Calcolo di fosfato di magnesio?

Buongiorno.

Sono una ragazza di 24 anni.

Quasi tutta la famiglia di mio padre ha sempre sofferto di reni, insufficienza renale e anche calcolosi.


L'anno scorso, a luglio 2020, vengo ricoverata per coliche renali fortissime, con la diagnosi di un calcolo di 1 cm nell'uretere sx.

Rimango in ospedale 15 giorni, con una terapia espulsiva per allontanare l'idea di un operazione, anche se secondo alcuni medici era necessaria date le dimensioni del calcolo.

Dopo 15 giorni, espello il calcolo, anche con fuoriuscita di sangue che i medici hanno giustificato con il graffiamento delle pareti dell'uretere.

Conclusione: dolori atroci, perdita di peso perchè non riuscivo più a mangiare, rimettevo anche un bicchiere d'acqua, andavo avanti a flebo.

Una volta espulso però tutto è tornato nella norma, compreso il rene che non era più in sofferenza.


A marzo 2021, nuova colica renale, dolori molto meno forti e dopo solo 24 ore espello il calcolo, che confrontato visivamente con quello precedente che ho conservato aveva le stesse dimensioni.

Da un'ecografia di controllo, risulta che ne ho altri molti piccoli e mi è stato consigliato solo di bere di più.


Da giugno fin ora mi capita un fenomeno strano.

Non ho dolori, non ho coliche, nessun sintomo.

Pochi secondi prima di espellere un calcolo, avverto un bruciore alla vescica, vado in bagno ed esce il calcolo.

Senza alcun dolore, e non sono neanche così piccoli.


Il mio urologo mi ha detto che una formazione così veloce e cospicua di calcoli, soprattutto alla mia età, non è normale.

E mi ha indirizzato verso un'endocrinologo, che ha previsto due strade: o tutto ciò dipende dalle paratiroidi, oppure dal mio consumo evidentemente eccessivo di salumi e carne rossa.

Mi ha prescritto una serie di analisi, che sorprendentemente sono tutte ok.

Le paratiroidi, i reni e le urine sono tutte ok, nessun valore sballato.

Hanno inoltre analizzato i calcoli e risultano composti da fosfato di magnesio.


Cosa significa?

Cosa devo fare?

Anche se ormai non ho più dolori, ma potrei convivere con questo problema di formare sempre calcoli?


Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Michele Di Dio Nefrologo 893 33
Mi faccia sapere che esami sulle urine ha fatto? Ha eseguito valutazioni quantitative degli oligoelenti? Ha valutato e quantificato gli inibitori urinari?

Dr. Michele Di Dio

[#2]
Utente
Utente
Non ho svolto questi esami.
Ho svolto la creatininemia, l'e-gfr, creatininuria, glucosio, acido urico, proteine totali, calcemia, calciuria, fosforemia, fosfaturia, proteinuria, diuresi delle 24h, elettroforesi proteica. E sono tutti nella norma.
[#3]
Dr. Michele Di Dio Nefrologo 893 33
Può completare con :ossaluria, citraruria ed elettroliti urinari. Il pH delle urine quanto era?
[#4]
Utente
Utente
"Reazione: acida"
Cosa pensa possa essere?
[#5]
Dr. Michele Di Dio Nefrologo 893 33
I calcoli renali formati da fosforo e magnesio chiamati di "struvite" sono frequentemente associati alle infezioni urinarie, in genere non da E. Coli, e si si accompagnano ad un pH urinario alcalino. Però il pH urinario basso (acido come lei mi riferisce) potrebbe indicare che al momento dell'esame non c'era infezione.
Alcune volte le infezioni urinarie non danno sintomi e quindi passano inosservate, così come regrediscono spontaneamente. Per cui le consiglio di eseguire urinoculture periodiche ogni tre mesi per un anno
Se i calcoli sono legati alle infezioni dovrebbe trovare una positività. Una terapia preventiva in realtà non c'è.
Se esegue subito una urinocoltura e se questa è negativa potrebbe assume "ex adiuvantibus" Monuril bustine:1 a sera per 2 sere di seguito da ripetere ogni 3/4 settimane per 3 mesi. E poi si vedrà