Postumi da infortunio

Salve, premetto che scrivo a nome e per conto di mio suocero di anni 58 che nel mese di luglio u.s. mentre era a piedi a ciglio strada e stato investito da dietro da un ragazzo in sella alla bicicletta che l’ha fatto cadere brutalmente a terra con torsione della gamba sx e conseguente attenuazione della caduta con mano e braccio dx.
Recatosi al P.S. le radiografie escludevano fratture e pertanto veniva “liquidato” con 7 gg di prognosi s.c. Visto l’acutizzarsi del dolore sia alla gamba/ginocchio e sia al braccio/spalla dx, effettuava visita da specialista ortopedico che concludeva:
“trauma contusivo spalla dx con interessamento cuffia rotatori (tendine del sovraspinato) – trauma contusivo/discorsivo ginocchio sx con sospetta lesione del M.M. (menisco mediale) versamento articolare- trauma contusivo tibio – tarsica sx”.
Si consiglia RMN ginocchio sx ed ecografia spalla dx. Gli esami strumentali di cui sopra evidenziavano: RMN - Frattura del corno posteriore del menisco mediale affiorante sul versante tibiale. Ecografia – Lesione parcellare dello spessore di mm. 2 circa a livello della limitante bursale del tendine sovraspinato.Il tendine sottoscapolare appare disomogeneo come da postumi distrattivi. Ebbene a seguito di ciò, effettuava cicli di fisioterapia, laser e tekar terapia alla spalla dx e proseguiva l’infortunio per una totale di circa 90 gg. dall’accaduto, chiudendo il referto medico con postumi da valutarsi nelle opportune sedi. Ora, considerato che mio suocero non è intenzionato né ad operarsi al ginocchio per asportazione del frammento di menisco (come consigliato) ne a rivolgersi ad un legale al fine di gestire al meglio la pratica di risarcimento danni e ne tanto meno effettuare perizia medico legale di parte, poiché convinto non serva a nulla e soprattutto non intenzionato ad anticipare altro denaro non sapendo se mai lo riprenderà, considerato che ne il sottoscritto ne la figlia riusciranno probabilmente a fargli cambiare idea in merito, vorrei il Vostro parere su una possibile valutazione del danno fisico subito e relativi postumi invalidanti rimasti. In pratica, visto che non abbiamo in mano nulla, eccetto ovviamente la documentazione medica di cui sopra, pur capendo la difficoltà oggettiva di esprimere una valutazione medico legale basandosi su quanto sopra descritto senza poter vedere il paziente, al fine di evitare “fregature” o sottovalutazione eccessiva nella quantificazione dell’eventuale indennizzo spettante da parte del medico legale di controparte, gradirei sapere se tali ed evidenti ed oggettivi danni fisici (rottura menisco e parziale rottura tendine) siano in qualche modo “tabellati” ovvero vi sia una determinata percentuale di I.P. sotto cui non scendere e quindi poter pretendere. Sperando di essere stato esaustivo nell’argomentare l’accaduto, porgo distinti saluti.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99 53
Gentile Signore,

"pur capendo la difficoltà oggettiva di esprimere una valutazione medico legale basandosi su quanto sopra descritto senza poter vedere il paziente"

infatti, è proprio così, impossibile esprimere una valutazione senza una visita; sarebbe come se il suo medico di famiglia le prescrivesse un antibiotico sapendo al telefono che lei ha la febbre (banale influenza? broncopolmonite?)
Inoltre, bisognerebbe appurare in quali condizioni fosse la cuffia dei rotatori prima di questa caduta.

Mi spiace non poterla accontentare.

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it