Cura erboristica prolungata

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Salve Dottore e complimenti per la rubrica. Sarò breve, nello spirito di essere utile a me stesso e agli altri con questo quesito.

Ecco il quesito in dettaglio: anni fa, in seguito ad un episodio di cervicalgia acuto che mi costrinse a cure ospedaliere per piu' di 2 settimane (dal quale venni dimesso accertando che non era presente alcuna ernia cervicale fortunatamente, nè spostamenti millimetrici delle vertebre!?) mi dedicai ad una lunga riabilitazione, in quanto dopo questo episodio rimasi bloccato nella mobilità temporaneamente all'altezza del collo con l'impossibilità di ruotarlo. Anche il movimento di tutto il corpo, di conseguenza, era limitato e subi' un temporaneo shock. In seguito a numerose sedute di fisioterapia recuperai totalmente e progressivamente la mobilità, con l'unica pecca che periodicamente avevo degli episodi di riacutizzazione della cervicalgia (la cui origine era molto probabilmente ansiogena per il forte stress del periodo in cui avvenne!?). Decisi sotto consiglio medico di rivolgermi alle cure naturali non consultando però alcun omeopata (mio piccolo sbaglio!?). Ho quindi fatto autodiagnosi e, assumendo pastiglie a base di artiglio del diavolo alle dosi tassativamente indicate sulla confezione di una nota azienda nazionale, sono riuscito dopo circa 7-8 mesi di terapia orale continuata a migliorare notevolmente il mio stato di salute articolare che, sottolineo, non è piu' tornato indietro con episodi di riacutizzazione come invece mi succedeva prima della terapia erboristica, di cui ho constatato la reale efficacia e validità.
L'unico mio quesito è: UNA TERAPIA COSI' PROLUNGATA HA POTUTO COMPORTARE DEGLI EFFETTI TOSSICOLOGICI SUL FEGATO E SULL'INTESTINO?? Nel caso, mi consiglia di effettuare qualche esame apposito come accertamento?
Ringraziandola anticipatamente per il consulto, Le porgo cordiali saluti e la ringrazio nella speranza che la mia domanda sia utile a molti in condizioni analoghe alla mia.
Cordialmente.
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Dr. Sandro Morelli Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 258 7
Anche la fitoterapia a lungo andare può dare assuefazione ed eventuali segni di intolleranza. Visto che, come lei dice, non è mai andato da un medico omeopata, questo è il momento buono. Così non avrà più dubbi o paure.

dott. Sandro Morelli