Artroscopia menisco
Buongiorno, due settimane fa sono stata operata per una lesione al menisco ed hanno riscontrato una condropatia di terzo grado. Mi chiedevo se tale intervento dà diritto ad una invalidità e vorrei inoltre sapere a chi occorre presentare domanda essendo una lavoratrice dipendente (Asl, Inail, Inps?). La rottura sembrerebbe conseguenza di un semplice accovacciamento, che, a causa della degenerazione in atto, ha avuto tale esito; posso comunque inoltrare richiesta di infortunio avendo a disposizione una polizza di questo tipo? Grazie
[#1]
Gentile Signora,
la condizione clinica che Le hanno riconosciuto non dà diritto automaticamente al riconoscimento di una invalidità.
In primo luogo, è necessario che alla "condropatia di 3° grado" si associ una limitazione funzionale dell'articolazione interessata, senza la quale la menomazione non avrebbe rilevanza.
Quindi, è necessario tener presente che esitono diverse fattispecie di invalidità, per ciascuna delle quali sono previste agevolazioni ove ricorrano requisiti amministrativi e/o reddituali, oltre che di tipo sanitario; ma tenga presente che non sempre dal riconoscimento di una condizione di "invalido" derivano vantaggi.
In sintesi, esiste l'invalidità pensionistica INPS, per cui è necessario essere assicurati con tale Ente previdenziale ed avere una riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle proprie attitudini a meno di un terzo del totale.
Esiste inoltre l'invalidità civile, per la quale è necessario essere cittadini italiani ed avere una riduzione della capacità lavorativa generica in percentuale minima del 34%, con benefici economici solamente se il reddito personale è inferiore a 4.596,02 €/anno e se la pecentuale riconosciuta è almeno del 74%.
Per entrambe le fattispecie di invalidità l'istanza deve essere presentata al'INPS.
L'INAIL è invece competente per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, ma mi pare di capire che non rientri nel caso che Lei descrive.
Per quanto ulteriormente riferisce relativamente alle circostanze dell'evento lesivo che ha cagionato la menomazione, ed in riferimento alle polizze assicurative private contro gli infortuni, la condropatia di terzo grado non può essere considerata, a mio parere, conseguenza di infortunio; pure una lesione meniscale difficilmente consegue ad una semplice flessione del ginocchio, quale si verifica nell'accovacciamento.
Per ulteriori chiarimenti può consultare i seguenti link:
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/164-invalidita-inps.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/165-infortunio-inail.html
https://www.medicitalia.it/blog/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/2178-la-valutazione-percentuale-dell-invalidita-permanente-in-medicina-legale.html
Distinti Saluti.
la condizione clinica che Le hanno riconosciuto non dà diritto automaticamente al riconoscimento di una invalidità.
In primo luogo, è necessario che alla "condropatia di 3° grado" si associ una limitazione funzionale dell'articolazione interessata, senza la quale la menomazione non avrebbe rilevanza.
Quindi, è necessario tener presente che esitono diverse fattispecie di invalidità, per ciascuna delle quali sono previste agevolazioni ove ricorrano requisiti amministrativi e/o reddituali, oltre che di tipo sanitario; ma tenga presente che non sempre dal riconoscimento di una condizione di "invalido" derivano vantaggi.
In sintesi, esiste l'invalidità pensionistica INPS, per cui è necessario essere assicurati con tale Ente previdenziale ed avere una riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle proprie attitudini a meno di un terzo del totale.
Esiste inoltre l'invalidità civile, per la quale è necessario essere cittadini italiani ed avere una riduzione della capacità lavorativa generica in percentuale minima del 34%, con benefici economici solamente se il reddito personale è inferiore a 4.596,02 €/anno e se la pecentuale riconosciuta è almeno del 74%.
Per entrambe le fattispecie di invalidità l'istanza deve essere presentata al'INPS.
L'INAIL è invece competente per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, ma mi pare di capire che non rientri nel caso che Lei descrive.
Per quanto ulteriormente riferisce relativamente alle circostanze dell'evento lesivo che ha cagionato la menomazione, ed in riferimento alle polizze assicurative private contro gli infortuni, la condropatia di terzo grado non può essere considerata, a mio parere, conseguenza di infortunio; pure una lesione meniscale difficilmente consegue ad una semplice flessione del ginocchio, quale si verifica nell'accovacciamento.
Per ulteriori chiarimenti può consultare i seguenti link:
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/164-invalidita-inps.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/165-infortunio-inail.html
https://www.medicitalia.it/blog/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/2178-la-valutazione-percentuale-dell-invalidita-permanente-in-medicina-legale.html
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo; effettivamente la condropatia non risulta conseguenza di infortunio ma sembrerebbe che la preesistenza della stessa abbia agevolato la rottura meniscale. Quindi in base a quello che dice non credo ci siano gli estremi per alcuna richiesta da parte mia. Grazie ancora, saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.2k visite dal 19/10/2012.
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