Help! non so cosa fare!

Buongiorno, sono affetto da:
1.Poliomielite all’età 1° anno, con paresi arti inferiori, arto superiore sinistro e TRONCO. Sottoposto a ripetuti interventi chirurgici: allungamento arto inf dx (età 3 anni), correzione di valgismo al gin. sx (età 12anni), trapianto bicipite femorale gamba dx (età 25 anni). Ma ancora con gravi limitazioni funzionali della deambulazione con bascullamento del bacino e risalita della cresta iliaca destra, deambulo con gravi difficoltà, con l’ausilio di protesi esterne rimovibili, con appoggio obbligato, con andatura auserina, severa instabilità, lentezza del passo e con aiuto permanente di terze persone.
2.Marcata ipotrofìa e ipotonia muscolatura lombare e paravertebrale per sofferenza neurogena da denervazione che coinvolge i muscoli del tronco, e sofferenza neurogena riguardante i muscoli degli arti inferiori e dell'arto superiore sinistro;
3.Marcata rotoscoliosi dorso-lombare, e cifoscoliosi dorsale con vivo dolore ai movimenti passivi di tutto il rachide (NON POSSO STARE SEDUTO), diminuita espansibilità toracica con conseguenti difficoltà respiratorie;
4.Protrusioni discali multiple cervicali e lombari, con alcune discopatie;
5.Crolli vertebrali multipli al rachide dorsale da osteoporosi;
6.Spondiloartrosi diffusa deformante;
7.Periartrite scapolo-omerale destra;
8.Ginocchio destro con gonartrosi e restringimento della porzione mediale femore-tibiale, patella bassa e dismorfica, con irregolarità del tendine rotuleo;
9.Marcata osteoporosi bacino e anca sinistra con coxoartrosi e coxoalgia;
10.Tendinite degenerativa e peritendinite agli arti superiori con lesione a tutto spessore ed igroma di cm.2 su polso destro (ECCESSIVO UTILIZZO);
11.Vasculopatia arteriosa e venosa agli arti inferiori con pregressa trombosi venosa profonda arti inferiori;
12.Incontinenza urinaria vescicale per neuropatia e prostatite cronica;
13.Sindrome ansioso-depressiva endo-reattiva, complicata da turbe della memoria e della concentrazione e frequenti episodi di confusione mentale;
14.Malattia da reflusso gastro-esofageo con pregressa esofagite;
15.Prostatite recidivante con prostata 90 cc di volume con grosso lobo mediano;
Pratico terapia antalgica con morfina per dolori a tutta la colonna vertebrale, in particolare alla lombare.
Porto i seguenti ausili protesici:
 Tutore intera gamba sx
 Tutore ginocchio dx
 Busto per contenimento spinale
Mi è stata reiterala la richiesta all’INPS di “PENSIONE DI INVALIDITA’”, che devo fare? In queste condizioni non posso lavorare e, di conseguenza, non ho di che vivere!
Ho il 100% invalidità e L.104 c3 a3. Non mi aiutano a vivere... Ho lavorato per 30 anni come impiegato in azienda privata.
Grazie!
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

al quesito che Lei pone purtroppo posso dare soltanto risposta, dal punto di vista medico-legale, per quanto riguarda le procedure in caso di rigetto dell'istanza da parte dell'INPS.
Entro 90 giorni dalla ricezione della comunicazione dell'Ente Assicurativo si può presentare ricorso motivato al Comitato Provinciale dell'INPS.
Tali ricorsi possono essere presentati anche on line.
http://www.inps.it/bussola/visualizzadoc.aspx?svirtualurl=%2Fcircolari%2Fcircolare%20numero%2032%20del%2010-02-2011.htm
Le suggerisco tuttavia di rivolgersi, per tali aspetti, ad un Ente di Patronato di Sua fiducia.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, ma del ricorso ho già saputo dal patronato.
Chiarisco meglio la domanda, che per mancanza di spazio era poco chiara.
Con le patologie che ho elencato nella precedente e con la evidenti deficienze fisiche che si possono immaginare, mi chiedo:
Come mai hanno reiterato la richiesta all’INPS di “PENSIONE DI INVALIDITA'". Legalmente come posso difendermi?
Grazie!

[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

per quanto è a mia conoscenza, esclusivamente con il ricorso giudiziale.

Ancora Distinti Saluti.
[#4]
Utente
Utente
Gentilissimo,
ho modo di conoscere il motivo per la quale hanno rigettato la mia domanda?
c'è un verbale che ha redatto la commissione?
in questo verbale scrivono i motivi del rigetto?
posso chiederne una copia?
può essermi utile per impiantare il ricorso giudiziale?

Per le patologie insorte a causa della postura assunta durante il lavorio, potrei fare istanza per malattia professionale all'INAIL?


p.s.: questa settimana ho fatto 4 visite: Neurologica, Neuro-Fisiatrica, Angiologica e Urologica. Mi è stata diagnosticata una chiara sindrome POST-POLIO in fase assolutamente ATTIVA!




La ringrazio
[#5]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

considerate le infermità che Lei elenca ai punti 1., 2., 3., 4., 5. e 6. dell'elenco nel Suo primo quesito, a mio parere non sussistono i presupposti per poter presentare istanza per malattia professionale INAIL.

Per quanto riguarda la pratica di inabilità INPS, può presentare istanza di accesso agli atti, richiedendo copia di tutta la documentazione, amministrativa e sanitaria, che riguarda il Suo caso.

Distinti Saluti.
[#6]
Utente
Utente
Grazie!
è stato molto utile e chiaro.
Ultime domande:
- riguardo l'INAIL, avrei provato a fare istanza per le patologie ai punti 10 e 11!
- riguardo la documentazione dell'INPS, devo presentare istanza tramite il mio Avvocato?
Sempre grazie!
[#7]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

per le patologie ai punti 10. e 11. del precedente elenco, può provare a presentare all'INAIL istanza di riconoscimento di malattia professionale; a mio parere è più facile che venga riconosciuta nel caso del punto 10., considerata l'attività impiegatizia da Lei svolta in passato.

L'istanza di accesso agli atti può anche essere presentata personalmente.
http://www.moduli.it/richiesta-di-accesso-agli-atti-e-ai-documenti-amministrativi-f-5791

Ancora Distinti Saluti.

[#8]
Utente
Utente
Gentilissimo. Grazie
[#9]
Utente
Utente
Buongiorno, ho sottoposto ad un Medico Legale tutta la mia documentazione sanitaria. Mi ha rilasciato una relazione dove, alla fine, scrive: "Le suddette patologie impediscono al Sig. XX di svolgere qualunque attività lavorativa proficua per cui ha diritto alla pensione di inabilità a mente della L.222/84".
Le mie domande sono le seguenti:
- Cosa si vuol intendere con "impediscono di svolgere qualunque attività lavorativa proficua"?
- La formula scritta dal medico legale è equiparabile a quella che leggo nel sito dell'INPS: "assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa"?
Ringrazio anticipatamente chiunque risponda.
[#10]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

Rispondo prima al Suo secondo quesito, e poi di conseguenza al primo.

- In effetti la formula che il Collega ha impiegato si riferisce all'art.2 della Legge 222/84, in cui viene definita la condizione di "inabile", al cui verificarsi consegue il riconoscimento della pensione di inabilità INPS.

Vi è tuttavia in più il termine "proficua", che significa "tale da produrre guadagno".
Questo termine si usava con la normativa pensionistica INPS antecedente alla Legge 222/84, in cui il presupposto era appunto l"incapacità a proficuo lavoro", e si usa ancora nella pensionistica INPDAP, a mio parere abbastanza impropriamente (in quanto paradossalmente anche una persona fisicamente e psichicamente sana, ma pigra, sarebbe incapace di lavorare proficuamente).

In tale senso tuttavia, anche lo stato di disoccupazione, provocato dall'offerta carente sul mercato del lavoro, determinava incapacità al guadagno, per cui nella successiva normativa previdenziale si è ritenuto di considerare esclusivamente l'aspetto sanitario, e non quello lavorativo, ai fini dell'assegno e della pensione di invalidità.

Distinti Saluti.

Distinti Saluti.

[#11]
Utente
Utente
Tantissime grazie Dr. Mascotti! come sempre gentile e chiaro.
Volevo renderla partecipe delle ulteriori patologie diagnosticate in questo ultimo periodo da aggiungere a quelle già elencate:
- sec. classificazione Genanti si evidenza deformazione a "cuneo" di grado severo-moderato del soma di.D6, D7 e D11 compatibile con frattura di natura osteoporotica (nota 79), da trattare con Forsteo.
- severa sindrome postpolio, in fase estremamente attiva:
- vescica assolutamente insensibile, con assenza di capacità detrusoriale,
- all'es. elettromiografico presenza di potenziali da reinnervazione recente: testimonianza oggettiva di depauperamento neuronale con tentavi di compenso non funzionali.
Eppure, secondo l'INPS, posso lavorare!!!!!!!

Saluti
[#12]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

il problema, purtroppo, non è quello di poter o non poter lavorare.
Nella mia piccola esperienza ho verificato che persone con importanti limitazioni per patologie gravi non vogliono lasciare il proprio lavoro, e minimizzano i loro problemi di salute. Viceversa, altri che hanno infermità minime non riescono a lavorare "proficuamente", come in precedenza si diceva.
Il parametro principale di riferimento secondo me sta nella <motivazione al lavoro>.
Mi spiego meglio: una persona affetta da infermità, se ha modo di lavorare in un lavoro "confacente" (cioè un lavoro che si adatti a quelle infermità in modo da poter essere svolto senza disagio, ed in più essere gratificante, non solo economicamente) avrà tutte le motivazioni positive per poter proseguire il lavoro, nonostante le proprie infermità.
Viceversa, succede che chi si trova ad essere affetto da malattia invalidante (al di là di tutti i benefici sbandierati per invalidi, inabili, handicappati ecc...) non viene tutelato a sufficienza nello svolgimento della propria attività lavorativa, e quindi tende ad abbandonarla, perdendo quindi anche gli stimoli per poter essere reinserito nel mondo del lavoro, e rimanendo sospeso al sottile filo dell'assistenza, che è facile recidere, tanto più nei periodi di "crisi economica".
Le auguro comunque in primo luogo di non avere ulteriori aggravamenti delle condizioni cliniche, e quindi di poter ottenere quanto Le spetta secondo equità.

Ancora Distinti Saluti.


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