Rene a ferro di cavallo e calcoli renali
buon giorno,
Ormai da un anno e mezzo soffro di dolori all'addome nella zona anteriore, soprattuto in alto a sx appena sotto il diaframma e laterale, ultimamente anche nella zona lombare e nella schiena.
Alla prima ecografia è risultata la classica "renella" al che il medico di base mi ha consigliato di bere molta acqua per espellerla, così ho fatto per circa un anno, bevendo dai due ai tre litri di acqua al giorno.
Da tale terapia non ho tratto molto beneficio e soprattutto all'iniziare dell'estate i dolori sono tornati più fastidiosi, tanto da indurmi a ripetere l'ecografia.
Al che ho scoperto che la renella, non solo era ancora presente ma in due formazioni si era accresciuta tramutandosi in due calcoli del diametro di 3,5 e 5 mm.
Inoltre, cosa che non era stata riscontrata nella prima ecografia, mi è stato diagnosticato il rene a "ferro di cavallo.
Per maggior precisione riporto quì di seguito il referto dell'ecografia addome inferiore:
Rene dx lievemente ptosico, in sede il sn, entrambi a morfologia allungata ed uniti in corrispondenza del loro polo inferiore davanti all'aorta addominale come per reni a ferro di cavallo. Regolari bilateralmente lo spessore e l'ecostruttura parenchimale renale con presenza nei seni renali di qualche spot iperecogeneo di probabile significato microlitiasico, di cui due più evidenti in topografia di calici medi del rene dx di 3,5 e 5 mm, compatibili con iniziali calcoli. Non dilatazione delle vie escretrici.
Vescica distesa, a pareti regolari, senza lesioni vegetanti all'interno nè compressioni estrinseche di significato patologico. Non dilatati gli ureteri prevescicali.
La prostata valutata con scansioni sovrapubiche è di dimensioni normali ( 3,9x3 2 cm).
Aorta e arterie regolari per calibro e decorso. Non liquido libero.
Ora, premesso che mio padre è in dialisi per insufficenza renale causata da rene multicistico e considerato il fatto che l'ecografia si è rivelato un esame poco accurato, visto che non mi era stata riscontrata la suddetta patologia congenita nella prima da me subita, e il medico che l'ha effettuata ha trovato notevoli difficoltà nel vedere a causa del colon pieno d'aria che si sovrapponeva e l'esame è durato a lungo con mio dispiacere, visto che mi arrecava particolarmente dolore data la forte pressione esercitata per ovviare all'aria.
Le porgo cortesemente le seguenti questioni: è il caso di svolgere un esame più accurato, ad esempio una tac e/o altri esami specifici atti ad acclarare in maniera migliore la mia o le mie patologie?
Inoltre volevo chiederle se mi consiglia una visita specialistica nefrologica.Premetto che dagli esami del sangue non risulta insufficienza renale.Inotre, quale terapia mi consiglia per espellere i calcoli o eliminarli ed ovviare alla formazione degli stessi?
La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione e per l'eventuale aiuto che mi saprà dare.
Cordiali saluti
Ormai da un anno e mezzo soffro di dolori all'addome nella zona anteriore, soprattuto in alto a sx appena sotto il diaframma e laterale, ultimamente anche nella zona lombare e nella schiena.
Alla prima ecografia è risultata la classica "renella" al che il medico di base mi ha consigliato di bere molta acqua per espellerla, così ho fatto per circa un anno, bevendo dai due ai tre litri di acqua al giorno.
Da tale terapia non ho tratto molto beneficio e soprattutto all'iniziare dell'estate i dolori sono tornati più fastidiosi, tanto da indurmi a ripetere l'ecografia.
Al che ho scoperto che la renella, non solo era ancora presente ma in due formazioni si era accresciuta tramutandosi in due calcoli del diametro di 3,5 e 5 mm.
Inoltre, cosa che non era stata riscontrata nella prima ecografia, mi è stato diagnosticato il rene a "ferro di cavallo.
Per maggior precisione riporto quì di seguito il referto dell'ecografia addome inferiore:
Rene dx lievemente ptosico, in sede il sn, entrambi a morfologia allungata ed uniti in corrispondenza del loro polo inferiore davanti all'aorta addominale come per reni a ferro di cavallo. Regolari bilateralmente lo spessore e l'ecostruttura parenchimale renale con presenza nei seni renali di qualche spot iperecogeneo di probabile significato microlitiasico, di cui due più evidenti in topografia di calici medi del rene dx di 3,5 e 5 mm, compatibili con iniziali calcoli. Non dilatazione delle vie escretrici.
Vescica distesa, a pareti regolari, senza lesioni vegetanti all'interno nè compressioni estrinseche di significato patologico. Non dilatati gli ureteri prevescicali.
La prostata valutata con scansioni sovrapubiche è di dimensioni normali ( 3,9x3 2 cm).
Aorta e arterie regolari per calibro e decorso. Non liquido libero.
Ora, premesso che mio padre è in dialisi per insufficenza renale causata da rene multicistico e considerato il fatto che l'ecografia si è rivelato un esame poco accurato, visto che non mi era stata riscontrata la suddetta patologia congenita nella prima da me subita, e il medico che l'ha effettuata ha trovato notevoli difficoltà nel vedere a causa del colon pieno d'aria che si sovrapponeva e l'esame è durato a lungo con mio dispiacere, visto che mi arrecava particolarmente dolore data la forte pressione esercitata per ovviare all'aria.
Le porgo cortesemente le seguenti questioni: è il caso di svolgere un esame più accurato, ad esempio una tac e/o altri esami specifici atti ad acclarare in maniera migliore la mia o le mie patologie?
Inoltre volevo chiederle se mi consiglia una visita specialistica nefrologica.Premetto che dagli esami del sangue non risulta insufficienza renale.Inotre, quale terapia mi consiglia per espellere i calcoli o eliminarli ed ovviare alla formazione degli stessi?
La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione e per l'eventuale aiuto che mi saprà dare.
Cordiali saluti
[#1]
Gent.le utente,
i reni a ferro di cavallo sono congeniti e Lei riferisce la sua sintomatologia da 1 aa e mezzo.Se non occorrono complicazioni non vi è alcun bisogno di terapie in soggetti con reni a ferro di cavallo.
I calcoli formatisi nei calici renali sono perlopiù asintomatici e solo quando tendono ad essere espulsi e si impegnano nell'uretere sono causa di coliche renali..
Nei referti delle ecografie da Lei effettuate non si parla mai di dilatazione di pelvi o uretere e quindi non si sopetta una ostruzione delle vie urinarie alte.
Non riferisce inoltre di avere espulso mai calcoli renali.
Da tutto qs quale certezza vi è che la sua sintomatologia sia dovuta ai calcoli o ai reni a ferro di cavallo.
Prima di indagare maggiormente sui reni sarebbe bene escludere magari dal suo medico curante che non vi siano problemi lombari legati ad esempio a scoliosi etc.
Cordiali saluti
i reni a ferro di cavallo sono congeniti e Lei riferisce la sua sintomatologia da 1 aa e mezzo.Se non occorrono complicazioni non vi è alcun bisogno di terapie in soggetti con reni a ferro di cavallo.
I calcoli formatisi nei calici renali sono perlopiù asintomatici e solo quando tendono ad essere espulsi e si impegnano nell'uretere sono causa di coliche renali..
Nei referti delle ecografie da Lei effettuate non si parla mai di dilatazione di pelvi o uretere e quindi non si sopetta una ostruzione delle vie urinarie alte.
Non riferisce inoltre di avere espulso mai calcoli renali.
Da tutto qs quale certezza vi è che la sua sintomatologia sia dovuta ai calcoli o ai reni a ferro di cavallo.
Prima di indagare maggiormente sui reni sarebbe bene escludere magari dal suo medico curante che non vi siano problemi lombari legati ad esempio a scoliosi etc.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14.7k visite dal 27/08/2011.
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