referto rm encefalo
buonasera mia sorella in seguito a una forte labirintite x la quale e stata ricoverata 5 giorni,ha eseguito una rm s+mdc prescritta dall'ospedale stesso,e con cura deltacortene 25mg levopride 50mg jarrap 24mg diagnosi dimissioni sindrome vertiginosa periferica.di seguito il referto.
Tecniche DWI,TSTET2,FLAIR,FFE T2,FFE T1 prima e dopo gadolinio x vena (Dotarem 12 ml ev) nei tre piani dello spazio.
La presenza di dispositivi odontoiatrici metallici condiziona il risultato iconografico della sequenza DWI nella quale non sono apprezzabili perarltro focolai di restrizione.
Nelle restanti sequenze non alterazioni significative di morfologia e segnale a sede sottotentoriale,la posizione lievemente caudalizzata del polo inferiore delle tonsille cerebellari associata a modesta angolazione dell'obex non sembra configurare una sindrome di Arnold Chiari:correlazioni con la clinica.
A sede sopratentoriale un piccolo focolaio di iperintesità T2 e FLAIR nella sostanza bianca sottocorticale frontale media di destra sembra riferibile a generica gliosi.
Fini calcificazioni bipallidali.
Strutture della linea mediana in asse.
Spazi liquorali nei limiti
Non segno patologico potenziamento del segnale dopo gadolinio in vena.
Che significa ciò?a distanza di un mese ha ancora sbandamenti ronzii e fischi nelle orecchie e mal di testa,la sua età e 51 anni,
in attesa di un riscontro grazie.
Tecniche DWI,TSTET2,FLAIR,FFE T2,FFE T1 prima e dopo gadolinio x vena (Dotarem 12 ml ev) nei tre piani dello spazio.
La presenza di dispositivi odontoiatrici metallici condiziona il risultato iconografico della sequenza DWI nella quale non sono apprezzabili perarltro focolai di restrizione.
Nelle restanti sequenze non alterazioni significative di morfologia e segnale a sede sottotentoriale,la posizione lievemente caudalizzata del polo inferiore delle tonsille cerebellari associata a modesta angolazione dell'obex non sembra configurare una sindrome di Arnold Chiari:correlazioni con la clinica.
A sede sopratentoriale un piccolo focolaio di iperintesità T2 e FLAIR nella sostanza bianca sottocorticale frontale media di destra sembra riferibile a generica gliosi.
Fini calcificazioni bipallidali.
Strutture della linea mediana in asse.
Spazi liquorali nei limiti
Non segno patologico potenziamento del segnale dopo gadolinio in vena.
Che significa ciò?a distanza di un mese ha ancora sbandamenti ronzii e fischi nelle orecchie e mal di testa,la sua età e 51 anni,
in attesa di un riscontro grazie.
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
si tratta di un esame sostanzialmente normale.
Chiaramente senza vedere il CD mi devo fidare del referto del Neuroradiologo.
Il focolaio di gliosi può essere una cicatrice più o meno vecchia riferibile ad un trauma o più probabilmente ad un microinfarto cerebrale datato: tanto più che non c'è presa di contrasto dopo somministrazione di Gadolinio.
In quanto all'abbassamento delle tonsille cerebellari, è un reperto tutt'altro che infrequente e se non vi sono correlazioni con la clinica, data anche la descritta esiguità del quadro RM, non si piò parlare di Sindrome di Arnold Chiari. Il truro andrebbe ovviamente visto.
Sarebbe stato utile che sua sorella avesse eseguito uno studio in angio RM dei vasi del collo e del cricolo intracranico e mi chiedo perchè non sia stato fatto nella stessa seduta con una bobina testa -collo.
Provveda quindi alla valutazione almeno dei TSA con un color doppler per evidenziare se ci siano placche ateromasiche a livello sel circolo carotideo o disturbi del flusso a livello delle vertebrali.
Credo che il quadro otoiatrico vada inquadrato da un ORL.
Faccia sapere se vorrà.
cari saluti,
Dott. Caldarola.
si tratta di un esame sostanzialmente normale.
Chiaramente senza vedere il CD mi devo fidare del referto del Neuroradiologo.
Il focolaio di gliosi può essere una cicatrice più o meno vecchia riferibile ad un trauma o più probabilmente ad un microinfarto cerebrale datato: tanto più che non c'è presa di contrasto dopo somministrazione di Gadolinio.
In quanto all'abbassamento delle tonsille cerebellari, è un reperto tutt'altro che infrequente e se non vi sono correlazioni con la clinica, data anche la descritta esiguità del quadro RM, non si piò parlare di Sindrome di Arnold Chiari. Il truro andrebbe ovviamente visto.
Sarebbe stato utile che sua sorella avesse eseguito uno studio in angio RM dei vasi del collo e del cricolo intracranico e mi chiedo perchè non sia stato fatto nella stessa seduta con una bobina testa -collo.
Provveda quindi alla valutazione almeno dei TSA con un color doppler per evidenziare se ci siano placche ateromasiche a livello sel circolo carotideo o disturbi del flusso a livello delle vertebrali.
Credo che il quadro otoiatrico vada inquadrato da un ORL.
Faccia sapere se vorrà.
cari saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 23/03/2017.
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