Stanchezza cronica, giramenti di testa

Gentili dottori

Sono un ragazzo di 25 anni che ormai da un paio di anni combatte con dei problemi che, purtroppo, non hanno ancora ricevuto risposta.
Sono sempre stato un ragazzo di buona salute e praticavo attività fisica regolarmente (basket) almeno fino a quando non mi diagnosticarono una lesione della cartilagine alle ginocchia. così decisi di smettere di praticare quello sport con la conseguenza di un rapido aumento di peso (da 80 Kg a 115Kg).
Ovviamente tutto questo mi portò non pochi problemi. Ero stanco anche dopo aver fatto una rampa di scale e di conseguenza non mi piacevo più fisicamente.
L'estate di due anni fa però accadde qualcosa che cambiò la mia vita (se così si può dire). Precisamente nel periodo compreso tra Giugno e settembre passai da 115 Kg a 75 Kg. La mia situazione morale ovviamente ne risentì molto in positivo, ma subito il mio rientro a casa cominciai ad accusare uno strano senso di stanchezza.

Tornando un attimo indietro nel tempo, fino a quando non tornai a casa sono sempre stato un ragazzo molto attivo e le mie ore di sonno si limitavano anche a pochissime ore (6 o 7). Non accusavo come gli altri i tipici segni di stanchezza da risveglio, anzi, appena aperti gli occhi ero in grado di fare praticamente qualsiasi cosa a ritmi normali.

Da due anni a questa parte invece soffro continuamente di questa forma di stanchezza cronica. All'inizio per me era impossibile fare persino le cose più elementari. La mia forza fisica si era praticamente ridotta al minimo, il sonno e la sensazione di stanchezza durava per tutto il giorno e dovevo combattere contro me stesso per non addormentarmi. Le ore di sonno a volta arrivavano ad essere anche 14 di fila ma per me era come se non avessi dormito affatto.
Ne risentì anche la mia saluta mentale. avevo problemi di concentrazione, non riuscivo a formulare più frasi di senso compiuto senza pensare a fondo prima di dover parlare. Dimenticavo le cose più elementari e non riuscivo nemmeno a seguire le persone che parlavano intorno a me.

Da un anno però ho ripreso a fare attività fisica con i pesi. La situazione sembra leggermente migliorata da allora. riesco a concentrarmi meglio, parlo con scioltezza e fisicamente mi sento abbastanza bene. Ma non ha niente a che vedere con il periodo di quando stavo veramente bene. Sento sempre quel senso di stanchezza cronica, la mattina non ce la faccio ad alzarmi e non riesco ad avere le forze necessarie per affrontare la giornata se non dopo almeno 2 ore che sono sveglio.
Inoltre ho sempre sofferto di forti giramenti di testa quando eseguo degli sforzi prolungati o quando da seduto mi alzo di scatto e di recente mi si addormentano quasi sempre le braccia nel sonno.

Ad oggi non sono riuscito a trovare una risposta, le analisi del sangue sono sempre perfette e i medici continuano ad attribuire tutto al solo stress dovuto dal lavoro e da altri problemi.

Non so che fare, la mia vita non è più la stessa ormai da tempo.
Grazie anticipatamente
[#1]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

Con tutti i limiti del consulto a distanza, ci sono dei dati piuttosto chiari. Stanchezza, alterazioni del sonno (ipersonnia) che permane di cattiva qualità, difficoltà di concentrazione, accentuazione dei sintomi al risveglio con progressivo miglioramento. Il tutto senza una causa organica apparente e conseguente a un mutamento maggiore nella vita. Gli elementi ci sono tutti per fare una diagnosi orientativa di sindrome depressiva con componente reattiva. Attribuire "al solo stress" è una diagnosi corretta ma molto fuorviante perché non tutti questi problemi vengono superati naturalmente e di sicuro non è "solo" stress perché non c'è nulla di immaginario.

Se il Suo Medico di Medicina Generale ha esperienza con questi problemi, Le suggerisco di discuterne con lui. In genere, se la diangosi viene confermata, è indicata la Psicoterapia e un supporto farmacologico.
[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie mille dottore per la tempestività e la chiarezza della risposta.

In effetti tempo fa ho chiesto aiuto ad uno spicologo per aiutarmi in questo mio problema. I risultati sperati non ci sono stati purtroppo e devo ammettere che i problemi relativi a condizioni di stress sono ben presenti.

Però se posso vorrei chiederle, oltre al " solo fattore di stress" quali potrebbero essere le altre cause che mi portano a questa condizione? Non psicologiche intendo.

Grazie mille ancora dottore.
[#3]
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2011
Medico di medicina generale, Medico di base, Pneumologo, Psicoterapeuta
Gent.mo Utente,

Secondo alcuni autori esiste una predisposizione familiare ma sono teorie molto organicistiche che, nella realtà attuale, si vedono solo in certi quadri molto rari e non credo che il Suo sia uno di questi.

Per quello che riguarda le "altre cause" non è facile vederle ma, a un occhio attento, non dovrebbe sfuggire il particolare della Sua attività fisica che costituisce un elemento importante nella vita, la sua improvvisa interruzione e la presa di coscienza che esiste una vulnerabilità (alla Sua età è un trauma), con conseguente sconvolgimento dell'equilibrio e successivo faticoso ripristino dello stesso: sono tutte cause di un "riaggiustamento" dell'equilibrio che concorre a scatenare un quadro depressivo. In termini semplici, una parte delle depressioni è come se la mente si "ripiegasse" su se stessa per assimilare un pasto emotivo troppo sostanzioso e tendesse a chiudere i canali con l'sterno finché non sia stato digerito. Non funziona così ma è un paragone che può aiutare a capirla. A margine, il miglioramento con attività fisica è un altro carattere distintivo.

Per altre cause, si potrebbe, certo, pensare a una sindrome da stanchezza cronica ma è rarissima e Lei descrive bene tanti e tali caratteri che prima di pensare a qualsiasi altra cosa io penserei alla depressione. Le altre cause probabili, come Lei stesso scrive, sono state eliminate dai controlli.

Le terapie farmacologiche devono essere gestite da un medico che ne abbia esperienza: personalmente tendo a gestirle io stesso nell'ambito della Medicina Generale ma so che non tutti i miei Colleghi MMG hanno la stessa familiarità e, in quel caso, lo Specialista medico di riferimento è lo Psichiatra ma, ripeto, SEMPRE in tandem con una psicoterapia.