Fibrillazione atriale e idoneità alla patente
Salve,
Due righe per richiedere un chiarimento, per quanto possibile.
Mio papà, alcuni anni fa, ha avuto un episodio di fibrillazione atriale senza complicanze (sincope, embolie, ...). Il nostro cardiologo ha ritenuto opportuno sottoporre papà a terapia anticoagulante con il farmaco cumadin.
In questi anni mio papà è sempre stato bene , salvo qualche altro breve episodio di fibrillazione, e le visite annuali cardiologiche hanno sempre evidenziato un cuore in sostanziale buona salute, compatibilmente con l'età ( 85 anni).
In tale contesto, tuttavia, il rinnovo della patente B presenta notevoli incertezze.
Al momento del rinnovo, infatti, siamo nelle mani del medico in servizio presso l'agenzia delle pratiche automobilistiche che, in alcuni casi, autorizza il rinnovo della patente mentre, in altri, richiede l'intervento della commissione esaminatrice per il rilascio dell'idoneità alla guida, con tutte le complicazioni che questa scelta comporta in termini di costi, accertamenti e allungamento dei termini di rinnovo.
Peraltro abbiamo notizia di persone che , non dichiarando nulla, ottengono il rinnovo senza ulteriori verifiche o accertamenti, pur trovandosi in una situazione del tutto analoga a quella di mio papà.
Mi piacerebbe capire, quindi, come stanno effettivamente le cose e se vi è una qualche procedura da seguire in tali circostanze.
Mi potete aiutare?
Grazie.
Due righe per richiedere un chiarimento, per quanto possibile.
Mio papà, alcuni anni fa, ha avuto un episodio di fibrillazione atriale senza complicanze (sincope, embolie, ...). Il nostro cardiologo ha ritenuto opportuno sottoporre papà a terapia anticoagulante con il farmaco cumadin.
In questi anni mio papà è sempre stato bene , salvo qualche altro breve episodio di fibrillazione, e le visite annuali cardiologiche hanno sempre evidenziato un cuore in sostanziale buona salute, compatibilmente con l'età ( 85 anni).
In tale contesto, tuttavia, il rinnovo della patente B presenta notevoli incertezze.
Al momento del rinnovo, infatti, siamo nelle mani del medico in servizio presso l'agenzia delle pratiche automobilistiche che, in alcuni casi, autorizza il rinnovo della patente mentre, in altri, richiede l'intervento della commissione esaminatrice per il rilascio dell'idoneità alla guida, con tutte le complicazioni che questa scelta comporta in termini di costi, accertamenti e allungamento dei termini di rinnovo.
Peraltro abbiamo notizia di persone che , non dichiarando nulla, ottengono il rinnovo senza ulteriori verifiche o accertamenti, pur trovandosi in una situazione del tutto analoga a quella di mio papà.
Mi piacerebbe capire, quindi, come stanno effettivamente le cose e se vi è una qualche procedura da seguire in tali circostanze.
Mi potete aiutare?
Grazie.
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Spett.le Utente,
gli accertamenti clinici e medico-legali che si effettuano in occasione delle visite mediche per l'idoneità alla guida hanno lo scopo di accertare che l'interessato sia in grado di mettersi alla guida del veicolo per cui lo abilita la patente in sicurezza e senza pericoli per sè o per gli altri.
Negare all'anamnesi, in sede di visita di idoneità, le condizioni cliniche che possono pregiudicare la sicurezza nella guida comporta quella che in medicina legale si definisce "dissimulazione": può avere conseguenze penali, amministrative ed anche assicurative.
Ciò premesso, esistono oltre ai cosiddetti "pirati della strada" anche persone che, infischiandosene di tutto e di tutti, si mettono alla guida pur sapendo di non essere in grado di guidare in sicurezza.
Io sconsiglio vivamente, e non potrebbe essere altrimenti in questa sede, di appartenere a questa categoria, pur se la scelta comporta costi, accertamenti e allungamento dei tempi per il rinnovo.
Distinti Saluti.
gli accertamenti clinici e medico-legali che si effettuano in occasione delle visite mediche per l'idoneità alla guida hanno lo scopo di accertare che l'interessato sia in grado di mettersi alla guida del veicolo per cui lo abilita la patente in sicurezza e senza pericoli per sè o per gli altri.
Negare all'anamnesi, in sede di visita di idoneità, le condizioni cliniche che possono pregiudicare la sicurezza nella guida comporta quella che in medicina legale si definisce "dissimulazione": può avere conseguenze penali, amministrative ed anche assicurative.
Ciò premesso, esistono oltre ai cosiddetti "pirati della strada" anche persone che, infischiandosene di tutto e di tutti, si mettono alla guida pur sapendo di non essere in grado di guidare in sicurezza.
Io sconsiglio vivamente, e non potrebbe essere altrimenti in questa sede, di appartenere a questa categoria, pur se la scelta comporta costi, accertamenti e allungamento dei tempi per il rinnovo.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 24.9k visite dal 31/08/2016.
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