Un nuovo problema

Gentili specialisti, premetto che 11 anni fa sono stato operato di ernia discale L4-L5 e L5-S1, vissuto con incubo per la velocità con cui tutto è avvenuto (20 giorni dal dolore all’operazione). Oggi mi ritrovo con un nuovo problema di ernia discale C6-C7 riscontrata da RM, ho già consultato dei neurochirurghi e ortopedici, con risposte differenti che vanno dalla terapia con collare Philadelphia associata a fisioterapia fino all’intervento, parere di due neurochirurghi, attendo in questa settimana un ultimo consulto e poi decido il dafarsi. Sono un po’ preoccupato per la situazione che va avanti da 5 settimane, il tutto successo a cavallo del mese di agosto dove tutto funziona meno, voglio prendere in considerazione il fatto che mi debba operare, le mie domande sono due: 1. Vorrei conoscere qualcosa in più sull’intervento, circa i tempi dell’operazione e il recupero fisico postoperatorio, svolgendo io un’attività individuale. 2. Essendo un recidivo, che conseguenze avrò dopo l’eventuale operazione di una totale ripresa della qualità della vita e quali rischi di eventuali riformazioni di ernie? Ringraziandovi in anticipo per il tempo che mi potete dedicare colgo l’occasione per inviare i miei saluti.
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Gentile utente,

può fornirci altri dati, come ad esempio la sua situazione clinica? (sintomi, etc..)

Cordialmente

Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie, innanzitutto per la tempestiva risposta, le scrivo la diagnosi della RM: «A livello dello spazio intersomatico C6-C7, ernia discale postero-laterale destra che impronta la banda subaracnoidea anteriore. Canale vertebrale di ampiezza conservata. Midollo di normale segnale e morfologia» (eseguita il 23 luglio 2009). Ho dolore al braccio destro (mi tira) non lasciandomi riposare la notte e di giorno ho necessità di pogiarlo, diminuito recentemente dopo una terapia a base di soldesam e neurimide con aggiunta di toradol (questo ultimo tre fiale e sostituito da cerotti antalgici a rilascio moderato) traggo ancora dei benefici e non so per quanto tempo ancora visto che ho smesso i medicinali due giorni fa, voglio aggiungere che da ieri ho un moderato mal di testa. Ma la mia preoccupazione è dovuta dalla diagnosi fattami da un neurochirurgo ove sostiene che la malattia è degenerativa e la situazione dovrebbe via via peggiorare. Sono in possesso anche di due radiografie: (Rachide in toto - bacino rm cervicale) e (grandi segmenti cervicale), in più mi è stato consigliato di eseguire una EMG+VCM e VCS dell’arto superiore destro, che andrò ad eseguire oggi. Grazie ancora e saluti
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9 2
Se il problema è un'ernia di recente insorgenza (cosidetta ernia molle) può essere sufficiente la terapia conservativa. Qualora sussista un quadro degenerativo con associata spondilo artrosi è necessaria la decompressione chirurgica. Il recupero fisico dall'intervento si aggira sui 30 - 60 gg a seconda del paziente.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta esauriente.
Cordiali saluti