Tumefazione nucale persistente

Buongiorno, sono un ragazzo di 21 anni normalmente sano.
Volevo chiedere un consulto a causa di una tumefazione nucale che persiste ormai da 13 giorni. Ho già preso appuntamento dal mio medico di famiglia, ma essendo l'appuntamento lunedì 7 e io abbastanza ansioso per le ricerche su internet (ahimé non ho saputo resistere) vorrei sentire già da prima se possibile l'opinione di professionisti.
La tumefazione di cui parlo è circa in regione nucale, dietro al margine posteriore dello sternocleidomastoideo. Si è presentata al mio risveglio la mattina del 24 dolente e alla palpazione di forma ovoidale, di un paio di centimetri, ma non esattamente misurabile. Ho pensato per la zona e il dolore a un linfonodo cervicale posteriore infiammato, ma non sono riuscito a identificarne la causa.
Passati due o tre giorni credo sia opportuno indicare che sono stato colto da un lieve raffreddore da cui credo di essere guarito.
Il giorno successivo il dolore era diminuito ma ancora presente, e il terzo giorno è scomparso. Da allora però non ho notato che la tumefazione diminuisse di diametro, e si presenta correntemente mobile alla palpazione su piani superiori e inferiori, di forma ovoidale con il maggiore diametro di circa 1,5cm, dai margini lisci e regolari e credo piuttosto elastica nella consistenza anche se la mia esperienza non è tale da averne la certezza e non più dolorante né dolorabile. Persistendo da 2 settimane ormai in una regione che in me non è mai stata caratteristica di attivazione in normali affezioni respiratorie sto diventando leggermente nervoso, con la preoccupazione che data la mobilità, la regione e la consistenza possa trattarsi di linfoma.
So che probabilmente le mie preoccupazioni sono infondate, ma vorrei comunque un opinione professionale. Ringrazio tutti per il tempo dedicatomi!
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Dr. Paolo Alberto Brachi Medico di base 129 1
Complimenti per la perfetta descrizione della tumefazione retronucale.Potrebbe essere espressione di una semplice infiammazione delle alte vie: a volte un linfonodo,dopo che è stato attivato da un processo infiammatorio e/o infettivo, aumenta le proprie dimensioni anche per tempi lunghi.Per togliersi ogni dubbio basta una semplice ecografia dei linfatici laterocervicali (ovviamente utile un precedente banale esame dell'orofaringe da parte del medico curante).

Dr. Paoloalberto Brachi

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della tempestiva risposta! Sarò più tranquillo in attesa della visita. È possibile comunque che una ripetuta palpazione e stimolazione tattile rallentino il ritorno alle dimensioni normali?
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Dr. Paolo Alberto Brachi Medico di base 129 1
Non c'è assolutamente motivo di una "ripetuta" palpazione.Come detto in precedenza alcuni linfonodi dopo stimolazione infiammatoria possono rimanere anche per tempi lunghi"ipertrofici" cioè con dimensioni maggiori della norma.Devono essere ,almeno all'inizio,PERIODICAMENTE VALUTATI RILEVANDO LE CARATTERISTICHE STRUTTURALI,EVENTUALI ADERENZE AI PIANI MUSCOLARI ETC. : lascerei al medico curante ,almeno al'inizio tale compito.

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