Dolori lombo-sacrali-coccigei e protrusioni l3-l4-l5
Buongiorno. Mia mamma, una signora di 62 anni di circa 55 Kg di peso, casalinga e in perenne movimento e lavoro (spesa, pulizie, tutte attività che richiedono cmq sforzo), soffre del seguente quadro:
1) Forte dolore lombare (parte tutto da lì);
2) Forte dolore sacrale;
3) Forte dolore al coccige, specialmente quando si siede, caso nel cui avverte come una "trafitta di spada" nel coccige;
4) Irradiazione dolorosa a gluteo destro e parte posteriore della coscia destra, con decise difficoltà a camminare quando il dolore é in fase acuta (sensazione di "gamba bloccata e rigida");
Il tutto per lei é molto invalidante, sia per il dolore che per le limitazioni di movimento, e la vita quotidiana ne risente.
La TAC rachide lombo-sacrale ha dato il seguente referto: altezza dei corpi vertebrali nella norma così come l'aspetto strutturale. Lievemente addensata la tela spongiosa all'altezza della limitante somatica superiore del soma di S1. Non alterazioni significative relative alla congruenza articolare interapofisaria con segni di inziale artrosi a livello L5-S1. Dischi intervertebrali di altezza nei limiti della norma.
Apprezzabile ma non eclatante protrusione degli anulus fibrosi a livello L3-L4 e L4-L5, ancora non tradottasi in ernia discale stando alle immagini.
Ampiezza del canale rachideo nei limiti.
La RX sacro-coccigea ha dato il seguente esito: nessuna alterazione sacro-coccigea di pertinenza rx. Spazio discale L5-S1 conservato. Nei limiti le s. sacroiliache.
A questo punto avrei da porVi delle semplici domande:
1) Per quanto si possa dire via telematica, che idea vi siete fatti del quadro di mia madre? Quali tipi di terapie si deve aspettare le verranno proposti, grosso modo?
2) Qual'é il tipo di specialista più adatto da consultare? Io non so se portarla dall'ortopedico o dal neurochirurgo (o addirittura da un fisiatra-osteopata), il medico di base non mi aiuta per nulla in questo: quale tipo di specialista scegliere per iniziare ad affrontare il problema? Questa per me é la questione più importante, ovviamente.
3) Una volta stabilito quale tipo di specialista dovrà fare da "direttore d'orchestra" (so da profano che la fisioterapia in questi casi é fondamentale), da chi possiamo rivolgerci in zona Firenze o Pisa (o comunque centri principali toscani)? Preferiremmo ovviamente un centro pubblico, ed una persona o equipe piuttosto esperta in queste cose. Per parlare chiaro, tassativamente no ai medici che minimizzano e non si sforzano di dare terapie adeguate (io purtroppo ne ho conosciuti fin troppi), cerchiamo qualcuno che lavori sul problema con impegno e con ogni mezzo moderno (so che ci sono anche manipolazioni da fare, infiltrazioni, rieducazioni... ma ne capisco poco, non sono medico).
Grazie infinite, e scusate la lunghezza del testo.
1) Forte dolore lombare (parte tutto da lì);
2) Forte dolore sacrale;
3) Forte dolore al coccige, specialmente quando si siede, caso nel cui avverte come una "trafitta di spada" nel coccige;
4) Irradiazione dolorosa a gluteo destro e parte posteriore della coscia destra, con decise difficoltà a camminare quando il dolore é in fase acuta (sensazione di "gamba bloccata e rigida");
Il tutto per lei é molto invalidante, sia per il dolore che per le limitazioni di movimento, e la vita quotidiana ne risente.
La TAC rachide lombo-sacrale ha dato il seguente referto: altezza dei corpi vertebrali nella norma così come l'aspetto strutturale. Lievemente addensata la tela spongiosa all'altezza della limitante somatica superiore del soma di S1. Non alterazioni significative relative alla congruenza articolare interapofisaria con segni di inziale artrosi a livello L5-S1. Dischi intervertebrali di altezza nei limiti della norma.
Apprezzabile ma non eclatante protrusione degli anulus fibrosi a livello L3-L4 e L4-L5, ancora non tradottasi in ernia discale stando alle immagini.
Ampiezza del canale rachideo nei limiti.
La RX sacro-coccigea ha dato il seguente esito: nessuna alterazione sacro-coccigea di pertinenza rx. Spazio discale L5-S1 conservato. Nei limiti le s. sacroiliache.
A questo punto avrei da porVi delle semplici domande:
1) Per quanto si possa dire via telematica, che idea vi siete fatti del quadro di mia madre? Quali tipi di terapie si deve aspettare le verranno proposti, grosso modo?
2) Qual'é il tipo di specialista più adatto da consultare? Io non so se portarla dall'ortopedico o dal neurochirurgo (o addirittura da un fisiatra-osteopata), il medico di base non mi aiuta per nulla in questo: quale tipo di specialista scegliere per iniziare ad affrontare il problema? Questa per me é la questione più importante, ovviamente.
3) Una volta stabilito quale tipo di specialista dovrà fare da "direttore d'orchestra" (so da profano che la fisioterapia in questi casi é fondamentale), da chi possiamo rivolgerci in zona Firenze o Pisa (o comunque centri principali toscani)? Preferiremmo ovviamente un centro pubblico, ed una persona o equipe piuttosto esperta in queste cose. Per parlare chiaro, tassativamente no ai medici che minimizzano e non si sforzano di dare terapie adeguate (io purtroppo ne ho conosciuti fin troppi), cerchiamo qualcuno che lavori sul problema con impegno e con ogni mezzo moderno (so che ci sono anche manipolazioni da fare, infiltrazioni, rieducazioni... ma ne capisco poco, non sono medico).
Grazie infinite, e scusate la lunghezza del testo.
[#1]
Egregio Signore,
da quanto riporta sembrerebbe trattarsi di una coccigodinia.Il dolore al coccige che impedisce a Sua madre prevalentemente la posizione seduta,appare il sintomo più eclatante.
In tali casi, esclusa ogni patologia a carico di organi e distretti anatomici vicini di competenza per esempio proctologica, andrà valutato quale provvedimento terapeutico sia più indicato.
Questo può derivare solo dall'accurata visita.
Spesso manipolazioni eseguite da professionisti esperti possono portare a guarigione, soprattutto in caso di lussazioni o sublussazioni.
In caso di fallimento di ogni terapia conservativa c'è la possibilità chirurgica, mediante un piccolo intervento che si esegue in anestesia locale e in Day Hospital.
Personalmente ho trattato, in questo modo, alcuni casi selezionati, con buona risoluzione della sintomatologia.
A Firenze e Pisa non mancano i buoni ortopedici e neurochirurghi.
Con cordialità
da quanto riporta sembrerebbe trattarsi di una coccigodinia.Il dolore al coccige che impedisce a Sua madre prevalentemente la posizione seduta,appare il sintomo più eclatante.
In tali casi, esclusa ogni patologia a carico di organi e distretti anatomici vicini di competenza per esempio proctologica, andrà valutato quale provvedimento terapeutico sia più indicato.
Questo può derivare solo dall'accurata visita.
Spesso manipolazioni eseguite da professionisti esperti possono portare a guarigione, soprattutto in caso di lussazioni o sublussazioni.
In caso di fallimento di ogni terapia conservativa c'è la possibilità chirurgica, mediante un piccolo intervento che si esegue in anestesia locale e in Day Hospital.
Personalmente ho trattato, in questo modo, alcuni casi selezionati, con buona risoluzione della sintomatologia.
A Firenze e Pisa non mancano i buoni ortopedici e neurochirurghi.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.1k visite dal 16/07/2010.
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