La rmn non evidenzia alterazioni dell'intensità del segnale

A fine Agosto sono stato vittima di un incidente. La RMN non evidenzia alterazioni dell'intensità del segnale a partenza dal midollo, ma evidenzia un'ernia discale sottolegamentosa a sviluppo mediano con discreta impronta sul midollo spinale C5-C6; inoltre minuta impronta postero-laterale dx in C4-C5 senza significativa impronta sul sacco durale. Il tutto oltre a osteofiti giudicati naturali per l'età e il tipo di attività. Sintomi:parestesie urenti alle mani.Eseguiti PESS sensitivi e motori che hanno mostrato reperti normali per arti sup e modesta accentuazione del tempo di conduzione centrale per arti inferiori. Vengo sottoposto a terapia antidolorifica e cortisonica. Mi viene proposto interv di discectomia ma decido di sentire un altro neurochirurgo il quale mi sconsiglia l'intervento in fase acuta posttraumatica. Questi mi prescrive Arcoxia e cortisone e il collare nelle ore diurne per 40 gg.

A distanza di circa 50 gg dal trauma eseguo nuova RMN: confermata ernia C5-C6 e l'assenza di lesioni intramidollari. I sintomi continuano ad essere ipodisestesia alla faccia volare e palmare (II e III dito a dx) e interdigitale del II dito mano sinistra ma in modo molto minore. ROT ridotti su tutto l'ambito e RCP corretto. nei 50 gg avevo iniziato un ciclo di 4 inizioni di ozono più una con TAC guidata.

Il giorno 7/11 subisco un tamponamento quando ero al III ciclo di ozono sotto tac.La nuova RMN eseguita il 16/11 evidenzia la protusione discale e sofferenza midollare. Inoltre: peggioramento delle parestesie e disestesie. Comparsa di parestesie ai piedi. EON: iporeflessia agli arti sup e inferiori a dx rispetto a sin. RCP indifferente a Dx. Ipoestesia II e III dito a dx e disestesia interdigitale II e III dito sx. Nel frattempo avevo eseguito in data 10/11 i potenziali evocati somatosens arti inf e sup risultati nella norma. Il 29/11 ho in programma EMGENG arti superiori e inferiori. A metà dicembre è programmata microdiscectomia per via anteriore C5-C6. Ho interrotto dunque l'ozonoterapia e qualsiasi attività fisica (che era limitata al nuoto a dorso due ore a settimana)

Confido molto nel neurochirurgo che mi ha seguito che poi è lo stesso che procederà all'intervento.

Tuttavia desideravo comunque portare a conoscenza un'esperienza terapetuica dell'ozonoterapia (molto poco conosciuta )e un vostro parere aggiuntivo circa:
correttezza del piano terapeutico in termini di modalità e tempistiche. E' corretto o pericoloso attendere 3,5 mesi dall'evento prima di procedere con l'intervento ? L'opportunità dell'intervento a questo punto mi sembra insindacabile. Sono un tipo sportivo : sci (4/5 volte all'anno); calcio amatoriale (2 volte a settimana). Corsa e bicicletta per tenermi in forma. Potrò continuare a svolgere queste attività dopo l'intervento ?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Utente,
la ozonoterapia non è affatto poco conosciuta ma poco praticata per le delusioni che spesso ha dato.
Non può si dire che un comportamento conservativo prima e interventistico poi sia giusto e meno giusto, perchè moltissimo dipende dalle condizioni del paziente e dalla evoluzione in atto al momento della visita specialistica.
Considerate le cose come ora sono messe, mi sembra corretto proseguire con una discectomia.
Auguri codiali.
[#2]
Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta.

Abbiamo punti di vista differenti che rispetto, anche perchè chiaramente la sua enorme esperienza non può essere paragonata alla mia che è quella di un paziente.

Aggiungo solo che nel passato l'ozonoterampia mi ha curato delle ernie lombari quando l'opinione del neurochirurgo era di operare. Così ho evitato un intervento che poi a volte non è nemmeno risolutivo per via delle recidive.

Come ha giustamente detto lei, per questa situazione, l'intervento è da fare.

Cordiali Saluti e ancora grazie
[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
In bocca al lupo e mi tenga pure informato.