Protrusioni multiple eernia l5-s1

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Caro dottore,
ho 59 anni, altezza 1,72 peso 106 kg-. Il 29/2/2010 una lombosciatalgia mi ha costretto a stare a letto per due settimane.
Dopo un giorno, ho notato un deficit al piede sinistro, alluce che non si alza e perdita di forza alla caviglia
Terapia sei fiale di voltaren , sei bentalen ,contramal gocce e 10 fiale di nicetile.
I dolori alla fine della seconda settimana si sono affievoliti e ho passeggiato parecchio.

Alla quarta settimana, il giorno 25/02/2010, la mattina sedutomi davanti al computer, ho avvertito nuovamente i soliti dolori che mi anno costretto a letto, ho ripreso i soliti farmaci che mi hanno reso sopportabile il dolore.
Ho fatto la RM LOMBO-SACRALE il 11/02/2010 che riporto di seguito:

-A livello TH12-L1 discreta protrusione discale ad ampio raggio, con piccola focalità paramediana sinistra, che impronta la superficie ventrale del sacco durale: liberi i forami d’ambo i lati.

-A livello L1-L2.modesta protrusione discale ad ampio raggio, con piccola focalità paramediana sinistra, che impronta la superficie ventrale del sacco durale:liberi i forami d’ambo i lati

-A livello L2-L3 marcata protrusione discale posteriore ad ampio raggio maggiormente lateralizzata a sinistra, che impronta la superficie ventrale del sacco durale ed impegna parzialmente la porzione caudale dei forami di coniugazione di sinistra; a tale livello coesiste alterazione degenerativa della spongiosa ossea delle limitanti somatiche affrontate tipo Modic II.

-A livello L3-L4 marcata protrusione discale posteriore ad ampio raggio, che impronta la superficie ventrale del sacco durale ed impegna parzialmente la porzione caudale dei forami di coniugazione d’ambo i lati; ipertrofia artrosica dei massicci articolari. I suddetti reperti concomitano a determinare riduzione di ampiezza del canale rachideo.

-A livello L4-L5 marcata protrusione discale posteriore ad ampio raggio, che impronta la superficie ventrale del sacco durale ed impegna parzialmente la porzione caudale dei forami di coniugazione d’ambo i lati; ipertrofia artrosica dei massicci articolari. I suddetti reperti concomitano a determinare riduzione di ampiezza del canale rachideo.

A livello L5- S1 piccola ernia discale mediana, che occupa il tessuto adiposo peridurale anteriore,
impronta la superficie ventrale del sacco durale, in assenza di impegno foraminale d’ambo i lati.
Non si apprezzano aree di alterato segnale in corrispondenza la cono –cauda.

Il 24/02/2010 sono stato a visita neurochirurgica:
deficit della pleura plantare di piede ed alluce, l’ intervento chirurgico non garantisce il ripristino del deficit motorio.
Pertanto mi è stato sconsigliato l’intervento, salvo peggioramento.
Caro dottore vorrei sapere :
- le infiltrazioni potrebbero far regredire l’ernia e se è consigliabile farle,
- il deficit motorio alla gamba sinistra è risolvibile con l’intervento o puo regredire spontaneamente. Grazie per la risposta.
grazie per la risposta
[#1]
Neurochirurgo attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
In merito alla Sua domanda, premettendo che senza visionare immagini e paziente la risposta di qualunque medico può essere solo approssimativa, mi servirebbe sapere:
1. è la prima volta che ha un episodio lombosciatalgico o le è capitato altre volte in passato?
2. quanto dura l'episodio?
3. la sintomatologia regredisce dopo farmaci antinfiammatori?

Passando alle Sue domande, poi, posso dirLe:
- che esistono vari tipi di infiltrazioni? a quali si riferisce?
- che tipo di intervento le è stato proposto? leggendo il referto di Risonanza Magnetica, sembra Lei abbia un quadro di spondilodiscartrosi diffusa; ma se il neurochirurgo che l'ha visitata ha rilevato un deficit della flessione dorsale di piede ed alluce, sono portato a credere che ci sia una maggiore focalità a livello L4-L5... il deficit motorio, specie se ce l'ha da tempo, difficilmente si risolve del tutto... magari è necessaria una lunga fisioterapia...

Mi faccia sapere.

Cordialmente, Luca Arpino
[#2]
dopo
Utente
Utente
Nel 1992 ho avuto un altro episodio di ernia discale che ha interessato la gamba destra, imparte calcificata L4-L5’.
Inoltre nel 1998 un altro episodio di lombo sciatalgia alla gamba sinistra ,
RM,- Protusioni discali multiple a livello L3-L4 ,L4-L5,L5-S1 con riduzione del diametro del canale spinale a tale livello per fenomeni osteoartrosici.Non zone di alterato segnale a carico del contenuto.-
Esame elettromiografico: Marcato deficit di innervazione a carico dei muscoli esaminati della regione tibiale anteriore sinistra, da probabile sofferenza radicolare L5sn .
Ero impossibilitato alla deambulazione sui talloni.
A distanza di alcuni mesi tutto si è risolto spontaneamente (forse perché ho utilizzato molto le pinne facendo caccia subacquea? )
Dal 1998 fino alla recente ernia ho avuto piccoli episodi di mal di schiena facilmente superati. Infiltrazioni ne ho sentito parlare, ma non so di cosa si tratti.
L'ultimo episodio di lombosciatalgia dura da circa un mese, regredisce con i farmaci che annullo in assenza di dolore,per poi riprendere nuovamente. Cosi alterno periodi con forte dolore a periodi con poco dolore,
La terapia bentalen, voltaren non deve essre interotta.
.Grazie per la risposta.
[#3]
Neurochirurgo attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
Credo sia quanto mai necessaria una nuova visita neurochirurgica per aver chiaro il quadro clinico attuale della Sua patologia e fornirle tutte le spiegazioni necessarie.

Cordiali saluti,
Luca Arpino