Ernia cervicale e nevralgia al trigemino

buongiorno,
un anno fa dopo una rovinosa caduta a terra sul lavoro, ho riportato una contusione zigomatica destra , infrazione craniale e dopo vari accertamenti mi hanno riscontrato una'ernia cervicale , lesione ulnare destro e nonostante fisioterapia, osteopata, ginnastica antalgica e farmaci ma a tutt'oggi la situazione non e' affatto migliorata anzi. Inoltre si e' scatenata la nevralgia del trigemino, con attacchi ogni 15 giorni. Il neurochirurgo che mi aveva visitato all'epoca mi aveva prescritto Tegretol per il trigemino e una bomba di farmaci per il dolore al braccio, spalla collo dovuti all'ernia. Inoltre mi aveva consigliato di prendere in consideraione l'intervento chirurgico per l'ernia . Io ho 48 anni e la mia vita da allora e' cambiata in peggio.
Purtroppo lavoro al computer, e il braccio destro e' continuamente sollecitato e in tensione e forse anche per questo la situazione e' peggiorata.
Le chiedo cortesemente un consiglio, perche' e' veramente tutto insopportabile.
Potrei prendere in considerazione l'intervento all'ernia?. Ci sono grossi rischi? Mentre per il trigemino che fare? quando si scatena l'attacco per almeno due giorni ho forte mal di testa, all'occhio, all'orecchio e vertigini.
Grazie mille
[#1]
Neurochirurgo attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
I due problemi che la affliggono, così come li espone, sono indipendenti l'uno dall'altro.

Perciò proverò a rispondere ad uno per volta.

1. Relativamente all'ernia cervicale, è quanto mai opportuno che un neurochirurgo la visiti per poter ricercare un'eventuale correlazione tra gli eventuali segni che rileverà alla visita neurologica e una RM spinale cervicale (recente: non so a quanto tempo risalga la sua). L'ernia cervicale POTREBBE essere responsabile dei suoi dolori: ma, senza visitarla e vedere delle immagini, è praticamente impossibile esserne certi.

2. Per quanto riguarda la nevralgia del trigemino, la terapia medica rappresenta in effetti il primo "step" terapeutico. Tuttavia, quando la carbamazepina (ossia il TEGRETOL, che rappresenta il farmaco di 1a scelta) non sortisce gli effetti voluti, esistono altri farmaci da poter prendere in considerazione. E, quando anche i farmaci si dimostrassero inefficaci, esistono altre soluzioni chirurgiche di varia complessità.
Tutto, però, dipende molto dalle caratteristiche cliniche della sua nevralgia. I dolori sono improvvisi e fortissimi? Durano pochi secondi e poi sta perfettamente bene tra una crisi dolorosa e l'altra? Sono scatenati da fattori apparentemente innocui (es. folate di vento, cambi improvvisi di temperatura)?

Cordialmente,
[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
grazie per la celerita'.
la Rsm effettuata un data 27-04-09, un mese dopo la caduta a terra riportava. Protusione mediana del disco C3-C4. In C4-C5 si apprezza ernia discale in sede centrale, lievemente paramediana a destra- In D2-D5 si apprezza foliforme alterazione di segnale centro-midollare iperintesa in T2 con lieve dilatazione del canale ependimale. Cosa significa?
La Tac al cranio dice :dubbia infrazione della cassa cranica in sede tampon. dx.
Il neurichirurgo in data 07/10/209 riporta iperestesia (se non leggo male) V di destro - Nevralgia trigeminale: Gli attacchi sono violentissimi, all'improvviso , durano circa 30-40 secondi, successivamente e per i giorni seguenti, riporto nella zona colpita quasi una totale insensibilità al tatto, forte emicrania , nevralgia ai denti denti , dolore costante all' orecchio, sembra di sentire meno , dolore alla tempia e forte sensibilita' alla luce.Questa nevragia rimane fissa fino al successivo attacco.
Quindi non capisco se anche le forte emicranie, perche durante l'attacco irrigidisco forte il collo, sono dovute all'ernia o al trigemino
Devo andare avanti a Tegretol, a Voltaren per le ernie?
Mi consigli
Grazie mille
[#3]
Neurochirurgo attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
I due problemi che la affliggono, così come li espone, sono indipendenti l'uno dall'altro.

Perciò proverò a rispondere ad uno per volta.

1. Relativamente all'ernia cervicale, è quanto mai opportuno che un neurochirurgo la visiti per poter ricercare un'eventuale correlazione tra gli eventuali segni che rileverà alla visita neurologica e una RM spinale cervicale (recente: non so a quanto tempo risalga la sua). L'ernia cervicale POTREBBE essere responsabile dei suoi dolori: ma, senza visitarla e vedere delle immagini, è praticamente impossibile esserne certi.

2. Per quanto riguarda la nevralgia del trigemino, la terapia medica rappresenta in effetti il primo "step" terapeutico. Tuttavia, quando la carbamazepina (ossia il TEGRETOL, che rappresenta il farmaco di 1a scelta) non sortisce gli effetti voluti, esistono altri farmaci da poter prendere in considerazione. E, quando anche i farmaci si dimostrassero inefficaci, esistono altre soluzioni chirurgiche di varia complessità.
Tutto, però, dipende molto dalle caratteristiche cliniche della sua nevralgia. I dolori sono improvvisi e fortissimi? Durano pochi secondi e poi sta perfettamente bene tra una crisi dolorosa e l'altra? Sono scatenati da fattori apparentemente innocui (es. folate di vento, cambi improvvisi di temperatura)?

Cordialmente,
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Neurochirurgo attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
I due problemi che la affliggono, così come li espone, sono indipendenti l'uno dall'altro.

Perciò proverò a rispondere ad uno per volta.

1. Relativamente all'ernia cervicale, è quanto mai opportuno che un neurochirurgo la visiti per poter ricercare un'eventuale correlazione tra gli eventuali segni che rileverà alla visita neurologica e una RM spinale cervicale (recente: non so a quanto tempo risalga la sua). L'ernia cervicale POTREBBE essere responsabile dei suoi dolori: ma, senza visitarla e vedere delle immagini, è praticamente impossibile esserne certi.

2. Per quanto riguarda la nevralgia del trigemino, la terapia medica rappresenta in effetti il primo "step" terapeutico. Tuttavia, quando la carbamazepina (ossia il TEGRETOL, che rappresenta il farmaco di 1a scelta) non sortisce gli effetti voluti, esistono altri farmaci da poter prendere in considerazione. E, quando anche i farmaci si dimostrassero inefficaci, esistono altre soluzioni chirurgiche di varia complessità.
Tutto, però, dipende molto dalle caratteristiche cliniche della sua nevralgia. I dolori sono improvvisi e fortissimi? Durano pochi secondi e poi sta perfettamente bene tra una crisi dolorosa e l'altra? Sono scatenati da fattori apparentemente innocui (es. folate di vento, cambi improvvisi di temperatura)?

Cordialmente,
[#5]
Neurochirurgo attivo dal 2009 al 2010
Neurochirurgo
Mi scuso per queste risposte che si replicano come fossero funghi (già ne ho parlato con lo Staff del sito).

Detto ciò, dal referto della Risonanza (che, badi bene, non vedo; quindi le fornirò di seguito una mia deduzione, non una certezza), i reperti degenerativi a carico dei dischi cervicali (vale a dire: ernie e protrusioni) non mi sembrano molto importanti.
Ma è fondamentale che un neurochirurgo veda lei e la sua RM dal vivo per darle un parere più adeguato.

Quell'alterazione di segnale che viene descritta da D2 a D5, poi, credo sia ascrivibile ad un trauma riportato dal midollo (verosimilmente verificatosi in corso dell'incidente dell'anno scorso).
Credo sia necessaria solo terapia medica. E, anche in questo caso, è fondamentale che consulti un neurochirurgo.

Per quanto riguarda la nevralgia trigeminale, dalla descrizione che fornisce, sembrerebbe essere una forma atipica (che, al contrario della tipica, è caratterizzata - tra l'altro - dalla persistenza di un dolore sordo tra una crisi e l'altra). Può darsi che una modifica dei farmaci che prende riesca a sortire qualche effetto. Ma, anche in questo caso, è importante essere valutati dal vivo.

In sostanza, dato che i suoi problemi sono di pertinenza neurochirurgica, consulti lo specialista del caso e potrà avere una risposta adeguata a tutti i quesiti di cui sopra.

In bocca al lupo,
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