Protusioni discali

Buongiorno,
sono una donna di 52 anni, ho scoliosi e lordosi da quando ero piccola.

Sono stata operata di ernia al disco L5-S1 24 anni fa.

Lavoro sedentario, gravidanza gemellare a 45 anni, a 47 anni sono entrata in menopausa e negli ultimi 3 anni sono aumentata di peso di circa 15 Kg.

Già in cura con dietologo da 3 mesi, sto procedendo con una perdita di circa 3/4 kg al mese.

Da settembre dolore persistente alla zona lombare.

Ho fatto ciclo di 10 FKT ma il dolore si è solo spostato nella zona sacrale, aumentando.

Sto facendo un ciclo di 5 Tecar che non mi sembra stiano dando grandi risultati.

Fatto RX e successivamente RMN, richiesto da fisiatra.

Al momento il dolore è presente H24 ed è invalidante (fatica a camminare, a sedermi, a dormire).


Esito RX: minima anterolistesi di L4 su L5, discopatia L5-S1.

Non si apprezzano segni di spondilolisi.
In fase dinamica non modificazioni della listesi.

Spondiloartrosi con osteofitosi margino-somatica e sclerosi interapofisaria.


L'esito della RMN è il seguente:
Aspetto irregolare dei dischi vertebrali intersomatici per iniziali fenomeni disidratativi.
Protuzione discale ad ampio raggio a livello L3-L4 senza evidente contatto con le strutture radicolari.

A livello L4-L5 si rileva protusione discale mediana ad ampio raggio che determina impronta del sacco durale e iniziale minimo conflitto con le strutture radicolari a livello preforaminale bilateralmente in presenza di canale stretto.

Protusione osteo discale ad ampio raggio a livello L5-S1 dove si verifica impronta del sacco durale affastellamento delle strutture radicolari in presenza di canale stretto.

Non ulteriori protusioni discali.

Il canale vertebrale ha ampiezza ridotta in particolare il tratto compreso fra L4 ed S1.

Formazione cistica radicolare di 2 cm circa in corrispondenza di S2.


Chiedo se si tratti di un quadro che richiede qualche tipo di intervento chirurgico.

Vorrei consultare uno specialista oltre alla fisiatra che mi segue da settembre perchè il dolore peggiora invece di migliorare, meglio neurochirurgo o ortopedico?

Grazie per le vostre risposte.
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.6k 258
Eseguirei visita neurochirurgica per valutare eventuali sofferenze radicolari e per individuare il punto trigger, che a mio avviso dovrebbe essere fra quarta e quinta vertebra lombare.
Una volta individuato il punto trigger, e se in corrispondenza con l'evidenza clinica e/o radiologica, eseguirei un'infiltrazione selettiva a livello della radice nervosa interessata.
L'effettuazione di tale metodologia conservativa permette nella maggioranza dei casi di ottenere rilevanti risultati.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Buongiorno Dottore, la ringrazio moltissimo per la sua risposta.
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