hiv e sintomi similinfluenzali

Buonasera medici,
sono oppresso dal pensiero di avere contratto l'hiv. Circa dieci giorni fa ho avuto un rapporto orale non protetto e uno anale protetto (io ero parte attiva), la ragazza comunque non era una prostituta. Purtroppo, durante la fellatio, la pelle al di sotto del glande, ma comunque sull'asta, si è leggermente lesionata, senza perdita di sangue. Lei comunque non aveva lesioni in bocca. Ora, passato questo tempo, ho sintomi quasi influenzali, senza febbre. Prendo la tachipirina da due giorni circa, tre compresse al dì.
Alla fine del rapporto poi, pensando che il preservativo si fosse rotto, una volta toltolo, l'ho spremuto tra indice e pollice per controllare se ci fossero buchi da cui lo sperma potesse fuoriuscire. Fortunatamente niente.
Vorrei dunque chiedere:

- a che livello di rischio sono?
- se questi sintomi sono dovuti a sieroconversione, eseguire il test adesso non darebbe comunque certezze, dato che la sieroconversione è avvenuta? (questa è la domanda principale, visto che su internet non si trova risposta...)
- nella prima settimana dopo il rapporto a rischio, si è più contagiosi o non lo si è affatto?

vi ringrazio delle risposte.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
le rispondo per punti:
1) Relativamente alla fellatio ricevuta non protetta e all'HIV il rischio è infimo ma non è nullo.
Resta invece un rischio "sostanzioso" per tutte le altre MST, sempre che la ragazza le avesse.
2) Se lei avesse una sieroconversione in atto l'esecuzione anche del test HIV di IV generazione, dopo appena una settimana, servirebbe a nulla.
Tenga presente che lei riferisce i sintomi di una banale sindrome influenzale che sto vedendo frequentemente in questi giorni e che la "sindrome da sieroconversione" è una entità libresca ( la può trovare sui testi di infettivoogia) ma non si manifesta quasi mai clinicamente.
3) Il terzo punto non si può affrontare in un post e senza che l'interlocutore abbia conoscenze assai profonde di Virologia, Immunologia, Biologia Molecolare.
Le possiamo dire che, se ha una partner con cui consuma rapporti sessuali, è bene che fino a quando farà il test ( a 40gg dal rapporto) gli stessi siano protetti con il condom.
Le consiglio peraltro di rivolgersi ad un centro per MST della sua città per essere seguito in totale rispetto della Privacy o di affidarsi ad un Infettivologo di sua fiducia.
E di affrontare la situazione senza cadere nel panico: sicuramente non avrà conseguenze da questo rapporto ma per esserne certo deve fare i giusti esami ai giusti tempi.
Il rapporto anale ovviamente è stato ben protetto dal profilattico, che non previene comunque la Sifilide, l'infezione da HPV, e altre patologie virali e batteriche poco temibili (Herpes Simplex, Ulcera molle, Mollusco contagioso, per citare le più statisticamente frequenti).
Cordialità.
Caldarola.

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