Infarto miocardico acuto

Salve,e grazie in anticipo per la risposta.Io ho avuto un infarto miocadico acuto sul lavoroil 25 11 2011,il ricovero in terapia intensiva dell UTIC riconosciuto dall'inail come infortunio.Ho avuto due interventi di angioplastica coronarica con buona riapertura dei vasi,comunque nonostaznte tutto questo io non sono più lo stesso.La mia diagnosi è cardiopatia ischemica cronica.Io in seguito a questo ho perso il lavoro,perchè ero a tempo determinato,il contratto mi scadeva il 30 11 2011,però con la promessa di assunzione a tempo indeterminato da parte dell'azienda qui prestavo lavoro tramite agenzia.Rimasto in infortunio fino al 14 03 2012,al mio ritorno,nonostante tutte le belle parole fatte prima mi sono sentito rispondere che non avevano più bisogno di mè.Il giorno 02 05 2012 ho fatto il test da sforzo,fermato per ecessivo rialzo pressorio,180-120,conl'aggiunta di un'ulteriore pastiglia.Al mattino,Plavix, Lansoprazolo ,Triatek,Epinitril cerotti,al mezzogiorno Cardirene,sono allergico alla cardioaspirina,Eskim,alla sera Totalip. L'INAIL,mi ha già liquidato un'acconto di danno biologico di euro 3400,volevo chiedere se secondo voi ho diritto ad un'ulteriore rimborso e se si di quanto all'incirca,e se ho diritto ad un collocamento mirato.Dovrei essere chiamato per la visita entro settembre.grazie per la cortese attenzione.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

per aver diritto all'iscrizione alle liste per il collocamento mirato è necessario che l'INAIL accerti un grado di invalidità superiore al 33%, oltre alla condizione di disoccupazione.
Per quanto attiene alla congruità degli importi che Le sono stati liquidati, che dipendono sia dalla percentuale di danno biologico riconosciuto, sia dalla retribuzione per contratto, (il Dlgs. 38/2000 per i casi avvenuti successivamente al 25 luglio 2000 prevede l’erogazione di un indennizzo in capitale per i casi di menomazione di grado compreso tra 6% e 15% e di una rendita diretta per i casi di grado pari o superiore al 16%), Le suggerisco di rivolgersi ad un Ente di Patronato.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta,però non mi è chiaro se il calcolo danno biologico e punteggio invalidità sono la stessa cosa.In poche parole,se l'INAIL mi riconosce il 34%di invalidità,questo 34%mi viene riconosciuto anche come danno biologico?E c'è diversità di calcolo dal punteggio INPS,perchè mi sembra che quello sia del 46%.Distinti saluti e grazie.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

dal 25 luglio 2000 l'invalidità permanente in infortuni sul lavoro viene valutata dall'INAIL in termini di "danno biologico" (in precedenza si valutava la perdita di "attitudine al lavoro").
Quindi il cosiddetto punteggio di invalidità che l'INAIL attribuisce corrisponde al danno biologico subìto nell'evento infortunistico.

In ambito assicurativo INPS il criterio di valutazione dell'invalidità permanente è completamente diverso, in quanto ai sensi della Legge 222/84 viene considerato invalido l'assicurato che presenta "riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini a meno di un terzo".
Ne consegue che il valore di 46% non è da riferire ad invalidità INPS, in quanto la valutazione non prevede percentuali intermedie, ma è del tipo "tutto o niente", cioè "riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo= invalido" / altrimenti= non invalido".

A titolo informativo, sarebbe interessante conoscere le circostanze in cui è avvenuto il Suo infortunio, in quanto solitamente l'INAIL non riconosce la causa violenta,a meno di casi particolari, per gli eventi cardiaci acuti durante l'attività lavorativa.

Ancora Distinti Saluti.
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Utente
Utente
Salve,ora le spiego le circostanze.Io stavo svolgendo il mio lavoro di carrellista nel turno pomeridiano,erano circa le 21.00,dopo aver scaricato un macchinario fuori ,sono rientrato all'interno del capannone,ho spostato un'altro pezzo di montaggio per metterlo in posizione di lavoro,(sempre con il carrello elevatore),quando ho visto 2 miei compagni che stavano spostando un carrello di circa 12-15 quintali,da soli.Allora ho abbandonato il muletto e mi sono precipitato ad aiutarli,il primo carrello ho sentito il dolore, (Angina)il secondo carrello,ho cominciato a sudare,tremare,e sono svenuto.Lo sforzo sostenuto è simile a quello di spingere un'automobile per farla partire a strappo.I carrelli sono quelli con le ruote piene,per lo spostamento di carichi pesanti.Distinti saluti.Grazie.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

la ringrazio per il chiarimento, che è di utilità per aggiornarci sugli orientamenti INAIL in materia infortunistica.
In effetti nel Suo caso si è trattato di un "atto di forza" straordinario, che può quindi rientrare fra le "cause violente" richieste dalla definizione di infortunio.

Ancora Distitnti Saluti.
Infarto

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