Cardiopatia

Ho 58 anni e sono uomo. Ho avuto un infarto acuto del miocardio, trattato con intervento di PTCA - Stent per rivascolarizzazione coronarica e cardiopatia ischemica multivasale. Dopo circa 3 mesi ho eseguito un ECG da Sforzo che è stato interrotto a 4 minuti e 58 secondi per marcata dispnea associata a iniziale sottolivellamento del quadro St (1,6) con, all'atto dell'interruzione, 132 battiti al minuto (frequenza base all'inizio 58). Può detto esame essere ritenuto valido ed unico elemento sufficiente a determinarmi una invalidità permanente pari solo al 25% da parte di una Società assicuratrice? Grazie
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Dr. Andrea Mancini Medico legale 742 29
Gent. Utente,
da come pone la domanda presumibilmente è titolare di una polizza malattia con franchigia al 25%.
L'invalidità, in questo caso, ritengo si dovrebbe valutare non solo su una prova da sforzo ma anche mediante ecocardiogramma con valutazione della frazione di eiezione.
La disamina dei due dati strumentali unitamente alla visita clinica potrà fornire un quadro più preciso per proporre una percentuale di invalidità.
Buona serata

Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni

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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Gentile Utente,
superando per un attimo la motivazione che l'ha spinta a porre la Sua richiesta di consulto su questo Sito, mi permetto di suggerirLe, qualora il Suo cardiologo di fiducia non l'abbia ancora fatto, di completare la valutazione clinico-strumentale della Sua patologia. Infatti, il risultato della prova da sforzo suggerisce che non vi sia stata una completa guarigione e che bisognerebbe integrare quanto fatto finora con ulteriori indagini strumentali (eco-stress, miocardioscintigrafia, eventuale nuova coronarografia) per scegliere la terapia più indicata nel Suo caso.
Cordiali saluti
Infarto

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