Cervicale e sbandamenti

Buonasera,
il tutto è cominciato due mesi fà con forti vertigini avute una mattina appena sveglio, con difficoltà ad alzarmi. Il medico di base mi ha prescritto una visita dall'otorino per sospetta vertigine posizionale (le vertigini si incrementavano solo quando mi giravo sul lato sinistro del letto). L'otorino mi ha praticato la manovra liberatoria di Semont, ma non ha provocato alcuna vertigine. Nel referto è scritto esame nella norma, assenza di nistagmo. Ho effettuato una radiografia rachide cervicale ed il referto riporta: marcata riduzione della lordosi, marcata alterazione artrosiche C5C6 con evidente riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico corrispondente. Invece la radiografia della spalla sinistra riporta: lieve riduzione di ampiezza dello spazio acromiom omerale. Il fisiatra mi ha detto che ho la cervicale completamente rettilinea dovuta evidentemente ad un colpo di frusta (ho fatto un incidente stradale nel 1997, ma ricordo che la radiografia non evidenziava nulla di anomalo).Ho effettuato anche una visita oculistica: il fondo oculare è nella norma. Per quanto riguarda i sintomi: ho sempre un sensazione di instabilità nel camminare, ma principalmente negli spazi aperti, mentre dentro casa è nulla. Quando sono seduto in ufficio, in maniera naturale spesso incurvo la schiena ed il collo davanti al PC e risollevandomi ho una sensazione di sbandamento. Inoltre, a volte sento un dolore con scricchiolio all'altezza del gomito sinistro con formicolio alla mano. Ho cominciato da un paio di giorni massoterapia e tens prescritti dal fisiatra, ma al momento solo un lieve beneficio. Il tutto è accompagnato da una buona dose di ansia che pensavo negli anni di aver perso, invece negli ultimi mesi è tornata prepotentemente, talvolta di notte con il risultato che dormo poco e male. E' sufficiente la terapia prescritta oppure e necessario altro? Grazie per un Vostro parere in merito.
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Dr. Elena Nassiacos Medico fisiatra 32
le vertigini che lei riferisce sono relative al rachide cervicale senz'altro oltreche' proporrei magnetoterapia vista la etiologia artrosica, in associazione a caute mobilizzazioni passive rachide cervicale in clinostatismo per il miglioramento di adeguate posture clinostatiche in concomitanza di caute mobilizzazioni rachide cervicale per miglioramento delle contratture associate alla limitazione dell'articolarita' del capo sul collo


Cordiali Saluti

Dr. Elena Nassiacos