Frattura del braccio bimbo di 6 anni.
Buongiorno.
Mio nipote, di 6 anni appena compiuti, domenica scorsa ha avuto un incidente in un maneggio dove i bambini possono provare a montare sotto la guida di personale specializzato. Preciso che in questo maneggio viene effettuata anche l'ippoterapia su bambini disabili e quindi è (dovrebbe essere) in grado di garantire la massima affidabilità della struttura e degli animali impiegati.
Mio nipote è salito in sella ad un cavallo adulto, tenuto per le briglie dall'istruttore che lo faceva camminare al passo. Ad un certo punto l'animale è inciampato in una piccola buca del terreno, si è imbizzarrito, ha strappato le briglie all'istruttore e si è messo a galoppare all'impazzata.
Il bambino è miracolosamente riuscito a rimanere aggrappato alla sella, pur terrorizzato.
Solo dopo ben tre giri di pista il personale del maneggio è riuscito a frenare il cavallo, che con un ultimo scarto ha però fatto cadere mio nipote, il quale ha riportato la frattura scomposta del polso, del radio e dell'ulna.
Il bambino è stato operato la mattina dopo per ricomporre le tre fratture con un intervento ha richiesto due incisioni di circa 12 cm lungo l'avambraccio. Dovrà portare il gesso per 40 giorni e successivamente verrà sottoposto ad un'ulteriore operazione per togliere i fili di acciaio inseriti nel braccio.
Mia sorella e suo marito, genitori del bambino, si sono rivolti ad un avvocato per chiedere il risarcimento dei danni al gestore del maneggio, il quale è naturalmente assicurato.
Mio nipote, oltre al danno fisico, ha riportato un trauma psicologico importante: da quando è accaduto l'incidente è spaventato, soffre di terribili incubi dai quali si sveglia urlando, scoppia a piangere improvvisamente e in generale manifesta uno stato di agitazione permanente.
Vorrei pertanto sapere se in questi casi, trattandosi di un bimbo piccolo, è previsto anche il risarcimento del danno psicologico e che tipo di documentazione bisognerebbe produrre per certificarlo.
Vorrei inoltre sapere se questo tipo di incidenti vanno denunciati anche all'autorità giudiziaria oppure se è sufficiente la segnalazione, con i relativi documenti medici, al soggetto responsabile del danno (cioè il gestore del maneggio).
Chiedo altresì se ci sono parametri prefissati per calcolare i danni subiti dai bambini in un incidente di questo tipo.
Ringrazio sentitamente per l'attenzione.
Mio nipote, di 6 anni appena compiuti, domenica scorsa ha avuto un incidente in un maneggio dove i bambini possono provare a montare sotto la guida di personale specializzato. Preciso che in questo maneggio viene effettuata anche l'ippoterapia su bambini disabili e quindi è (dovrebbe essere) in grado di garantire la massima affidabilità della struttura e degli animali impiegati.
Mio nipote è salito in sella ad un cavallo adulto, tenuto per le briglie dall'istruttore che lo faceva camminare al passo. Ad un certo punto l'animale è inciampato in una piccola buca del terreno, si è imbizzarrito, ha strappato le briglie all'istruttore e si è messo a galoppare all'impazzata.
Il bambino è miracolosamente riuscito a rimanere aggrappato alla sella, pur terrorizzato.
Solo dopo ben tre giri di pista il personale del maneggio è riuscito a frenare il cavallo, che con un ultimo scarto ha però fatto cadere mio nipote, il quale ha riportato la frattura scomposta del polso, del radio e dell'ulna.
Il bambino è stato operato la mattina dopo per ricomporre le tre fratture con un intervento ha richiesto due incisioni di circa 12 cm lungo l'avambraccio. Dovrà portare il gesso per 40 giorni e successivamente verrà sottoposto ad un'ulteriore operazione per togliere i fili di acciaio inseriti nel braccio.
Mia sorella e suo marito, genitori del bambino, si sono rivolti ad un avvocato per chiedere il risarcimento dei danni al gestore del maneggio, il quale è naturalmente assicurato.
Mio nipote, oltre al danno fisico, ha riportato un trauma psicologico importante: da quando è accaduto l'incidente è spaventato, soffre di terribili incubi dai quali si sveglia urlando, scoppia a piangere improvvisamente e in generale manifesta uno stato di agitazione permanente.
Vorrei pertanto sapere se in questi casi, trattandosi di un bimbo piccolo, è previsto anche il risarcimento del danno psicologico e che tipo di documentazione bisognerebbe produrre per certificarlo.
Vorrei inoltre sapere se questo tipo di incidenti vanno denunciati anche all'autorità giudiziaria oppure se è sufficiente la segnalazione, con i relativi documenti medici, al soggetto responsabile del danno (cioè il gestore del maneggio).
Chiedo altresì se ci sono parametri prefissati per calcolare i danni subiti dai bambini in un incidente di questo tipo.
Ringrazio sentitamente per l'attenzione.
[#1]
Gentile Signora,
non è necessaria la denuncia all'Autorità Giudiziaria; è sufficiente la segnalazione al gestore del maneggio (ma a questa presumo che ci avrà già pensato il suo avvocato).
E' prematuro ipotizzare un danno psicologico permanente; è naturale che il bimbo si sia spaventato e abbia incubi notturni; quasi sicuramente col passare del tempo rielaborerà il trauma e la situazione psicologica si normalizzerà.
Non vi sono parametri prefissati per la valutazione del danno fisico permanente; questo potrà essere valutato solo quando la frattura si sarà stabilizzata e dipenderà da quanta limitazione dei movimenti del polso residuerà.
Il danno da risarcire, ammessa la responsabilità del gestore, comprenderà:
- il periodo di malattia necessario per la guarigione (danno biologico temporaneo);
- i postumi permanenti (danno biologico permanente);
- le spese mediche (queste ultime dovranno tutte essere comprovate dalle relative ricevute e fatture).
danno biologico
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=3
Cordiali saluti.
non è necessaria la denuncia all'Autorità Giudiziaria; è sufficiente la segnalazione al gestore del maneggio (ma a questa presumo che ci avrà già pensato il suo avvocato).
E' prematuro ipotizzare un danno psicologico permanente; è naturale che il bimbo si sia spaventato e abbia incubi notturni; quasi sicuramente col passare del tempo rielaborerà il trauma e la situazione psicologica si normalizzerà.
Non vi sono parametri prefissati per la valutazione del danno fisico permanente; questo potrà essere valutato solo quando la frattura si sarà stabilizzata e dipenderà da quanta limitazione dei movimenti del polso residuerà.
Il danno da risarcire, ammessa la responsabilità del gestore, comprenderà:
- il periodo di malattia necessario per la guarigione (danno biologico temporaneo);
- i postumi permanenti (danno biologico permanente);
- le spese mediche (queste ultime dovranno tutte essere comprovate dalle relative ricevute e fatture).
danno biologico
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Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
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