Aiuto urgentissimo paralisi arti inferiore
Dottori buonasera, ho urgentemente bisogno di un vostro aiuto dato che al mio babbo sta succedendo una cosa stranissima. Mio padre proviene da una storia di K vescicale curato con rimozione della vescica con ricostruzione di neovescica, stadiazione finale G3 T4.
Dopo l'intervento abbiamo effettuato sempre esami, settembre TAC con MDC tutto negativo, scintigrafia ossea a agosto 09 captante solo al femore DX, RMN anca e femore positiva da macchia nera, PET - TAC total body il 25 ottobre captante solo femore DX, RMN con MDC 25 novembre 09 un mese esatto dopo TAC-PET rachine e bacino + femore referto rachine tutto negativo, femore solita macchia nera.
Non ha eseguito mai ne chemio terapia e nemmeno radio.
Il 3 gennaio 2010 mio padre avverte fatica a respirare e dolori alla schiena quindi a soli 2 mesi dalla TAC-PET e 1 mese e mezzo scarso dalla RMN rachide e femore, viene ricoverato in ospedale per un acceso pleurico al polmone SN curato con atibiotici e riassorbito da solo, per la metatstasi femorale era in attesa per l'interveto chirurgioco di resenzione del femore e innesto della protesi. Trasferito di ospedale viene ricoverato per intervento al femore, ma nel nuovo ospedale iniziano una terapia per il dolore dato che da sempre era ossesionato da esso che gli impediva di dormire e fare le cose quaotidiane.
Premetto che mio padre ha sempre camminato e fatto tutto addirittura il sabato sera andava a ballare. Iniziata questa terapia per il dolore mio padre dopo 3 gg come di colpo non HA CAMMINATO PIU', PARALIZZATO DALLA PANCIA IN GIU, SENZA FORZA ALLE GAMBE E SENSIBILITA' . INIZIANO GLI ESAMI DEL RACHIDE E DEL FEMORE, ALTRA SCINTIGRAFIA OSSEA, ALTRE 2 TAC , ALTRA RMN CON MDC USANO IL GADOLINO.
A DISTANZA DI UN MESE E MEZZO DALLA RMN DEL RACHIDE NEGATIVA DOPO LA PARALISI IMPROVVISA DI CUI HO CERCATO DI CHIEDERE SPIEGAZIONI DALLA RMN CON GADOLINO REFERTO, METASTASI SU TUTTA LA COLONNA, CON INTERESSAMENTO DELL'ENCEFALO CON LESIONE DI 6,5 CM, SULLA COLONNA COMPRESSIONE MIDOLLARE ECCO SPIEGATA LA PARALISI IMPROVVISA.
MIO PADRE RAGGIONA BENISSIMO, SI LAMENTA PER DOLORI ALLA SCHIENA MA SONO ANCHE 10 GG CHE è ALLETTATO NELLA STESSA POSIZIONE E NON MUOVE LE GAMBE, HA FATTO 5 SEDUTE DI RADIO E ADESSO AVVERTE SOLO UN PO' DI SENSIBILITA' ALLA PANCIA E POCO SOTTO I PIEDI.
Quello che voglio chiedere è questo:
1)come è possibile una paralisi improvvisa per un acompressione midollare in soli 3 giorni senza avere avuto sintomi prima?
2)POtrebbe essere stata sbagliata la terapia del dolore che ha provocato la paralisi dato che mio padre usava anche cerotti durogesic 75 con mix di farmaci?
3) come è possibile una formazione metastatica improvvisa con soli 45 giorni sia all'encefalo che alla colonna vertebrale?
4) se la diagnosi fosse esatta pottebbe riacquisire l'uso completo delle gambe con qualche intervento chirurgico?
AIUTATEMI SONO DISPERATO.
Dopo l'intervento abbiamo effettuato sempre esami, settembre TAC con MDC tutto negativo, scintigrafia ossea a agosto 09 captante solo al femore DX, RMN anca e femore positiva da macchia nera, PET - TAC total body il 25 ottobre captante solo femore DX, RMN con MDC 25 novembre 09 un mese esatto dopo TAC-PET rachine e bacino + femore referto rachine tutto negativo, femore solita macchia nera.
Non ha eseguito mai ne chemio terapia e nemmeno radio.
Il 3 gennaio 2010 mio padre avverte fatica a respirare e dolori alla schiena quindi a soli 2 mesi dalla TAC-PET e 1 mese e mezzo scarso dalla RMN rachide e femore, viene ricoverato in ospedale per un acceso pleurico al polmone SN curato con atibiotici e riassorbito da solo, per la metatstasi femorale era in attesa per l'interveto chirurgioco di resenzione del femore e innesto della protesi. Trasferito di ospedale viene ricoverato per intervento al femore, ma nel nuovo ospedale iniziano una terapia per il dolore dato che da sempre era ossesionato da esso che gli impediva di dormire e fare le cose quaotidiane.
Premetto che mio padre ha sempre camminato e fatto tutto addirittura il sabato sera andava a ballare. Iniziata questa terapia per il dolore mio padre dopo 3 gg come di colpo non HA CAMMINATO PIU', PARALIZZATO DALLA PANCIA IN GIU, SENZA FORZA ALLE GAMBE E SENSIBILITA' . INIZIANO GLI ESAMI DEL RACHIDE E DEL FEMORE, ALTRA SCINTIGRAFIA OSSEA, ALTRE 2 TAC , ALTRA RMN CON MDC USANO IL GADOLINO.
A DISTANZA DI UN MESE E MEZZO DALLA RMN DEL RACHIDE NEGATIVA DOPO LA PARALISI IMPROVVISA DI CUI HO CERCATO DI CHIEDERE SPIEGAZIONI DALLA RMN CON GADOLINO REFERTO, METASTASI SU TUTTA LA COLONNA, CON INTERESSAMENTO DELL'ENCEFALO CON LESIONE DI 6,5 CM, SULLA COLONNA COMPRESSIONE MIDOLLARE ECCO SPIEGATA LA PARALISI IMPROVVISA.
MIO PADRE RAGGIONA BENISSIMO, SI LAMENTA PER DOLORI ALLA SCHIENA MA SONO ANCHE 10 GG CHE è ALLETTATO NELLA STESSA POSIZIONE E NON MUOVE LE GAMBE, HA FATTO 5 SEDUTE DI RADIO E ADESSO AVVERTE SOLO UN PO' DI SENSIBILITA' ALLA PANCIA E POCO SOTTO I PIEDI.
Quello che voglio chiedere è questo:
1)come è possibile una paralisi improvvisa per un acompressione midollare in soli 3 giorni senza avere avuto sintomi prima?
2)POtrebbe essere stata sbagliata la terapia del dolore che ha provocato la paralisi dato che mio padre usava anche cerotti durogesic 75 con mix di farmaci?
3) come è possibile una formazione metastatica improvvisa con soli 45 giorni sia all'encefalo che alla colonna vertebrale?
4) se la diagnosi fosse esatta pottebbe riacquisire l'uso completo delle gambe con qualche intervento chirurgico?
AIUTATEMI SONO DISPERATO.
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte
Neurochirurgo
6.9k 243 2
Egregio Signore,
viste le condizioni generali descritte non vedo l'indicazione ad un intervento che, data la situazione, sarebbe a rischio elevato e non risolverebbe alcun problema consiserata la vasta metastatizzazione in atto.
Purtroppo è possibile che le metastasi raggiungano le varie sedi in pochissimo tempo.
Ritengo, allo stato, che la terapia del dolore dovrebbe essere l'unica a riuscire di una qualche utilità. Forse, in queste condizioni, anche una chemioterapia non sarebbe utile
se non esclusivamente finalizzata alla sintomatologia soggettiva.
Tuttavia, allorchè le condizioni di Suo padre miglioreranno e, dal
punto di vista generale, saranno soddisfacenti, si potrà pensare ad una qualche altra soluzione che, al momento, mi pare impraticabile.
Auguri di cuore.
viste le condizioni generali descritte non vedo l'indicazione ad un intervento che, data la situazione, sarebbe a rischio elevato e non risolverebbe alcun problema consiserata la vasta metastatizzazione in atto.
Purtroppo è possibile che le metastasi raggiungano le varie sedi in pochissimo tempo.
Ritengo, allo stato, che la terapia del dolore dovrebbe essere l'unica a riuscire di una qualche utilità. Forse, in queste condizioni, anche una chemioterapia non sarebbe utile
se non esclusivamente finalizzata alla sintomatologia soggettiva.
Tuttavia, allorchè le condizioni di Suo padre miglioreranno e, dal
punto di vista generale, saranno soddisfacenti, si potrà pensare ad una qualche altra soluzione che, al momento, mi pare impraticabile.
Auguri di cuore.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.3k visite dal 23/01/2010.
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