia che "ammorbidisca" la retrazione cicatriziale e permetta il corretto "scivolamento" delle fibre muscolari. Non credo che l'evento traumatico che l'ha colpita sia definitivamente invalidante, deve soltanto armarsi di pazienza ed affidarsi ad uno specialista di fiducia (Le consiglio un Fisiatra, non per partito preso, ma perchè è la figura che può meglio seguirla in questo ambito)
Per quanto attiene un Centro presente dalle Sue parti, non saprei risponderle, ma credo che una rapida ricerca su internet possa aiutarla a trovare la struttura adeguata

Cordiali saluti
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Utente
Utente
devo dire che lei è stato chiarissimo ed esaudiente. cmq a segurimi è stato un traumatologo e sinceramente anche io sono rimasto perplesso nel sentirmi dire che il mio è un danno irreversibile e che non possa piu' fare pesistica..!! quindi ogni persona che subisce uno strappo è compromessa ? bah..! ah un ultima cosa dottore da 2 settimane ho ripreso a fare palestra , sto utilizzando pesi molto leggeri , giusto per tonificare un po' il braccio, lei mi sconsiglia in questo momento l'attività?
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Dr. Mirko Parabita Medico fisiatra 296 4 1
Si, sinceramente, anche se blanda attività, fino a risoluzione del quadro cicatriziale, Le consiglierei di evitare di sollecitare il muscolo, proprio er evitare quella "frizione" tra fibre muscolari che favorirebbe un quadro infiammatorio che si autoalimenterebbe

Buon recupero